A Wimbledon pensando al futuro dei top ten

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A Wimbledon pensando al futuro dei top ten

Quanti Slam avranno vinto al termine della carriera Federer, Nadal & Co.? Emulando un vecchio articolo del 2008 abbiamo provato a dare una risposta

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Wimbledon: tabellone maschile – tabellone femminile

Nel novembre 2008 il vecchio collaboratore di Ubitennis Giorgio Spalluto, da tempo voce di Supertennis, provava nel caro vecchio blog Servizi Vincenti a preconizzare per gioco e diletto il futuro degli allora top10 nei tornei del Grande Slam in virtù degli elementi a disposizione e più o meno “sulla base delle sensazioni del momento”. Tra i tennisti presi in considerazione, finora, si evince che era stato prudente con Nadal (11 contro 15), vicino con Federer (16 vs 18), molto scarso con Djokovic (5 vs 12), un po’ generoso con Murray (6 vs 3), “severo ma giusto” con Davydenko, Simon, Blake e Roddick (0, 0, 0, 1), assai clemente con l’allora astro nascente del Potro (8 vs 1) e fiducioso in uno Slam di Tsonga, quando al momento è ancora all’asciutto e probabilmente non molti punterebbero su di lui. Quel che era un po’ meno prevedibile era che l’argentino sarebbe stato martoriato da malanni fisici i quali gli avrebbero pregiudicato un luminoso futuro, ai tempi vaticinato con ottime prospettive non solo dal buon Spalluto, leggendo i commenti in calce al pezzo e qui e là tra addetti ai lavori e non.

Dal 2009 in poi i 34 Major disputati son stati appannaggio di 7 giocatori così suddivisi:

  • 11 Djokovic
  • 10 Nadal
  • 5 Federer
  • 3 Murray
  • 3 Wawrinka
  • 1 del Potro
  • 1 Cilic

La sola coppia Djokovic-Nadal ne ha portati a casa 21 su 34 ossia il 61,76% che diventa 26 su 34 (76,47%), cioè i 3/4, con Federer, e 29/34 (85,29%) estendendo al quarto “Fab Four” Murray. In pratica soltanto 5 Slam su 34, poco meno di 1 Slam e mezzo su 10, son stati vinti da altri tennisti. Alla luce di questi numeri e di questa prima metà del 2017 dal sapore un po’ di 2006-2007 con Roger e Rafa sugli scudi a guidare la Race, aggiorniamo la situazione provando a lanciarci in improbabili pronostici naturalmente pronti a essere smentiti con “furiosissimo sdegno”.

Tra parentesi il numero di Slam vinti:

2009
1 Roger Federer (18)
2 Rafael Nadal (15)
3 Novak Djokovic (12)
4 Andy Murray (3)
5 Juan Martin del Potro (1)
6 Nikolay Davyenko
7 Andy Roddick (1)
8 Robin Soderling
9 Fernando Verdasco
10 Jo-Wilfried Tsonga

Numero totale di Slam: 50

2010
1 Rafael Nadal (15)
2 Roger Federer (18)
3 Novak Djokovic (12)
4 Andy Murray (3)
5 Robin Soderling
6 Tomas Berdych
7 David Ferrer
8 Andy Roddick (1)
9 Fernando Verdasco
10 Mikhail Youzhny

Numero totale di Slam: 49

2011
1 Novak Djokovic (12)
2 Rafael Nadal (15)
3 Roger Federer (18)
4 Andy Murray (3)
5 David Ferrer
6 Jo-Wilfried Tsonga
7 Tomas Berdych
8 Mardy Fish
9 Janko Tipsarevic
10 Nicolas Almagro

Numero totale di Slam: 48

2012
1 Novak Djokovic (12)
2 Roger Federer (18)
3 Andy Murray (3)
4 Rafael Nadal (15)
5 David Ferrer
6 Tomas Berdych
7 Juan Martin del Potro (1)
8 Jo-Wilfried Tsonga
9 Janko Tipsarevic
10 Richard Gasquet

