Wimbledon: Federer fa 10000. Thiem, Zverev e Dimitrov in tre

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Wimbledon: Federer fa 10000. Thiem, Zverev e Dimitrov in tre

Campo centrale stregato: si ritira anche Dolgopolov. Federer “ringrazia” e festeggia i 10000 ace in carriera. Grisha, Sascha e Thiem senza problemi, a Isner il derby

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[3] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-3 3-0 rit. (da Londra, Luca Baldissera)

Una gran brutta giornata per gli spettatori del Centre Court. Dopo gli appena 11 game visti di Novak Djokovic vittorioso per ritiro su Martin Klizan (6-3 2-0), non hanno potuto godere di nemmeno un set e mezzo tra Roger Federer e Alexandr Dolgopolov, con l’ucraino sofferente alla caviglia destra che si è ritirato a sua volta sul punteggio di 6-3 3-0 per lo svizzero. Poco da dire sul match, che oggettivamente non c’è stato.

Federer, a ogni buon conto apparso bello pimpante e carico, ha avuto palla break in ogni singolo turno di servizio di Dolgopolov, senza concederne alcuna. Break ottenuto nel primo e nel nono game, per una facile conquista del 6-3 nel primo set. Break anche nel secondo game del parziale successivo, e sul 3-0 Alexandr, cui non ha giovato l’intervento del fisioterapista, ha detto basta. Ottime accelerazioni di dritto per Roger, buoni movimenti in campo, tagli eleganti. Ma come detto, si è trattato di una vicenda assai simile a un’esibizione, e a un certo punto il principale motivo di interesse è diventato l’attesa dell’ace numero 6 di Federer (saranno 10 alla fine), che è stato anche il decimillesimo della carriera per il fuoriclasse svizzero (terzo nella speciale classifica dietro a Karlovic e Ivanisevic). A fine match Roger si è detto comunque soddisfatto delle sensazioni fisiche e tecniche, ma bisognerà attendere il suo secondo turno contro Stefanos Tsitsipas o Dusan Lajovic per valutarlo in modo plausibile. Per ora, l’impressione è stata che passare un turno in 43 minuti, senza nemmeno inumidirsi la fronte, non gli sia dispiaciuto per nulla. Tanto più se la vittoria è la numero 85 della sua lunga esperienza a Wimbledon: mai nessuno come lui sui campi di Church Road.

In conferenza stampa, Roger ha riferito quel che si sono detti con Alexandr alla stretta di mano: “Mi ha detto che gli faceva male la caviglia quando serviva, atterrando dal salto, e che stava andando sempre peggio, lo capisco, uno ci prova, ma sotto di un set e un break, dolorante, a quel punto non puoi andare avanti“. Simpaticissimo lo svizzero quando racconta che “ho detto all’arbitro, magari vado in spogliatoio, trovo Novak, e giochiamo un set di esibizione, mi dispiace per la gente. Certo, gli Slam danno molto denaro agli sconfitti al primo turno, bisognerebbe provare a risolvere il problema dei ritiri, ma il fatto è che può sempre succedere di tutto, magari piove e hai un giorno di tempo in più, magari si fa male anche l’avversario. Solo il giocatore stesso sa se ha realmente la possibilità di competere, e solo lui può eventualmente decidere di lasciare il posto in tabellone a un altro“.

[8] D. Thiem b. V.Pospisil 6-4 6-4 6-3  (Matteo Guglielmo)

Gli spettatori del campo 1 hanno assistito all’ottima vittoria di Dominic Thiem sul pericolosissimo Vasek Pospisil. Pospisil, già quartofinalista a Wimbledon, ha cercato di imporre sin da subito i suoi schemi erbivori, facendo del serve and volley la sua arma principale. Nonostante l’attitudine al gioco di volo del canadese, Thiem si è difeso con estrema efficacia alla  risposta costringendo l’avversario a trovare soluzioni molto complicate nei pressi della rete. Da fondo campo Thiem ha sempre comandato grazie all’esplosività e alla potenza dei suoi colpi assicurandosi in questo modo il controllo dei suoi turni di battuta. Bravissimo oggi Thiem a gestire un primo turno che poteva nascondere molte difficoltà, la differenza è stata sicuramente la maggiore solidità e costanza  della testa di serie numero 8. Le premesse di questo Wimbledon per Dominic Thiem non erano certe positive, ma per il buon livello mostrato quest’oggi il giovane austriaco potrebbe regalarsi delle belle soddisfazioni anche su una superficie che storicamente non l’ha mai favorito. Al secondo turno Thiem è atteso da un altro giocatore insidioso come Gilles Simon.

