ATP Ranking: Djokovic da lunedì non sarà più... Fab Four

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ATP Ranking: Djokovic da lunedì non sarà più… Fab Four

Djokovic uscirà dai primi 4 settimana prossima dopo oltre 10 anni e se le voci sullo stop di 2-3 mesi saranno confermate, rischia di uscire dalla top-10 entro fine anno

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Djokovic salta gli US Open al 99%

La settimana appena conclusa offre pochi spunti: Isner vince il suo terzo titolo sull’erba di Newport (11esimo in totale, di cui nessuno in Europa o in Asia), il giovane Rublev rompe il ghiaccio e vince il primo titolo in carriera a Umago (ed entra in top-50 per la prima volta), l’immarcescibile Ferrer vince il 27esimo titolo della carriera sulla terra di Bastad e torna a candidarsi per una testa di serie agli US Open.

Riassumiamo subito i fatti salienti della settimana:

  • La top-10 resta invariata
  • Isner (20) rientra in top-20 ai danni di Kyrgios (21)
  • Best ranking per M.Zverev (25,+3) e Rublev (49,+25)
  • Risalgono Ferrer (33,+17), Dolgopolov (67,+22) e Kuznetsov (71,+17)
  • Debutta in top-100 Djere (91,+15), best ranking per Giannessi (84) e Laaksonen (95)

Ci sono buone notizie dagli italiani delle retrovie:

  • Fognini resta numero 1 d’Italia, ma scende al 31 (-4)
  • Abbiamo 5 top-100: Fognini (31), Lorenzi (36), Seppi (80), Giannessi (84) e Fabbiano (89)
  • Oltre a Giannessi, best ranking per Berrettini (173,+56), che ha guadagnato oltre 500 posizioni in un anno

Non ci sono particolari novità nella Race to London, con Isner che guadagna 10 posizioni e risale al 23esimo posto. Invariati i primi 8: Nadal, Federer, Thiem, Wawrinka, Cilic, A.Zverev, Djokovic e Murray, con Dimitrov e Berdych come primi inseguitori.

Nella Race to Milan Rublev sale al numero 3, guadagna 3 posizioni anche Shapovalov, che però è 11esimo e ancora fuori dai primi 7. Ad oggi, i qualificati sarebbero: A.Zverev (che però è qualificato anche per le Finals), Khachanov, Rublev, Coric, Medvedev, Chung e Tiafoe. I primi inseguitori sono Donaldson, Escobedo e Ruud. Il nostro Berrettini risale in 16esima posizione ed è il migliore degli italiani, molto più indietro Quinzi (35), unico altro italiano tra i primi 50.

Svolti tutti i compiti, ci occupiamo di quanto accaduto a Djokovic negli ultimi 14 mesi e di ciò che potrebbe accadere nei prossimi. Soprattutto se Nole dovesse confermare le voci che lo vogliono lontano dai campi per buona parte del restante 2017. Nel caso saltasse anche gli US Open, come queste indiscrezioni sempre più insistenti vorrebbero, si chiuderebbe una striscia di 51 partecipazioni Slam consecutive iniziata con gli Australian Open 2005. Dal torneo australiano, primo Slam della carriera, Nole ha giocato tutti i Major fino a Wimbledon 2017.

Oggi il serbo è numero 4, settimana prossima usciranno i 1000 punti ottenuti in Canada nel 2016 (ultimo grande successo di Djokovic) e scenderà al numero 5. Djokovic settimana prossima uscirà dai primi 4 per la prima volta dopo 10 anni: salì al numero 3, dal numero 5, a fine Wimbledon 2007.

Djokovic ritocca il proprio record di punti ATP con la vittoria al Roland Garros 2016, salendo a 16950 punti, oltre 8000 punti di vantaggio su Murray. Da allora il declino è stato lungo, ma lento, non una caduta improvvisa e verticale. Basti pensare che negli ultimi 14 mesi Djokovic ha comunque vinto un Masters 1000 (Canada 2016), altri 2 titoli (Doha 2017 ed Eastbourne 2017) e disputato altre tre finali importanti (US Open 2016, ATP Finals 2016 e Roma 2017). Per scendere da numero 1 con il record di punti a numero 5 ha impiegato 14 mesi e mezzo, non poche settimane. Ecco i gradini che hanno segnato la discesa, le date corrispondono ai giorni di pubblicazione del ranking (non rendiamo conto nei dettagli degli shift di calendario):