Numero totale di Slam: 49

2013
1 Rafael Nadal (15)
2 Novak Djokovic (12)
3 David Ferrer
4 Andy Murray (3)
5 Juan Martin del Potro (1)
6 Roger Federer (18)
7 Tomas Berdych
8 Stan Wawrinka (3)
9 Richard Gasquet
10 Jo-Wilfried Tsonga

Numero totale di Slam: 52

2014
1 Novak Djokovic (12)
2 Roger Federer (18)
3 Rafael Nadal (15)
4 Stan Wawrinka (3)
5 Kei Nishikori
6 Andy Murray (3)
7 Tomas Berdych
8 Milos Raonic
9 Marin Cilic (1)
10 David Ferrer

Numero totale di Slam: 52

2015
1 Novak Djokovic (12)
2 Andy Murray (3)
3 Roger Federer (18)
4 Stan Wawrinka (3)
5 Rafael Nadal (15)
6 Tomas Berdych
7 David Ferrer
8 Kei Nishikori
9 Richard Gasquet
10 Jo-Wilfried Tsonga

Numero totale di Slam: 51

2016
1 Andy Murray (3)
2 Novak Djokovic (12)
3 Milos Raonic
4 Stan Wawrinka (3)
5 Kei Nishikori
6 Marin Cilic (1)
7 Gael Monfils
8 Dominic Thiem
9 Rafael Nadal (15)
10 Tomas Berdych

Numero totale di Slam: 34

MURRAY (30 anni, 5 Slam a fine carriera)

Numero uno in carica, reduce dalla miglior stagione della sua carriera con Wimbledon, Olimpiadi e Finals come trittico più prestigioso, ora lo vediamo non più così continuo, forse un po’ provato fisicamente e mentalmente dall’impressionante seconda parte del 2016. Pensiamo che almeno due Slam possa ancora accaparrarseli magari chiudendo pure lui il Career Grand Slam come i suoi tre più illustri avversari.

DJOKOVIC (30 anni, 14 Slam a fine carriera)

Dopo la vittoria a Parigi 2016, unico nell’Era Open ATP a vincere 4 Slam di fila, pare che il tennis non sia più la sua priorità assoluta su sua stessa ammissione. Da lì ha tirato un po’ il fiato, anche se ciò non gli ha comunque impedito di chiudere l’anno da numero due giocandosi la vetta con lo scozzese in finale a Londra oltre a quella raggiunta a Flushing Meadows opposto a Wawrinka. Se torna concentrato sul tennis, anche per lui potrebbe esserci quantomeno un altro paio di Slam eguagliando così Sampras.

RAONIC (27 anni il 27 dicembre, 3 Slam a fine carriera)

La sensazione è che dopo la triade Fed-Nad-Djo, che ha fatto incetta di 45 Slam su 56 (80,35%) da W 2003 al RG 2017, si avrà una situazione più simile al passato, tralasciando Sampras, ossia più persone che si dividono gli Slam senza veri e propri spietati dominatori stile Federer e Djokovic, intervallati da un sempre presente Nadal. A Wimbledon e negli Slam sul cemento bisognerà fare i conti anche con lui, problemi fisici permettendo.

WAWRINKA (32 anni, 5 Slam a fine carriera)

Dacché è definitivamente sbocciato a Melbourne 2014, il suo rendimento negli Slam, eccezion fatta per il primo turno Roland Garros 2014 con Garcia-Lopez, è stato piuttosto costante nel senso che non ha mai perso da giocatori palesemente meno bravi di lui in aggiunta alle due vittorie entrambe sul serbo al tempo tiranno indiscusso. Fermato tre volte da Federer (qf W 2014, sf UO 2015, sf AO 2017), una da Djokovic (sf AO 2015), una da Murray (sf RG 2016), una da Nadal (f RG 2017), una da Raonic (r16 AO 2016), una da del Potro (r64 W 2016) e una da Gasquet (qf W 2015). Insomma ha dato dimostrazione di essere presente a differenza del rendimento ben più altalenante negli altri tornei. Altri due pure per lui.

NISHIKORI (28 anni due giorni dopo Raonic, 2 Slam a fine carriera)

Fatta salva la sua integrità fisica spesso e volentieri in discussione, prima o dopo crediamo che possa essere la volta buona soprattutto quando quei quattro si faranno giocoforza da parte. Di conseguenza due Slam anche a lui, per non sapere né leggere né scrivere, glieli concediamo.

