Kyrgios: "McEnroe mio coach? Se lo sogna". E una frecciatina a Zverev

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Kyrgios: “McEnroe mio coach? Se lo sogna”. E una frecciatina a Zverev

John McEnroe lancia l’ipotesi di diventare coach part-time di Kyrgios. La risposta inaspettata e sbarazzina dell’australiano, che punge anche il suo rivale Sascha

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Risposta a dir poco disinvolta da parte di Nick Kyrgios alla leggenda americana del tennis John McEnroe. L’ex n. 1 del mondo, nonché vincitore di sette trofei slam e 77 titoli Atp, durante il Roland Garros aveva criticato il carattere “difficile” e lunatico del giovane Aussie. Tuttavia, McEnroe aveva poi affermato che, per un eventuale impegno come allenatore part-time, sceglierebbe senza dubbio proprio Nick Kyrgios, ammirandone il grande talento e l’enorme potenziale, aggiungendo inoltre che “abbiamo entrambi un carattere un po’ pazzerello”.

He’s dreaming (se lo sogna) risponde invece Kyrgios dai campi di Londra, dove questa settimana disputerà il torneo del Queen’s – esordio contro lo statunitense Donald Young – nell’attesa del grande appuntamento di Wimbledon. Nick si è soffermato anche sull’attualità del circuito, con particolare riferimento ai suoi “rivali” generazionali Thiem e Zverev. Entrambi protagonisti sulla terra battuta, laddove Kyrgios ha invece deluso anche a causa di un problema familiare – la perdita del nonno – e di una condizione fisica non ottimale. Su Zverev – i due si rispettano molto, ma sembrano pronti a diventare dei rivali su tutti i fronti – Nick ha lanciato qualche battutina velenosa.

Zverev è un grande giocatore e fa tutto nel modo corretto. È molto professionale. La sua solidità è una gran dote e sta arrivando spesso in fondo nei tornei. È molto giovane e il suo enorme potenziale lo porterà a contendersi i tornei dello Slam. Ma ha mai raggiunto i quarti di finale in uno Slam? No. Io l’ho fatto due volte. E non ho mai perso contro di lui“. Nick ha anche confessato di non essere distratto da obiettivi troppo ambiziosi come la top 5, e di puntare piuttosto a fare del suo meglio giorno per giorno, perché “quando penso troppo in avanti inizio a perdere motivazioni“.

Chiusura su Kokkinakis (anche lui al Queen’s grazie a una wild card): “Ho scambiato con lui, il suo livello è molto alto. Appena ritroverà la piena condizione fisica arriverà a competere con Thiem e Zverev“.

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