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Al femminile

US Open donne con più certezze

Pliskova, Halep, Muguruza: le prime tre della classifica WTA si presentano anche come le favorite del prossimo Slam

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4. Elina Svitolina
US Open 2016: 3T
Miglior risultato: 3T (2015, 2016)
Svitolina, regina dei Premier 5 (ne ha conquistati tre sui quattro finora in calendario), dopo avere vinto a Toronto ha deluso a Cincinnati, sconfitta da Julia Goerges. Forse in Ohio non ha avuto abbastanza tempo per recuperare gli sforzi canadesi. Leader per numero di tornei vinti in stagione (5 su 5 finali disputate), nel 2017 Elina ha compiuto un ulteriore progresso nel rendimento, arrivando fino al quarto posto nel ranking.
Il cemento rimane la superficie sulla quale si esprime meglio; almeno questo ci dicono le statistiche in carriera: 40% di vittorie su erba, 62,6% di vittorie su terra, 68,4% su cemento. Però se ci si limita agli Slam, Svitolina vanta due quarti di finale sulla terra (Roland Garros 2015 e 2017), un ottavo sull’erba (Wimbledon 2017), mentre sul cemento non è mai andata oltre il terzo turno. Il prossimo Slam potrebbe essere l’occasione giusta per migliorare il dato; non so se sia pronta addirittura per vincere, ma arrivare alla seconda settimana in un Major sul cemento dovrebbe essere l’obiettivo minimo.

5. Caroline Wozniacki
US Open 2016: SF
Miglior risultato: F (2009, 2014)
Wozniacki è l’eterna seconda del 2017: sei finali raggiunte, tutte perse. L’aspetto che lascia più perplessi è che se in cinque occasioni l’avversaria che l’ha sconfitta era più avanti di lei nel ranking, a Bastad è stata battuta (in due set) anche dalla numero 56 Siniakova. Segno che forse la componente psicologica un ruolo ce l’ha. E questo suona abbastanza sorprendente, visto che Caroline vanta un record degno di nota: sin dal 2008 vince almeno un torneo WTA all’anno. Sarebbe strano interrompesse la serie positiva proprio in una stagione con così tante finali all’attivo. Intanto però tutti questi piazzamenti le sono valsi il ritorno in top ten, fino al quinto posto attuale.
Gli US Open sono il “suo” Slam: ha raggiunto la finale da teenager nel 2009 (battuta da Kim Clijsters) e nel 2014 (sconfitta da Serena Williams). Grazie alla eccezionale resistenza fisica, la maratoneta Wozniacki potrebbe risultare avvantaggiata da condizioni di gioco estreme: grande caldo, oppure pioggia che rivoluzioni il programma obbligando a disputare più match ravvicinati. Non è la favorita numero uno, ma secondo me una sua vittoria non sarebbe nemmeno così sorprendente; sempre che riesca a superare il recente complesso della finale.

6. Angelique Kerber
US Open 2016: vincitrice
Miglior risultato: V (2016)
Campionessa in carica del torneo, nell’ultima settimana Kerber ha perso tre posizioni in classifica, a conferma di un trend negativo. Angelique nel 2017 non è riuscita a mettere in campo la stessa carica agonistica dei suoi momenti migliori, e i risultati ne hanno risentito. Dalla sua però ha un dato positivo: nell’ultimo periodo la migliore prestazione l’ha offerta proprio in uno Slam, a Wimbledon, impegnando severamente la futura vincitrice Muguruza. In una stagione in cui fatica a trovare gli stimoli, potrebbe essere il Major la molla necessaria per dare di nuovo il meglio di sé. Ricordo che sono stati proprio gli US Open il torneo che l’ha fatta scoprire al mondo, quando nel 2011 da numero 92 della classifica arrivò sino alla semifinale.

7. Johanna Konta
US Open 2016: 4T
Miglior risultato: 4T (2015, 2016)
Semifinalista a Wimbledon 2017, Konta ha raggiunto il primo risultato importante negli Slam proprio agli US Open, nel 2015 (ottavi di finale partendo dalle qualificazioni); sul cemento newyorkese ha tutte le possibilità per fare bene. Nelle recenti US Open Series però non ha convinto: è stata battuta da Makarova all’esordio a Toronto, e da Halep a Cincinnati in una partita in cui ha perso troppi game nei quali era arrivata a condurre 40-30 o ai vantaggi.
Il match contro Halep mi ha lasciato dubbi sulla sua freschezza mentale dopo il grande impegno richiesto dallo Slam di casa. Ma forse per lei potrebbe valere lo stesso discorso fatto per Kerber: potrebbe essere proprio il grande traguardo lo stimolo per recuperare una maggiore convinzione agonistica.

8. Svetlana Kuznetsova
US Open 2016: 2T
Miglior risultato: V (2004)
Stagione piuttosto solida per Kuznetsova (e la posizione nel ranking lo conferma), ma alla quale è forse mancato un grande picco di rendimento; allo stato attuale una sola finale raggiunta, a Indian Wells, sconfitta da Vesnina. In questo momento faccio fatica a vederla prevalere in un evento che prevede sette vittorie consecutive, ma rimane pur sempre una ex campionessa di Flushing Meadows. Svetlana è una tennista con grandi mezzi tecnici, come si è visto anche a Cincinnati contro la futura vincitrice del torneo Muguruza (6-2, 5-7, 7-5): bisogna vedere se la tenuta mentale e quella fisica saranno all’altezza.

9. Venus Williams
US Open 2016: 4T
Miglior risultato: V (2000, 2001)
Williams nei tornei di preparazione sul cemento americano ha deluso, con una sconfitta netta a Toronto da Svitolina (6-2, 6-1), e una più combattuta a Cincinnati dalla qualificata Barty (6-3, 2-6, 6-2). Venus è la più esperta fra le giocatrici di vertice, e nel 2017 ha ottenuto grandissimi risultati negli Slam, forse il massimo possibile: finale agli Australian Open, sedicesimi al Roland Garros, e di nuovo finale a Wimbledon. Il dubbio che mi rimane è se pagherà gli sforzi sostenuti fin qui o se invece ha saputo conservare le energie necessarie per esprimersi ad alti livelli anche nel quarto Major stagionale.
Non sono uno storico-statistico, ma mi domando se negli Slam ci sono precedenti accostabili a questo: tornare a vincere gli US Open a distanza di sedici anni dall’ultimo successo. Saprà riuscirci Venus?

10. Agnieszka Radwanska
US Open 2016: 4T
Miglior risultato: 4T (2007, 2008, 2012, 2013, 2016)
Senza contare il torneo in corso di New Haven (unica fra le top ten impegnata nella settimana che precede lo Slam), Radwanska è 31ma nella Race. Significa che nel 2017 è stata profondamente deludente: in gennaio ha raggiunto la finale a Sydney, ma da febbraio in poi in nessun torneo è riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale. Davvero troppo poco per una giocatrice che nel passato aveva saputo fare della continuità ad alti livelli uno delle sue migliori caratteristiche.
Con i punti pesanti in scadenza nei prossimi tornei asiatici, gli US Open cominciano a diventare una delle ultime occasioni per provare a raddrizzare la stagione decisamente storta. Al momento però le premesse non sono confortanti: sconfitta da Wozniacki a Toronto (6-3, 6-1) e da Goerges a Cincinnati (6-4, 6-4).

a pagina 3: le altre teste di serie, nomi in crescita, le italiane e le quote alla vigilia

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