Vinci: "Siamo agli sgoccioli, il tennis non è più una priorità" [AUDIO]

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Vinci: “Siamo agli sgoccioli, il tennis non è più una priorità” [AUDIO]

La tarantina esce dopo un primo turno davvero difficile. È giunto il momento dei titoli di coda?

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Roberta Vinci ha 34 anni e nonostante il suo sorriso sia ancora uno dei più belli e sinceri di tutto il circuito WTA inizia anche a mostrare i segni delle tante stagioni passate in giro per il mondo a far venir mal di testa alle avversarie a suon di back di rovescio. Un colpo che così ben tirato forse non si vedeva dai tempi della Graff. 

In tutto quell’andirivieni di soddisfazioni ne sono arrivate, e non poche. Tutti i tornei del Grande Slam in doppio, in compagnia di Sara Errani, la finale proprio a New York in singolare nel 2014 persa contro Flavia Pennetta, le Fed Cup, la top ten. Insomma una carriera tutto tranne che banale. La partita con Stephens è stata forse l’ultima in uno Slam: “Peccato. Il primo set abbiamo giocato entrambe bene e ho avuto anche più chance di andare avanti – ha detto Roberta in conferenza stampa – Ho avuto comunque un primo turno difficile con una giocatrice in fiducia, invece io ho vinto poco quest’anno. Sapevo che non era un match facile. Poteva andare meglio, nel secondo lei ha giocato più sciolta e questo ha fatto la differenza”. 

Quello che probabilmente sarà l’ultimo anno di Roberta si è tinto anche di tanta tristezza a causa del furto dei trofei che ha subito: “Da quel giorno non ho saputo più niente, neanche di qualcuno che avesse cercato di rivenderli. A New York mi hanno ridato il piatto del secondo posto, sono stata felicissima. Inoltre mi hanno fatto una sorpresa, ancora più bello. Hanno detto che mi ridaranno anche la coppa per il titolo in doppio con Sara ma ci vorrà più tempo perchè ci sono i nomi incisi. Speriamo che mi facciano altre sorprese! Ovviamente ce ne sono alcuni ai quali ero più legata: Wimbledon, le Fed Cup, il collare d’oro del CONI”.

“Mio padre è distrutto – dice comunque ridendo – ha detto che sarebbe stato meglio se avessero rubato i gioielli di mia madre”. La conversazione si sposta poi sulla condizione fisica: Oggi non ho perso per la condizione, e questo è comunque positivo. Certo mi devo allenare ancora sodo perché il livello si sta alzando sempre di più. Sapevo di avere tanti punti in scadenza, difficile non pensarci, ma posso dire che quello di oggi rimane il miglior match di tutta la trasferta americana”.

Si chiude, inevitabilmente, facendo un bilancio della stagione: “Non sono delusa, di questo sono certa. Non esistono solo le annate positive, ne ho avute tante migliori di queste ma, ripeto, non mi sento delusa da me stessa. Posso dire però che ormai siamo agli sgoccioli, il tennis non è più una priorità. La vera priorità, adesso, è stare bene e divertirsi perché dopo tanti anni di sacrifici posso anche vivere in maniera più serena”.  

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