ATP Cincinnati: Fognini vince senza brillare, ora lo aspetta Thiem

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ATP Cincinnati: Fognini vince senza brillare, ora lo aspetta Thiem

In una partita costellata dagli errori, il nostro N.1 supera il next-gen Daniil Medvedev in due set lottati. Al secondo turno trova il N.3 del seeding. Avanti Gasquet e Karlovic, Lopez elimina Chung e trova Dimitrov, Mischa Zverev supera Verdasco

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F. Fognini b. D. Medvedev 7-6(5) 6-4 (Michele Trabace)

Comincia con una vittoria sofferta ma meritata l’estate sul cemento americano di Fabio Fognini. Il numero 25 ATP, che ha preferito come consuetudine giocare i tornei estivi sulla terra in Europa (vincendo a Gstaad), sconfigge in due partite Daniil Medvedev, numero 51 del mondo. Dopo i quarti di finale raggiunti qui a Cincinnati nel 2014, Fabio riesce a vincere all’esordio qui in Ohio dopo che nelle ultime due edizioni era stato eliminato al primo turno.

Nel primo set entrambi i giocatori concedono molto al servizio, alternano buoni colpi a errori evitabili. Chi ne approfitta inizialmente di queste fasi di gioco è Medvedev, il quale si porta avanti 4 a 2 con una palla per allungare ulteriormente, ma Fabio è bravo a rientrare nel parziale e agganciare l’avversario sul 4 pari. Quando l’inerzia sembra passare dalla parta del nostro connazionale, il russo trova un ulteriore break nell’undicesimo game, che lo porta a servire per il set, con Fognini che però trova la forza per strappare nuovamente la battuta a Medvedev, issandosi cosi al tie-break: si gioca punto a punto, ma il tennista di Arma di Taggia sul 5-5 centra l’allungo decisivo, concretizzando la prima palla set a disposizione grazie ad una buona prima.

Parziale giocato in maniera altalenante dai due protagonisti, 27 errori non forzati e 16 vincenti per Fabio, mentre Medvedev chiude con 9 vincenti e 18 non forzati. Riprende il gioco con l’azzurro che non riesce a sfruttare nel gioco iniziale ben 4 palle break, il nativo di Mosca ne approfitta e si porta avanti sul 3 a 1. Fognini rimane concentrato, recupera subito il break, aggancia l’avversario e al quarto break point (e due volte la racchetta scagliata a terra) nel settimo gioco gli toglie ancora il servizio, grazie soprattutto allo slice di rovescio che manda in tilt il 21enne della Next-Gen. Fabio sembra ora padrone del campo, già nel nono game vanifica tre palle match, si procura altri tre match points al servizio, ma è l’ottavo in totale a essere quello buono, aggiudicandosi anche il secondo set per 6-4. Bravo Fognini a rimanere concentrato nei momenti chiave del match e a battere un avversario ostico. Nel prossimo turno si troverà di fronte Thiem, con cui ha un solo precedente giocato nel 2015 a Monaco di Baviera vinto agevolmente dall’austriaco.

F. Lopez b. H. Chung 7-6(5) 6-1 (Matteo Orlandi)

Feliciano Lopez vendica la sconfitta al tie break del terzo set della scorsa settimana a Montreal contro il Next Gen Hyeon Chung, schiantando il coreano al termine di una prestazione convincente e concentrata, la seconda in tre scontri diretti. Primo set dominato dai servizi con nemmeno l’ombra di palla break: l’asiatico, fresco di best ranking alla posizione numero 48, si mostra solido da fondo e immune ai gratuiti, con un servizio mai devastante ma carico di slice e difficilmente attaccabile: Feliciano dal canto suo si presenta con un approccio da subito evidentemente ben più propositivo rispetto a quello indolente mostrato nel primo set in Quebec. Lo spagnolo offre le variazioni e le discese a rete dei giorni migliori, rendendosi più incline all’errore dell’avversario ma aiutato da un servizio poderoso. Il tiebreak è la naturale conclusione del parziale e l’estrosità dello spagnolo prevale sulla regolarità del coreano: 7 a 5 dopo uno scambio di minibreak negli ultimi 3 punti, dove va segnata con il circoletto rosso una fantastica volée smorzata a rete da parte del nativo di Toledo che fa spellare le mani al folto pubblico del Campo 3.

L’equilibrio assoluto del primo set viene spazzato via nel secondo parziale. Lopez annulla nel primo gioco la prima e unica palla break della sua partita: i servizi vengono rispettati nei due game successivo e Chung nel quarto gioco va rapidamente 30-0, rispettando fin lì il copione. Improvvisamente la partita del Next Gen finisce lì, senza apparente spiegazione. Chung non vede più il campo, lo spagnolo lo breakka per la prima volta nel match e concede il bis a zero nel game di risposta successivo. Lopez chiude agevolmente al servizio e manda Chung a riflettere negli spogliatoi sul suo improvviso black out, dopo un’ora e 16 minuti di partita. 7-6 6-1 finale per il vincitore del Queens che ora è pronto a incrociare la testa di serie numero 7 del torneo, Grigor Dimitrov (2-2 i precedenti) nel quarto di tabellone sguarnito dal forfait di Federer. Occasione ghiotta per entrambi.