[13] G. Dimitrov b. D. Schwartzman 7-6(4) 6-2 6-2 (Giovanni Vianello)

In un match complicato solo per un set, Grigor Dimitrov (t.d.s. 13 e n.11 del mondo) si qualifica per il secondo turno dei Championships 2017 sconfiggendo tre set a zero Diego Schwartzman (n. 37 ATP). I precedenti erano di 1-1 tra i due, il primo vinto dall’argentino nella finale di Istanbul dell’anno scorso in una partita diventata famosa per il penalty game in chiusura dato a Dimitrov per la terza racchetta rotta nel match, l’altro a Chengdu 2016 dove il bulgaro si aggiudicò il match al terzo. Primo incontro su erba tra i due. Nel primo set Dimitrov, dopo essere stato avanti 3-0 con un break, rischia grosso venendo rimontato e poi superato, con Schwartzman che si ritrova 6-5 e servizio. Il set ad ogni modo si decide al tie-break, con Dimitrov che trova il contro-break. Il gioco decisivo si conclude 7-4 per Dimitrov. Nel primo parziale Dimitrov è un po’ altalenante, i punti sono molto simili gli uni agli altri, con il bulgaro in spinta e Schwartman a fare il tergicristallo, ma Dimitrov è un po’ troppo falloso. Nel secondo set Schwartzman cala via via dal punto di vista fisico, logorato dalle corse a cui Dimitrov lo costringe, e cede 6-2. Nel terzo set si ripete pressappoco lo stesso copione, Schwartzman è ancora meno prestante dal punto di vista atletico e Dimitrov non fa sconti, aggiudicandosi la frazione 6-2. Dimitrov, un po’ sprecone nel primo set, ha fatto in seguito sua la partita in maniera agevole, su un avversario, Schwartzman, poco adatto all’erba e che è andato progressivamente in calando dal punto di vista fisico, dopo gli sforzi del primo set. Grisha troverà Baghdatis in secondo turno.

[10] A. Zverev b. E. Donskoy 6-4 7-6(3) 6-3 (Manuel Dicorato)

Vittoria comoda in tre set ed approdo al secondo turno per Alexander Zverev che, in poco meno di due ore, fiacca la resistenza di un coriaceo Donskoy. Padrone del campo per l’intera contesta, il ragazzo di Amburgo ha mostrato al pubblico del Campo 3 tutti i colpi del suo eccellente repertorio correndo pochissimi rischi (appena tre palle break concesse in tutto il match, di cui due nel primo game al servizio) e facendo fare il tergicristallo al meno quotato avversario. La svolta del primo set viene sancita dal settimo gioco dove Zverev, alla prima palla break della partita, strappa il servizio all’avversario per poi chiudere sul 6-4. Il secondo set viene dominato dai servizi: le zero palle break concesse dai due contendenti portano il set al tie-break dove il talento del tedesco ha la meglio sulla potenza del russo. 7-3 il punteggio del tie-break con cui la testa di serie numero 10 sale due set a zero. Il terzo set si apre con un break: nel secondo gioco infatti, Zverev piazza l’allungo che sembra essere decisivo, ma Donskoy ha un sussulto d’orgoglio e nel quinto game con un tennis molto aggressivo si riaggancia alla ruota del tedesco. Nel game successivo Zverev ha una reazione da campione: strappa il servizio all’avversario conquistando il break decisivo. Infatti poco dopo, grazie all’ennesimo ace (alla fine saranno 15), il principe del Foro Italico chiude la partita accedendo al secondo turno, dove troverà Tiafoe.

