Wimbledon, presentazione ottavi femminili

Wimbledon

Wimbledon, presentazione ottavi femminili

Partite incertissime per gli ottavi di finale a Wimbledon 2017. Per ogni match ogni risultato è possibile, e davvero non è una frase fatta

Pubblicato

il

 

Lunedì 10 luglio sono previsti tutti gli ottavi di finale. Gli organizzatori di Wimbledon sono stati crudeli con gli appassionati di tennis femminile, perché hanno pianificato gli incontri in contemporanea. Probabilmente l’hanno fatto perché temono la pioggia e in questi casi chi fosse programmato prima avrebbe il vantaggio di completare il suo match a discapito di chi inizia dopo e magari deve rimandare al giorno successivo l’incontro. E a Wimbledon il martedì sono subito previsti i quarti di finale femminili.

Così, con la contemporaneità di orario, la regolarità e l’equilibrio sono salvaguardati al massimo: ma per chi vorrebbe seguire il maggior numero di partite si preannuncia una giornata assolutamente ingestibile. Per quanto mi riguarda lo ammetto sin da ora: non so quanto riuscirò a capire dei match di lunedì. Nemmeno con uno zapping compulsivo e un numero di monitor da regia televisiva si potrebbero seguire quattro (ma ad un certo punto potrebbero perfino diventare sei) partite di tennis contemporaneamente riuscendo a mantenere un minimo di idee chiare.
A qualcosa si dovrà per forza rinunciare, facendo delle scelte. Io per esempio, ho deciso che terrò come “campo di riferimento” Kerber vs Muguruza perché sono le due giocatrici che ho visto meno fin qui (di Muguruza in questo Wimbledon ho visto pochissimi punti: ma nella prima settimana è quasi inevitabile che accada con qualcuno). Poi spero che le partite, invece che accavallarsi sempre di più, si sgranino, contando su durate differenti.

Otto match, sedici tenniste, quattordici nazioni. Solo gli Stati Uniti (con Venus Williams e CoCo Vandeweghe) e la Croazia (con Ana Konjuh e Petra Martic) hanno più di una giocatrice ancora in gara.

Tredici teste di serie sono sopravvissute alla selezione, tre giocatrici sono invece “unseeded”: Azarenka, Rybarikova e Martic, unica proveniente dalle qualificazioni. Una curiosità: sia Azarenka che Rybarikova sono state ammesse al tabellone principale grazie alla classifica protetta (vedi QUI, sigla SR). Ecco tutte le protagoniste in ordine di testa di serie:

1 Kerber (GER)
2 Halep (ROU)
4 Svitolina (UKR)
5 Wozniacki (DEN)
6 Konta (GBR)
7 Kuznetsova (RUS)
9 Radwanska (POL)
10 Williams V. (USA)
13 Ostapenko (LET)
14 Muguruza (SPA)
21 Garcia (FRA)
24 Vadeweghe (USA)
27 Konjuh (CRO)
SR Azarenka (BLR)
SR Rybarikova (SVK)
Qual. Martic (CRO)

E questo il tabellone, così come deciso dal sorteggio:

Kerber (1) vs Muguruza (14)
Radwanska (9) vs Kuznetsova (7)
Martic (Q) vs Rybarikova
Vandeweghe (24) vs Wozniacki (5)

Konjuh (25) vs V. Williams (10)
Ostapenko (13) vs Svitolina (4)
Konta (6) vs Garcia (21)
Azarenka vs Halep (2)

Scorrendo le partite mi rendo conto che per nessuna riesco ad avere certezze sul loro esito. Molto raramente faccio pronostici, e in questo caso assisterò alle partite aperto a qualsiasi risultato. Come quando si va al cinema pronti a farsi sorprendere dalla trama.
In un contesto di estremo equilibrio, ho provato a indicare per ciascun confronto una chiave tecnico-tattica che potrebbe essere determinante per spostare gli equilibri.

Kerber (1) vs Muguruza (14)
Precedenti 3-4 per Muguruza. Kerber ha vinto i primi tre incontri, Muguruza gli ultimi quattro. C’è anche un precedente a Wimbledon, nel 2015, a favore di Muguruza che avrebbe poi raggiunto la finale. La partita si annuncia equilibratissima, anche perchè nessuna delle due sembra nel momento di forma migliore e quindi potrebbe essere il rendimento di giornata ad essere determinante.

Possibile chiave del match: il dritto di Muguruza. Angelique Kerber ha un lato prediletto verso il quale spingere, l’angolo destro dell’avversaria. Se chi le si contrappone riesce a controllare i suoi attacchi si trova in una condizione di vantaggio. Ma Garbiñe avrà la forma sufficiente per riuscirci?

Radwanska (9) vs Kuznetsova (7)
Precedenti 4-14 per Kuznetsova. Dieci vittorie di differenza negli scontri diretti non sono poche, ma se c’è una superficie che potrebbe favorire Radwanska a discapito di Kuznetsova questa è proprio l’erba.