M. Zverev b. F. Verdasco 6-4 6-4 (Roberto Ferri)

Un’era tennistica fa, ovvero tra il 2007 e il 2008, il mancino spagnolo Fernando Verdasco (40 ATP) fu capace di battere per quattro volte in altrettanti incontri l’attuale numero 26 del mondo, il tedesco Mikhail Zverev, anch’egli mancino.
Oggi Mischa ha colto il suo primo successo contro lo spagnolo togliendogli il servizio nel primo gioco del primo e del secondo set per poi difendere il vantaggio attaccandolo quasi incessantemente nei propri turni di battuta in un modo che a molti avrà ricordato il miglior Pat Cash,  anche per una certa somiglianza fisica e gestuale con mr Wimbledon ’87.
Zverev ha potuto contare su percentuali di prime in campo superbe (83% nel primo set e 72% nel secondo) piazzate nel quadrato di Verdasco in tutte le varianti possibili: ad uscire, al corpo e al centro. A seguire prima volée profonda quasi mai definitiva e naso attaccato alla rete per chiudere con la successiva. Raramente Zverev ha avuto bisogno di andare oltre la seconda volée per vincere il punto. Ma quando è stato necessario, lo ha fatto con la determinazione e i riflessi di un felino sul sentiero di caccia; il terzo punto dell’ultimo game del Match ne è esempio illuminante.
Ottimo da parte di Mischa anche  l’uso del passante di diritto sui contrattacchi di Verdasco, che non è riuscito a conquistare una palla break in tutto il match. Una sola volta, nell’ultimo game dell’incontro, Verdasco si è trovato per un breve istante in vantaggio di un 15 sul servizio del tedesco.
Troppo poco e troppo tardi.
Ora ci auguriamo patriotticamente che a sfidare Zverev nel secondo turno ci sia Paolo Lorenzi che domani incontrerà il suo quasi omonimo Carreno Busta.

Gli altri incontri (Giovanni Vianello)

Nel suo esordio a Cincinnati, Richard Gasquet si disfa piuttosto agilmente del qualificato australiano John-Patrick Smith con un 6-4 6-4. L’australiano ha mostrato un gioco un po’ troppo rischioso (i suoi colpi sono stati molto piatti e quasi raso-rete, tanto che spesso si sono fermati sul nastro o sulla rete) ed al francese è bastata una prestazione nemmeno eccessivamente buona per vincere. L’unico pericolo corso da Richard si è verificato quando si è trovato sotto di un break nel secondo set (4-2 e servizio per Smith), ma ha immediatamente pareggiato i conti e poi ha operato un altro break. Esce al primo turno Donald Young, che perde il derby statunitense con il classe 1997 Tommy Paul, che in quest’estate americana ha già raggiunto i quarti ad Atlanta e Washington. Poco dopo, si è assistito ad una performance a dir poco scioccante di Benoit Paire, opposto oggi al ventitreenne statunitense Mitchell Krueger, Paire che, dopo essere stato in campo per tre game, inizia una discussione nel quarto gioco con l’arbitro su una chiamata, ad avviso del francese, errata e subisce in seguito un parziale di 10 giochi a 1, uscendo di scena a dir poco mestamente dal torneo (6-2 6-1 il risultato per Krueger). La performance di Paire è stata costellata di palle corte e serve and volley a dir poco azzardati, giocate dettate molto probabilmente dalla frustrazione verso l’arbitro che spesso attanaglia il francese. Ivo Karlovic vince uno dei pochi incontri della sua carriera che non hanno visto nemmeno un tie-break, estromettendo il ceco Jiri Vesely in tre set. La giovane speranza britannica Kyle Edmund esce subito di scena, eliminato in tre set da Joao Sousa. Frances Tiafoe si dimostra nettamente superiore a Maximilian Marterer, sconfiggendolo 6-3 7-6. Per il tedesco ancora non arriva la prima vittoria in un tabellone principale del circuito maggiore. Non c’è storia tra Kozlov e Querrey, in un altro derby a stelle e strisce, con Sam che vince 6-3 6-0. Kozlov è stato troppo poco consistente in confronto al Querrey in fiducia di quest’anno. Querrey è stato particolarmente debordante con le sue armi migliori, il servizio ed il dritto. Il lucky loser indiano Ramanathan batte il qualificato americano Eubanks al terzo set in un improbabile match notturno sul Campo Centrale.

Risultati:

R. Gasquet b. [Q] J. Smith 6-4 6-4
I. Karlovic b. J. Vesely 6-3 3-6 7-5
[WC] T. Paul b. D. Young 6-4 7-6(4)
F. Lopez b. H.Chung 7-6(5) 6-1
[Q] M. Krueger b. B. Paire 6-2 6-1
F. Fognini b. D. Medvedev 7-6(5) 6-4
[Q] J. Sousa b. K. Edmund 6-3 2-6 6-3
[WC] F. Tiafoe b. [Q] M. Marterer 6-3 7-6(2)
[15] S. Querrey b. [WC] S. Kozlov 6-3 6-0
M. Zverev b. F. Verdasco 6-4 6-4
[LL] R. Ramanathan b. [Q] C. Eubanks 6-7(5) 6-1 6-4

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