[23] J. Isner b. [Q] T. Fritz 6-4 7-6(3) 6-3 (Andrea Ciocci)

Affrontare John Isner è come imbarcarsi in uno di quei videogiochi pieni zeppi di cecchini pronti a spararti da ogni angolo, avendo però una sola vita a disposizione. Così dev’essersi sentito il connazionale Taylor Fritz, passato dalle qualificazioni. Tennista tanto giovane all’anagrafe quanto vecchio stampo nei valori. L’epilogo non poteva che essere a favore del tiratore di Greensboro. Ti concentri al massimo, eludi tonnellate di pallottole sibilanti, tiri un sospiro di sollievo e… game over. Questa, più o meno, la cronaca del primo set. Giocato sull’uno-due, in molti casi secondo lo schema serve&serve, nulla di strano. In cui un Taylor impeccabile si vede sfilare il parziale per un gioco “steccato”, ceduto a zero sul 4-4, non a caso in zona braccino. Tutto ciò sia detto senza nulla togliere ai meriti del pivot 32enne, 208 centimetri capaci di fare ben più che servire missili. L’unico, insieme a Djokovic, capace di trascinare Nadal al quinto al Roland Garros. Exploit non isolato, visto che ha saputo raggiungere le semifinali agli ultimi Internazionali. Ed è noto che sappia giocare bene le fasi cruciali, come l’inevitabile tie-break che conclude la seconda partita. Brutto errore di volo del 19enne californiano, una pregevole risposta bloccata di Isner per il 2-0. Un vantaggio che appare incolmabile, tenendo anche conto che Fritz ha chiamato un MTO per un fastidio muscolare, presumibilmente all’inguine. Nel calcio si direbbe che sono saltati tutti gli schemi. E così è. Il terzo set si apre subito con un break a favore di John. Quanto basta per chiudere la partita sul 6-3. Al secondo turno, affronterà il vincente di Sela-Granollers.

Risultati:

A. Pavlasek b. E. Escobedo 6-7(7) 6-1 6-3 6-1
E. Gulbis b. V. Estrella Burgos 6-1 6-1 6-2
[29] J.M. del Potro b. T. Kokkinakis 6-3 3-6 7-6(2) 6-4
K. Edmund b. [Q] A. Ward 4-6 6-3 6-2 6-1
M. Kukushkin b. T. Daniel 4-6 6-4 7-6(4) 6-2
M. Youzhny b. N. Mahut 6-2 7-5 6-4
[27] M. Zverev b. B. Tomic 6-4 6-3 6-4
D. Ferrer b. [22] R. Gasquet 6-3 4-6 7-5 6-2
S. Darcis b. R. Berankis 4-6 6-3 2-6 6-4 6-3
[Q] A. Rublev b. [Q] S. Travaglia 6-7(3) 6-3 7-5 1-6 7-5
[16] G. Monfils b. [Q] D. Brands 6-3 7-5 6-4
G. Simon b. [Q] N. Jarry 7-6(4) 6-3 6-3
[26] A. Ramos-Vinolas b. J. Thompson 6-4 6-4 7-6(4)
[6] M. Raonic b. J.L. Struff 7-6(5) 6-2 7-6(4)
R. Albot b. F. Bagnis 4-6 6-4 7-6(9) 7-6(3)
[17] J. Sock b. [Q] C. Garin 6-3 4-6 7-6(4) 6-3
[2] N. Djokovic b. M. Klizan 6-3 2-0 rit.
[10] A. Zverev b. E. Donskoy 6-4 7-6(3) 6-3
[13] G. Dimitrov b. D. Schwartzman 7-6(4) 6-2 6-2
M. Baghdatis b. [WC] J. Ward 6-4 6-4 6-3
[11] T. Berdych b. J. Chardy 6-3 3-6 7-6(4) 6-4
F. Tiafoe b. R. Haase 6-3 3-6 7-6(5) 7-5
D. Lajovic b. [Q] S. Tsitsipas 6-4 6-4 6-4
[Q] S. Ofner b. T. Bellucci 6-2 6-3 6-2
Y. Sugita b. [WC] B. Klein 7-6(5) 6-3 6-0
R. Harrison b. B. Coric 7-6(4) 6-4 7-6(6)
D. Sela b. M. Granollers 4-6 6-3 1-6 6-2 6-1
A. Mannarino b. [19] F. Lopez 5-7 6-1 6-1 4-3 rit.
[3] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-3 3-0 rit.
[8] D. Thiem b. V. Pospisil 6-4 6-3 6-3
[32] P. Lorenzi vs H. Zeballos
J. Donaldson b. J. Tipsarevic 5-0 rit.
[23] J. Isner b. [Q] T. Fritz 6-4 7-6(3) 6-3

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