ATP Halle: Federer, primo hurrà verde. Lorenzi fuori con Zverev

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ATP Halle: Federer, primo hurrà verde. Lorenzi fuori con Zverev

Federer lascia quattro game a Sugita, ora Mischa Zverev. Niente da fare per Paolino contro Sascha: il tedesco è troppo solido per lui. Fuori Simon e Paire, Tomic batte Haas

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Seconda e ultima giornata di primi turni ad Halle, con la discesa in campo dei pezzi forti del tabellone. Fra tutti: l’otto volte vincitore del torneo, e intestatario di una strada, Roger Federer, il vecchio leone di casa, Tommy Haas, e quello nuovo, Sasha Zverev.

FEDERER, ESORDIO CON (QUASI) BAGEL – Arriva a fine giornata, come ogni cosa bella, l’esordio del Re di Halle (e non solo). L’entrata in campo di Roger Federer è trionfale come sempre lo è, ovunque sia il torneo, qualsiasi sia la superficie. L’avversario odierno, Yuichi Sugita (66), qui ad Halle ha già perso l’altro ieri nell’ultimo turno di qualificazioni contro Youzhny, dopo tre ore e mezza e tre tiebreak. Rientrato grazie al ritiro di Lu, non dovrebbe porre troppi grattacapi ad un Federer ancora alla ricerca del ritmo partita, perduto nei tre mesi di pausa. Il primo punto della partita regala spettacolo. Sugita decide di iniziare tirando comodini, nella speranza di lasciar trapelare il messaggio che non è qui per fare la comparsa, e Federer si trova a dover fare da tergicristallo, prima di passare con un dritto lungo linea. Le prime palle break dell’incontro sono per Roger nel quarto gioco: tre consecutive. Alla seconda arriva l’errore di rovescio del giapponese e, dopo dieci minuti, Federer è già sul 3-1. Sugita ha subito perso d’intensità dopo i primi due giochi giocati ad una marcia che probabilmente non gli appartiene e, andando per l’iper-aggressività, il limite tra dentro e fuori diventa estremamente sottile. Roger prova con successo un po’ di sortite a rete, sia in risposta che al servizio, mai in difficoltà, a dire il vero. L’unico difetto del set sembra venire dalla parte del rovescio, un po’ falloso quando spinto in top. Federer chiude con il quarto ace: 6-3 in ventuno minuti. 75% di prime e 83% di punti vinti al servizio.

Roger va ai vantaggi anche nel primo gioco del secondo set, sul servizio di Sugita. Il rovescio torna a funzionare magnificamente, sia in risposta che durante lo scambio, ed è proprio un rovescio incrociato ad aprirsi il campo che gli dà la palla break. Gliene serviranno altre due prima di poter conquistare il break. Federer ha la vita piuttosto facile, e regala spettacolo con la consueta naturalezza che lo contraddistingue. Il gioco piatto e rapido di Sugita pare averlo messo rapidamente in palla, e il giapponese non riesce a sfondare né tantomeno a reggere lo scambio. Roger conquista un altro break e lo riconferma con quattro vincenti nel gioco successivo: 4-0. Il set non termina in bagel grazie alla clemenza, o distrazione, di Federer che, avanti 5-0 40-0 e servizio, decide di prodursi in una serie di errori consecutivi. Il tempo di ritrovare la concentrazione, e la partita termina 6-2 6-1 in cinquantadue minuti. Federer ha giocato bene, fatta esclusione per l’ultimo turno di battuta, e sembra ben centrato con tutti i fondamentali, per quanto si possa giudicare da un incontro del genere. Il prossimo turno si preannuncia più arduo, contro Mischa Zverev. I confronti diretti sono 3 a 0 per Roger che nel 2013, proprio qui ad Halle, inflisse al giocatore tedesco una pesantissima bicicletta.

KEI C’È – Ad aprire la giornata sono però la terza testa di serie, Kei Nishikori (9 ATP) e Fernando Verdasco (34). I precedenti sono 4 a 2 per il giapponese, che ha vinto le ultime quattro sfide, due delle quali occorse quest’anno: Miami e Parigi. Il primo set segue fedelmente i turni di battuta, con le uniche opportunità, due palle break, avute da Verdasco nell’ottavo gioco ed annullate da un buon servizio di Nishikori e da un gratuito dello spagnolo. Il set giunge quindi al tiebreak, conquistato da Verdasco per 9 punti a 7 al secondo set point. Dopo un primo set di livello alto, il secondo è giocato a ritmi meno intensi. I due si scambiano un break per parte ad inizio set, prima che un doppio fallo ed una serie di errori di dritto di Verdasco, di colpo più falloso con questo fondamentale, sanciscano la fuga definitiva di Nishikori nel set, vinto dal giapponese per 6 giochi a 3. Il terzo set segue il copione del secondo, con tante occasioni per parte (complessivamente saranno  11 le palle break per Nishikori e 10 per Verdasco). L’allungo decisivo è ancora a favore del giapponese che, nel settimo gioco, sfrutta un attacco a rete garibaldino di Verdasco e lo costringe all’errore con la volee di rovescio. Nishikori tiene poi gli ultimi due turni di battuta a zero e chiude 6-7 6-3 6-4 in due ore e mezza di gioco. Al secondo turno avrà il giovane russo Khachanov.

