Sascha Zverev assume Ferrero per il cemento americano

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Sascha Zverev assume Ferrero per il cemento americano

La nuova suggestiva collaborazione tra il tedesco e lo spagnolo ex numero 1 inizierà dal torneo di Washington. “Sascha ha la stoffa del campione”

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“Alexander Zverev è un giocatore diverso, ha la stoffa del campione. Allenarlo è una sfida che mi riempie di entusiasmo e voglia di fare del mio meglio”. Con queste parole l’ex numero uno del mondo Juan Carlos Ferrero ha annunciato la sua prossima collaborazione con quello che viene definito quasi da tutti il futuro numero uno del tennis mondiale. Al momento ci è solo dato sapere che la collaborazione inizierà durante il torneo di Washington, primo appuntamento sul duro americano del calendario del tedesco, e proseguirà fino a Flushing Meadows.

Sascha Zverev è attualmente il numero 11 del ranking mondiale, sesto nella race per Londra e primo in quella per Milano. Proprio i punti che lo dividono dal secondo in quest’ultima classifica sono l’emblema dell’abisso che c’è tra lui e il resto dei suoi coetanei. Il tedesco vanta 2710 punti mentre Karen Khachanov appena 785. Chiaramente l’obiettivo principe del tedesco sarà arrivare a Londra e non a Milano, a confermarlo è stato lo stesso Palmieri pochi giorni fa. Le possibilità di certo non gli mancano e nemmeno i punti da guadagnare, già dalle US Open Series. Nel 2016, infatti, il tedesco, esclusa la semi di Washington (persa da Monfils) ha raccolto la miseria di un secondo turno a New York. Cocenti, dunque, le sconfitte all’esordio in entrambi i 1000 nordamericani. Due partite inoltre perse da tennisti sotto il suo livello di gioco: Lu a Toronto e Sugita a Cincinnati.

Di certo Ferrero porterà disciplina nel suo angolo, e soprattutto sul campo d’allenamento“La perseveranza e lo sforzo nel tuo lavoro quotidiano, la formazione disciplinata e l’obiettivo del successo sono la chiave per raggiungere i tuoi obiettivi”. Questo è il motto della sua Academy, un elogio alla disciplina e al lavoro costante. Zverev dunque mischierà la metodologia tedesca con l’attitudine al sacrificio di uno dei più grandi terraioli (ma non solo) della storia del tennis. Ferrero è stato n.1 al mondo, altro obiettivo, magari più a lungo termine, di Zverev. Lo spagnolo lo raggiunse nel settembre del 2003 dopo la semifinale vinta contro Agassi agli US Open. In finale dovette inchinarsi ad Andy Roddick, ma quella stagione gli aveva già regalato il titolo al Roland Garros e la vittoria nel torneo di Montecarlo.

Con Ferrero, infine, Zverev cercherà presumibilmente, oltre ai canonici miglioramenti tecnici, anche un ritorno alla costanza di rendimento. L’ultimo grande torneo giocato da Sascha è stato Roma dove ha vinto a sorpresa il titolo. I flop sono invece arrivati a Parigi, dove ha perso da neo top ten contro Verdasco al primo turno (sorteggio di certo non favorevole), e a Wimbledon, sconfitto agli ottavi da Raonic solo al quinto set. Nel mezzo ci sono la semi di ‘s-Hertogenbosch e la finale di Halle, di certo non male, è chiaro, ma evidentemente il biondo di Amburgo punta a ben altri successi in carriera. Sarà Juan Carlos Ferrero a portarlo sulla cima del tennis mondiale? 

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