A Wimbledon in total white. Perché?

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A Wimbledon in total white. Perché?

I tennisti di bianco vestiti a Wimbledon. La regola del total white ha fatto “inciampare” anche habitué dell’All England Club, come Venus Williams e Roger Federer

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White Party nella verde Wimbledon

White, white and white!” aveva esclamato bonariamente Roger Federer l’anno scorso commentando in conferenza stampa il rigoroso dress code in vigore all’All England Club. È vero, il bianco per i giocatori che partecipano al torneo di Wimbledon è assolutamente d’obbligo, guai a sgarrare, lo sanno tutti. Ma qual è il motivo alla base di questa regola?

La regola risale al 1800 quando era disdicevole vedere il sudore impregnato sui vestiti. Con gli indumenti colorati, la sudorazione ovviamente era molto più visibile ed ecco che all’All England Club divenne obbligatorio vestire di bianco. Poi la regola è stata estesa a tutti gli altri tornei. Nel corso però del Ventesimo secolo gli altri eventi tennistici si sono progressivamente “ammorbiditi” accettando anche outfit a colori. A Church Road, invece, con il passare degli anni si è adottato un atteggiamento sempre più intransigente per quanto riguarda l’abbigliamento in campo. La regola infatti prevede che l’insieme dell’outfit sia totalmente candido o al massimo color crema; vengono ammesse “intrusioni” di altre tinte della larghezza di al massimo un centimetro. Anche le scarpe devono essere rigorosamente bianche e il logo del brand non deve risultare troppo vistoso. Ne sa qualcosa Roger Federer. Perfino il sette volte campione di Wimbledon, una delle leggende di Church Road, nel 2013 è stato multato a causa delle scarpe, “sconvenienti” per la vistosa suola arancione fluo.

Così come devono conformarsi al bianco gli indumenti intimi. E proprio a causa di una spallina colorata del reggiseno che spuntava dal vestitino candido, Venus Williams – che all’All England Club ha trionfato cinque volte – lunedì è stata costretta a cambiarsi dopo essere già scesa in campo! Episodio accaduto in passato anche ad Eugenie Bouchard che è stata punita per una spallina nera che fuoriusciva dalla t-shirt. Nick Kyrgios, che l’anno scorso ha definito la regola del bianco “fortemente patetica”, viene ripreso per aver portato la fascetta ufficiale di Wimbledon che ovviamente, oltre ad essere bianca, presenta dei bordi viola e verdi e il logo colorato del torneo.

Il galateo di Wimbledon ha fatto insorgere in passato anche altri campioni. Non sorprende che il “ribelle” André Agassi si sia rifiutato per questo di partecipare al torneo fino al compimento dei 21 anni. Ma, insomma, vogliamo dire che il fascino di Wimbledon è anche questo? Lo slam londinese è speciale per mille ragioni ma, in fondo, anche perché regole e tradizioni resistono al tempo, alla moda e al cambiamento dei costumi. E allora, il bianco per due settimane? Why not. Lo splendore nell’erba passa anche per il total white.

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