TOMIC, BENTORNATO – A seguire arriva l’idolo di casa, e due volte vincitore del torneo, Tommy Haas. L’incontro con Bernard Tomic, ora al numero 61 della classifica, è potenzialmente interessante, sia per lo spettacolo sia per l’incertezza dei pronostici. Il pubblico sembra esserne conscio e lo stadio va velocemente riempiendosi nei primi giochi dell’incontro. Sono tre i precedenti tra i due, per quanto la partita giocata proprio ad Halle nel 2012 sia finita dopo soli sette giochi a causa del ritiro di Tomic. Nelle altre due sfide ha avuto la meglio l’australiano, vincitore sull’erba di Stoccarda due anni fa, e sul cemento di Delray Beach nel 2012. Nel primo set è Haas quello che soffre di più al servizio, per due volte ai vantaggi e costretto ad annullare due palle break. Il tedesco, in compenso, regala spettacolo, accarezzando dolcemente diverse volee, ora sulle righe, ora poco al di là del nastro.  Tomic, dal canto suo, sembra ingiocabile al servizio. È ancora Haas ad andare in difficoltà al servizio sul 4-4 e concedere una palla break. Questa volta però, viene punito da un fantastico passante di dritto di Tomic su un serve & volley sulla seconda di servizio. L’australiano chiude poi al servizio, nonostante due doppi falli e un recupero di dritto messo malamente in rete. 76% di prime in campo per Tomic e sei punti persi in battuta, di cui due doppi falli, per l’appunto. Tomic aggredisce il tedesco anche in avvio di secondo set. Una risposta vincente, un altro passante strepitoso e un gioco votato all’attacco, lo portano subito avanti di un break. L’australiano si dimostra ancora infallibile al servizio (6 punti persi in battuta anche al secondo set) e chiude in poco più di un’ora, 6-4 6-4, una partita più semplice di quanto ci si potesse aspettare, sia per meriti di Tomic (+5 il saldo vincenti-gratuiti), che per un gioco leggermente sottotono di Haas (-8). Tomic troverà ora Richard Gasquet.

TROPPO ZVEREV PER LORENZI – Fuori la vecchia gloria, arriva la nuova speranza a scaldare i cuori tedeschi. Alexander Zverev, quarta testa di serie, fa il suo esordio nel torneo contro il nostro Paolino Lorenzi (33), all’esordio su erba e fresco vincitore del ricco challenger di Caltanissetta. Lorenzi va subito in difficoltà al primo turno di battuta, prima di cedere il break nel turno successivo, con un rovescio lungo linea terminato malamente in rete. Zverev è totalmente padrone della partita, mai in difficoltà al servizio e sicuro di sé al punto da lanciarsi in improbabili serve & volley. Il tedesco chiude, con il sesto ace, 6-3 al servizio in 26 minuti (94% di punti vinti con la prima). 20 vincenti a 5 per Zverev. In avvio di secondo set, Lorenzi prova a far muovere di più il suo avversario, prevalentemente con l’uso della smorzata. Un raro errore del tedesco aiuta Lorenzi ad arrivare quindi alle prime due palle break dell’incontro. Zverev piazza però servizi ai 200 orari e le opportunità svaniscono alla stessa velocità con la quale sono arrivate. Il tedesco continua a piazzare un vincente dopo l’altro: dritto, rovescio, palla corta, lob, servizio. C’è tutto oggi (tranne le volee) nel repertorio di Zverev, che va avanti 2-1 con break. Un ulteriore break sigilla il risultato finale: 6-3 6-2 per il tedesco, sempre padrone del match. Zverev troverà il compatriota Philipp Kohlschreiber.

Negli altri incontri sorprende abbastanza l’affermazione di Youzhny, vecchio leone dei campi, su Ivo Karlovic reduce dalla finale di ‘s-Hertogenbosch. Due set e un solo tiebreak bastano al russo: well done. Robin Haase (42) rimonta un set a David Ferrer (37) e troverà Thiem al secondo turno. Un break per set basta a Michael Zverev (29) per avere la meglio del qualificato slovacco Lukas Lacko (103). Zverev senior affronterà presumibilmente Federer al secondo turno. Vittoria in tre set anche per la settima testa di serie, Bautista Agut (19), su Carlos Berlocq (79), e per Karen Khachanov (38) su Gilles Simon (35). Vittoria facile in meno di un’ora, invece, per Florian Mayer su Benoit Paire. Il tedesco, campione in carica e sempre temibile sull’erba, aspetta ora il vincente di Pouille-Struff.

Risultati

Zverev b. [Q] L. Lacko 6-4 6-4
Mayer b. B. Paire 6-0 6-4
[3] K. Nishikori b. F. Verdasco 6-7(7) 6-3 6-4
Khachanov b. G. Simon 6-2 6-7(2) 6-3
[7] R. Bautista Agut b. C. Berlocq 6-0 4-6 6-2
[4] A. Zverev b. P. Lorenzi 6-3 6-2
Tomic b. [W] T. Haas 6-4 6-4
Haase b. D. Ferrer 3-6 7-5 6-3
[1] R. Federer b. [LL] Y. Sugita 6-3 6-1
[Q] M. Youzhny b. I. Karlovic 6-3 7-6(6)

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