Murray e Nadal, attenzione all'esordio

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Murray e Nadal, attenzione all’esordio

Bublik: “Murray sul Centrale di Wimbledon la più grande fortuna della mia vita”. Millman sfiderà Rafa: “Partirei col piede sbagliato se pensassi di non poter vincere”

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La nostra vita quotidiana è costantemente accompagnata da tanti detti che variano da regione a regione e si tramandano di generazione in generazione. Spesso però capita che queste frasi fatte tendano a contraddirsi a vicenda e un classico esempio che fa al caso nostro è il seguente. Chissà quante volte avrete sentito dire, per strada o nei film, la frase “la fortuna è cieca”; ebbene, è molto probabile che abbiate sentito dire altrettante volte l’espressione “audentes fortuna iuvat” o la più nota variante italiana “la fortuna aiuta gli audaci”. Se ci si ferma un attimo a riflettere si nota come i due detti sono di natura completamente opposta ed entrambe cercano di spiegare in che modo agisca la fortuna. Essendo questa impresa ardua è meglio limitarsi a commentare quanto accade sui campi da tennis.

Con l’avvicinarsi dell’inizio di Wimbledon si va alla ricerca di quale sarà la storia che dominerà i titoli di quest’anno e va detto che il torneo di qualificazioni, nonostante l’assenza di Sharapova e la sconfitta di Marcus Willis, ha fornito tanti spunti. Per quel che riguarda il tabellone maschile, le avventure di Sasha Bublik sono indubbiamente degne di nota. Il tennista kazako ha disputato quest’anno le qualificazioni in tutti gli Slam e dopo esser entrato nel tabellone principale in Australia e aver vinto persino il primo turno, non gli è andata altrettanto bene al Roland Garros dove ha perso al terzo turno di qualificazioni dal nostro Napolitano. Pochi giorni fa a Wimbledon la storia ha rischiato di ripetersi: Sasha Bublik ha perso il suo primo match in carriera al quinto set con il punteggio di 12-10 contro il tedesco Brands. Sembrava dunque che il suo esordio ai Championships fosse rimandato di 12 mesi e anche lui la pensava così. “Che battaglia oggi in campo; diamo tutto il credito a Daniel Brands che è stato davvero troppo bravo. Grazie Wimbledon per questa incredibile lotta, ma mi farò rivedere sicuramente l’anno prossimo”, queste le parole del ventenne numero 13 nella Race to Milan. A questo punto della storia entra in gioco la fortuna, ed in particolare la fortuna dello sconfitto. Il numero 134 del mondo è stato infatto ripescato come Lucky Loser e ci sono pochi dubbi sul fatto che il suo esordio a Wimbledon avverrà sul Campo Centrale, ovviamente non per via della sua fama, ma per quella del suo avversario, l’attuale numero 1 e due volte trionfatore del torneo. Qualcuno potrebbe considerarlo un mezzo colpo di fortuna dato che la sconfitta contro Murray pare inevitabile, ma non è di questo avvisto Bublik che la definisce come la fortuna più grande della mia vita” e poi aggiunge una riflessione quantomai banale ma inevitabile: “È straordinario quanto possa cambiare la vita in sole 24 ore”.

https://twitter.com/AlexanderBublik/status/880761184839979009

Considerando tutti gli exploit messi a segno quest’anno dai giocatori di seconda fascia contro i top player (spiccano su tutti quelli di Mischa Zverev e Istomin agli Australian Open contro Murray e Djokovic) non dovremmo farci sorprendere dal loro entusiasmo quando si trovano ad affrontare campioni come Murray o Nadal. Ed è proprio del prossimo avversario di Nadal che vi riportiamo le dichiarazioni. L’australiano John Millman sta ancora cercando di riprendere il ritmo dopo una serie di infortuni e al momento occupa la posizione numero 137. Fra pochi giorni si appresta a giocare il suo secondo match dell’anno al di fuori del circuito Challenger. Finora ha disputato solamente il primo turno al Roland Garros e ora vuole tentare la sorte a Wimbledon, anche se gli si presenta un ostacolo che molti considererebbero insormontabile. Partirei col piede sbagliato se pensassi di non poter vincere. Sembra stupido forse quando ti trovi contro qualcuno del calibro di Rafael Nadal, ma sono sempre stato indotto a non giocare contro la reputazione di nessuno. Bisogna essere rispettoso del tuo avversario, ma poi devi trasformare tutto in una lotta là fuori. Giocare con Rafa è una prospettiva scoraggiante per il fatto che a volte sembra implacabile nei primi turni. Lui scende in campo con l’intenzione di volersene andare il più presto possibile, non ha alcuna intenzione di farsi degli amici mentre gioca. Avrò una grossa opportunità. Sono questi i match che alla fine ti restano nella memoria e al momento mi sento bene. Speriamo di poter far vedere del bel tennis”.

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