  • 06.2016 // Djokovic vince il RG 2016 e fa il record di punti (16950) 
  • 07.2016 // Djokovic esce al 3T a Wimbledon, scende a 15040
  • 08.2016 // Djokovic vince in Canada e risale a 16040
  • 08.2016 // Djokovic viene eliminato al 1T alle Olimpiadi, perde i punti ottenuti in Canada nel 2015 e scende a 15440
  • 08.2016 // Djokovic non partecipa a Cincinnati e scende a 14840
  • 09.2016 // Djokovic perde la F degli US Open e scende a 14040
  • 10.2016 // Djokovic non va a Pechino e scende a 13540
  • 10.2016 // Djokovic si ferma in SF a Shanghai e scende a 12900
  • 11.2016 // Djokovic si ferma ai QF a Bercy, scende a 10780 e scende al numero 2 anche a causa dell’uscita dei punti delle Finals 2015
  • 11.2016 // Djokovic si arrende a Murray in F alle ATP Finals e chiude l’anno al numero 2 con 11780 punti, quasi 5000 meno di fine 2015 (16585)
  • 01.2017 // Djokovic conferma il titolo a Doha e resta numero 2 con 11780 punti
  • 01.2017 // Djokovic perde al 2T agli Australian Open e scende sotto quota 10000, ma resta ampiamente numero 2 con 9825 punti
  • 02.2017 // Djokovic perde i punti ottenuti a Dubai 2016 e scende a 9735 punti
  • 03.2017 // Djokovic perde ai QF ad Acapulco da Kyrgios e torna a 9825
  • 03.2017 // Djokovic perde ancora da Kyrgios, stavolta al 4T, ad Indian Wells escende a 8915 punti
  • 04.2017 // Djokovic dà forfait a Miami e scende a 7915, ma è ancora numero 2
  • 04.2017 // Djokovic perde da Goffin ai QF a Montecarlo, ma risale a 8085 punti
  • 05.2017 // Escono i punti di Madrid 2016, ora Djokovic ha 7085 punti
  • 05.2017 // Djokovic perde da Nadal in SF a Madrid ed escono i punti di Roma 2016, ora Djokovic ha 6845 punti, ma è ancora numero 2
  • 05.2017 // Djokovic conferma la F a Roma, perde da A.Zverev e risale a 7445 punti, presentandosi al RG come numero 2, come in Australia.
  • 06.2017 // Djokovic si ferma ai QF al Roland Garros e scende al numero 4 con 5805 punti
  • 07.2017 // Djokovic vince Eastbourne, risale a 6055, resta numero 4, ma grazie allo speciale algoritmo verde, va a Wimbledon come testa dis erie numero 2
  • 07.2017 // Djokovic si ritira ai QF a Wimbledon, risale a 6325 punti, ma resta numero 4
  • 07.2017 // A Djokovic usciranno i punti ottenuti in Canada nel 2016 e scenderà al numero 5 con 5325 punti, meno di un terzo rispetto a 14 mesi prima.

Ed ora vediamo quanto potrebbe ancora scendere Nole:

  • Saltando gli US Open, oltre a chiudere una striscia di 51 Slam consecutivi, perderebbe 1200 punti e scenderebbe a 4125 punti. Questo lo collocherebbe tra le posizioni 6 e 7 dopo gli US Open
  • Se l’infortunio non gli consentisse di giocare a Shanghai, scenderebbe a 3765, realisticamente sarebbe numero 8
  • Un’assenza che si dovesse prolungare oltre lo farebbe scendere a 3585 dopo Bercy, forse ancora tra i primi 8 e al limite della qualificazione per le Finals
  • Saltasse anche le Finals, concluderebbe l’anno a 2585 punti, al limite della top-10
  • Se decidesse di rientrare agli Australian Open, senza disputare Doha, entrerebbe in tabellone con una testa di serie tra la 13 e la 16 (stima grossolana, ma realistica) grazie ai 2355 punti

Chiudiamo con un in bocca al lupo a Nole, che si rimetta al più presto e torni ad essere un Fab-4 a tutti gli effetti.

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