CILIC (29 anni a fine settembre, 1 Slam a fine carriera)

Benché sempre a riflettori spenti abbia fatto suo anche Cincinnati lo scorso anno, non lo vediamo ripetere l’impresa che nel 2014 l’ha portato a stendere a New York un pur incoraggiante Federer in semifinale seguito da, un più emozionato di lui, Nishikori in finale. Pronti a esporci al pubblico ludibrio, ma sentiamo che il suo rimarrà un exploit isolato.

MONFILS (31 anni il primo settembre, 0 Slam a fine carriera)

Troppo imprevedibile, discontinuo ed emozionale a nostro avviso per poter conquistare un Major. Certo che a Parigi con un percorso non pieno di pericoli aizzato dalla folla… Tuttavia dubitiamo possa verificarsi anche a causa dei giovani talenti che spingono da dietro. Lieti di sbagliarci perché sarebbe una bella storia di tennis dopo Noah nel lontano 1983.

THIEM (24 anni a inizio settembre, 3 Slam a fine carriera)

Il più giovane del lotto e quindi più difficile da pronosticare. Gli diamo tre Slam se non altro perché ha l’età dalla sua nonché ancora tante possibilità, oltre a un parziale vantaggio in termini di esperienza su eventuali nuove leve. L’incoraggiante campagna terricola appena trascorsa dovrebbe avergli dato la convinzione necessaria per capire che non parte battuto con nessuno specie sul mattone tritato.

NADAL (31 anni, 15 Slam a fine carriera)

Salvo tabelloni benevoli, escludiamo possa tornare a vincere fuori dalla terra, dove invece ha forse vinto il suo ultimo Slam poco più di due settimane fa. Bombardateci di pernacchie in caso contrario.

BERDYCH (32 anni a metà settembre, 1 Slam a fine carriera) 

Da tanti più o meno a ragione battezzato Perdych, ha sempre trovato ostacoli purtroppo per lui insormontabili nonostante la solida presenza (chiuso gli ultimi otto anni di fila in top10) tra le prime seconde linee dietro quei quattro. Il nostro Slam “di consolazione” è più una speranza che convinzione magari in un inatteso Wimbledon, come il suo allenatore Ivanisevic, o US Open con tabellone non troppo scomodo e/o qualche caduta pesante.

Menzione speciale per qualcuno rilevante seppur fuori dai primi 10 del 2016:

FEDERER (36 ad agosto, 19 Slam a fine carriera)

Sebbene sulla scia delle rutilanti prestazioni dell’anno in corso sia facile farsi trascinare dall’entusiasmo, riteniamo che al massimo possa vincere un altro Slam forse chiudendo proprio a Wimbledon 2017 il discorso iniziato ormai quattordici anni or sono. Banale affermare che è il suo primo obiettivo ogni anno viepiù questo cominciato in modo sfavillante e freschi della sonora gratuita lezione di tennis al giovane Zverev nel suo giardino di Halle. Comunque vada, sarà un successo non avendo più niente da dimostrare a nessuno.

In teoria agli attuali son stati aggiunti un totale di 16 Slam ovvero quattro anni complessivi con vincitori inclusi tra questi protagonisti. Fedeli allo sviluppo dell’articolo originale, non ci spingiamo a profetizzare oltre quantunque sia ovvio che mancano figure promettenti quali Kyrgios e Zverev in pole position, l’attesa esplosione di Godot Dimitrov, Pouille, Goffin, Tomic, Sock, Coric, Shapovalov, Medvedev, Ruud eccetera… Da quest’anno inoltre ci si può sbizzarrire osservando la nuova “Race to Milan” riservata a coloro nati dal primo gennaio 1996 in poi. In conclusione ci sbilanciamo dicendovi che Fognini, Seppi, Bolelli, Lorenzi e il mitico Enrico Becuzzi chiuderanno la carriera con lo stesso bottino Slam di Davydenko, Blake, Simon e Monfils.

Gabriele Cucchi

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