Possibile chiave del match: la posizione in campo di Radwanska. Se Aga riesce a tenere una posizione sufficientemente avanzata, potrebbe prendere sul tempo i colpi di Sveta e in questo modo sopperire al deficit di potenza. L’erba potrebbe essere una alleata fondamentale. In caso contrario rischierebbe di venire soprraffata dai colpi più pesanti dell’avversaria.

Martic (Q) vs Rybarikova
Precedenti: nessuno. Giocatrici per certi aspetti simili, con un dritto più potente e un rovescio meno solido ma più vario (bimane in top, monomane slice). Entrambe capaci di un gioco di volo superiore e di ottimi drop-shot.

Possibile chiave del match: il rendimento al servizio. Due giocatrici che chiedono al colpo di inizio gioco di funzionare come una base, solida a sufficienza per sviluppare la propria creatività. Chi disporrà delle fondamenta più efficaci potrebbe avere la meglio.

Vandeweghe (24) vs Wozniacki (5)
Precedenti 0-2 per Wozniacki. Classico confronto di stili: attacco contro difesa, potenza debordante contro resistenza e copertura del campo. I due precedenti sul cemento dicono Carolina, ma l’erba cosituisce un vantaggio per CoCo.

Possibile chiave del match: la risposta di Wozniacki. Vandeweghe potrebbe fare leva su questo schema: vincere i propri game facilmente grazie al servizio, per poter poi mettere pressione nei turni di risposta all’avversaria. Per Wozniacki l’obiettivo opposto: cercare di rendere più combattuti i game al servizio di CoCo. Ma tutto deve partire dall’alta efficienza della risposta di Caroline.

Konjuh (25) vs V. Williams (10)
Precedenti: nessuno. La giocatrice più anziana rimasta in gara (37 anni) contro la più giovane (unica teenager del lotto, 19 anni): esperienza contro freschezza.

Possibile chiave del match: il dritto di Konjuh. Venus è una giocatrice navigata, abituata a questi impegni; per questo sono convinto che saprà esprimere un tennis all’altezza. Più difficile prevedere come potrà reagire alla pressione la giovane Konjuh. Per questo evidenzio il suo dritto, il suo colpo cartina di tornasole: eseguito con movimento ampio ma non sempre tecnicamente stabile, in alcune giornate può procurarle molti errori gratuiti e condannarla alla sconfitta. In altri casi diventa devastante al punto da portarla alla vittoria.

Ostapenko (13) vs Svitolina (4)
Precedenti: nessuno. Altro contrasto di stili, in chiave contemporanea. Ostapenko attaccante, ma da fondo, Svitolina più contrattaccante che si appoggia alla palla avversaria, contiene e riparte. A mio avviso l’erba favorisce Ostapenko, ma negli ultimi tempi Elina sta cercando di diventare più propositiva, e in quanto ad applicazione al lavoro nessuno la supera. Mai sottovalutare la sua capacità di migliorarsi.

Possibile chiave del match: il numero di errori gratuiti di Ostapenko. Tutto sommato ritengo che i destini del match siano in mano a Jelena, ma non è detto che la sua aggressività risulti sempre efficace e produttiva. Iniziasse a sbagliare troppo, la partita potrebbe prendere una piega differente.

Konta (6) vs Garcia (21)
Precedenti 2-2, nessun incontro su erba. Il confronto per me tatticamente più indecifrabile. Non ho visto i precedenti fra di loro e faccio fatica a immaginare come potrebbe evolvere la partita. Ho seguito entrambe in spezzoni di match a Wimbledon 2017 e mi ha colpito il processo di adattamento all’erba di Garcia. Tanto per fare un esempio: i colpi di volo più atletici del torneo li ho visti eseguire da lei.

Possibile chiave del match: la tenuta mentale di Garcia.  Con il pubblico compattamente a favore di Konta, giocatrice di casa, per Caroline ci potrebbe essere un ostacolo in più da superare. I mezzi tecnici per giocarsela li ha di sicuro. Avrà anche quelli psicologici?

Azarenka vs Halep (2)
Precedenti 2-1 Azarenka, tutti su cemento. Due partite a favore di Vika, ma disputate prima della crescita di Halep (2012) e un successo di Simona agli US Open 2015. Considerando i lunghi periodi trascorsi da entrambe ai vertici del ranking sono davvero pochi gli scontri diretti fra di loro.

Possibile chiave del match: la seconda di servizio di entrambe. Quando sono in campo giocatrici di ritmo che amano scambiare e costruire anche punti articolati, si rischia di dimenticare che la differenza può arrivare anche dai colpi di inizio gioco. Se con la prima di servizio tutte e due riescono comunque a tenere il comando dello scambio, con la seconda le cose potrebbero diventare più complicate: Azarenka a volte entra in loop negativi con la battuta, mentre Halep rischia di non essere abbastanza incisiva di fronte ad una delle migliori “risponditrici” del circuito.
Simona, naturalmente, è più rodata della rientrante Vika, ma a mio avviso l’erba costituisce un elemento leggermente a favore di Azarenka. Pronostico incertissimo e partita tutta da vedere.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement