US Open: Coric rimanda Zverev. Shapovalov super, 3-0 a Tsonga

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US Open: Coric rimanda Zverev. Shapovalov super, 3-0 a Tsonga

Dopo Kyrgios, anche Sascha Zverev abbandona il torneo. Coric rimonta: ora il tabellone è apertissimo. Denis Shapovalov in tre set quasi perfetti fa fuori Tsonga

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Alla scoperta di Denis Shapovalov: l’analisi tecnica di Luca Baldissera (AO 2017)

[Q] D. Shapovalov b. [8] J.W. Tsonga 6-4 6-4 7-6 (3) (Antonio Ortu)

Shapovalov splende ancora. Battuto per tre set a zero Jo Tsonga (t.d.s. 8) nel suo primo match sull’Arthur Ashe e nel suo primo match in sessione serale a New York. Appena al secondo Slam giocato, Denis centra così il terzo turno e diventa il giocatore più giovane a farlo negli Slam dal 2011, quando vi giunse Bernard Tomic in Australia. Invece che un atleta così giovane arrivasse tra gli ultimi 32 allo US Open, non accadeva dal 2007 (Donald Young in quell’occasione). Il 18enne mancino ha espresso anche oggi il suo miglior tennis. Al servizio, da fondo, coi colpi a rete, nei passanti. Tsonga è stato a tratti annichilito, pur opponendo poca resistenza e soprattutto mancando di servizio e dritto. Ora Shapovalov ha vinto tre dei cinque incontri giocati con top 20. È bene che non si ponga nessun limite qui a New York, dopo la semi in Canada, e continui a fulminare e aggredire qualunque giocatore si trovi di fronte, lui che ha dovuto giocare le quali prima di battere Medvedev lunedì, non essendogli stata data wild card.

Va verso la conclusione un intensissimo day 3 a Flushing Meadows e mentre i riflettori dei molti campi laterali finalmente si spengono, l’Arthur Ashe è teatro di uno dei match più attesi. Pronti via e si capisce subito che oggi il mancino del momento (non ce ne voglia il numero 1 mondiale) è in palla. Tsonga perde la battuta a zero nel primo gioco del match e non avrà più occasione di recuperare lo svantaggio. Shapovalov, pur sviluppando il suo solito gioco dove il rischio la fa da padrone, commette pochi errori non forzati e le poche volte che Jo prova ad andare avanti nei suoi turni ne vien fuori bene con il servizio mancino. Il canadese controlla il primo set, 6-4 in 36 minuti. Tsonga appare in ombra, abbastanza singolare per un atleta che cerca sempre di fare la partita. Forse il transalpino, 32 anni compiuti ad aprile, stasera non è al meglio.

Jo si procura la prima palla break del match, ma può solo restare a guardare il tracciante di dritto del suo avversario. Denis continua a dare spettacolo e si esibisce anche in due sortite a rete di ottima fattura che lo portano a palla break nel settimo gioco. Jo commette un doppio fallo che mette in mostra tutta la sua difficoltà: set e break di vantaggio per Shapovalov. Il giovane canadese chiude il set senza tentennare nemmeno per un secondo, al solito. Tiene a zero e anche il secondo set si chiude 6-4 a favore di un Denis autoritario. Il passante di rovescio che apre il terzo parziale non promette nulla di buono dal lato del francese, che tuttavia si carica alla vittoria del game iniziale. Shapovalov cerca di evitare il dritto di Tsonga, arma che può accenderlo da un momento all’altro. Con il servizio mantiene inoltre lontano dal campo Jo, che, un po’ scoraggiato, incappa in un game pessimo che gli costa un altro break nel settimo gioco. Stavolta però il 18enne canadese sente la tensione e va sotto 0-40 al servizio per portarsi al terzo turno.

Tsonga trova il primo break del match: urlo liberatorio e 5-5. Ma l’uragano Shapovalov non è passato. Fuori tutta di nuovo e si porta sul 15-40. Stavolta il servizio del n. 8 del tabellone funziona e gli permette così di salvarsi e rifiutare la sconfitta. Denis tiene a zero e approda al tie break. Ancora male Tsonga, che apre con un doppio fallo sanguinoso. Shapovalov è come un lupo che si avventa sulla preda, attacca e sale 3-0. Un altro passante di rovescio lo manda a tre match point. Due ore e 13 minuti e Denis Shapovalov si conquista il terzo turno, contro Kyle Edmund. Qualche mese fa proprio contro di lui fu protagonista in Davis per aver colpito il giudice di sedia con una pallata. Ovvia squalifica e punto decisivo per la Gran Bretagna. Quante cose sono cambiate da quel match. Ora, dopo aver sconfitto Nadal a Montreal, si trova in una parte bassa di tabellone dove potrebbe arrivare in semifinale chiunque, anche preso atto della sconfitta clamorosa di Zverev. Chissà se Denis ci penserà…

B. Coric b. [4] A. Zverev 3-6 7-5 7-6(1) 7-6(4) (Andrea Ciocci)

L’uno, Next che si ribella all’idea di passare per Ex Gen in un ambiente che ha fretta di trovare alternative ai Fab Four. L’altro, quello rampante, ormai con i piedi ben piantati nella Current Generation. Eppure era Borna Coric, tre anni fa, quello dei due ad aver puntato su di sé l’occhio di bue. Che ora si è spostato a illuminare il biondo Sascha Zverev e i suoi due scintillanti Master 1000 conquistati quest’anno. L’incontro di secondo turno ha sconfessato completamente i valori sulla carta. Con il croato che batte il tedesco in una partita giocata magistralmente sul piano tattico e boccia le ambizioni di Sascha di giocare, anche per gli incastri imposti dal sorteggio, il ruolo di sfidante al duo inox Rafa-Roger, in una finale che avrebbe potuto segnare uno storico cambio della guardia.

Uno Zverev vestito come facesse parte del cast de I Tenenbaum mostra subito di essere molto concentrato. Fa tutto un po’ meglio del croato, ma deve comunque attendere un game storto dell’avversario per rompere l’equilibrio. Gioco che arriva sul 3-2 per il tedesco, con Borna che ferma il gioco con un challenge folle e condisce il tutto con un doppio fallo. Il break è quanto basta a Sascha per chiudere il set sul 6-3. Ma nel secondo Coric dimostra quelle che sono le sue armi migliori: l’intensità e la capacità di rimanere attaccato al match. Per contro, l’amburghese rallenta un po’. Quanto basta per consentire al nativo di Zagabria di tenere gli scambi. Si resta on serve fino al 6-5 per Borna. E qui Zverev, non aiutato dalla prima, cede al secondo setpoint, dopo averne salvato uno miracolosamente.

Ora la partita diventa battaglia. Nessuno dei due vuole cedere, come testimonia una palla break salvata dal croato dopo aver lavorato ai fianchi Zverev alla fine di uno scambio di 39 colpi. Coric sembra più bravo nell’interpretare la transizione dalla linea di fondo alla rete. Zona in cui Zverev compie discreti disastri. Il tedesco ha diverse opportunità, ma non le sfrutta anche grazie alla resilienza dell’avversario. E nel tie-break è proprio Coric a volare via, grazie agli errori del numero 4 del seeding, alla sua grande capacità difensiva e alla miglior capacità tattica. Il solo punto conquistato dal tedesco dice tutto. La quarta frazione non si discosta molto dal copione visto finora. Occasioni a grappoli per Zverev. Costantemente non sfruttate. Compresi tre setpoint consecutivi.

È di nuovo tie-break. Che non può che sancire ciò che il destino sembra aver scelto. Vince Coric, tignoso come forse non lo abbiamo mai visto. Battendo per la seconda volta (su due) il rivale che sembrava averlo oscurato. E gli ruba (la domanda è per quanto) la ribalta. Nella disastrata parte bassa del tabellone ora Borna ha un’opportunità ghiottissima. Per dimostrare che l’orgoglio e il tempo sono galantuomini e valgono molto più delle valutazioni di chi dimentica troppo presto e troppo frettolosamente emette sentenze ingenerose.

Risultati:

Primo turno

[6] D. Thiem b. [WC] A. De Minaur 6-4 6-1 6-1
[WC] B. Fratangelo b. I. Karlovic 7-6(2) 6-4 3-6 7-6(4)
M. Youzhny b. B. Kavcic 6-3 5-7 6-4 6-3
A. Dolgopolov b. J.L. Struff 3-6 6-3 6-2 1-6 6-3
[18] G. Monfils b. J. Chardy 7-6(6) 6-3 6-4
[LL] L. Mayer b. [26] R. Gasquet 4-6 6-2 6-4 6-2
D. Young vs [Q] M. Marterer 6-3 1-6 6-1 6-4
[Q] A. Menendez-Maceiras b. [WC] P. Kypson 6-4 7-6(9) 6-1
[15] T. Berdych b. R. Harrison 6-4 6-2 7-6(4)
T. Daniel b. [WC] T. Paul 6-1 4-6 4-6 6-2 6-2
Y. Sugita b. [WC] G. Blancaneaux 6-2 6-2 6-0
[30] A. Mannarino b. R. Berankis 6-2 6-4 6-2
J. Millman b. [14] N. Kyrgios 6-3 1-6 6-4 6-1
G. Pella b.S. Darcis 6-1 6-2 6-0
[Q] S. Travaglia b. [22] F. Fognini 6-4 7-6(8) 3-6 6-0
[7] G. Dimitrov b. [Q] V. Safranek 6-1 6-4 6-2
V. Troicki b. N. Gombos 3-6 6-3 3-6 6-4 6-3
M. Jaziri vs T. Monteiro 7-6(5) 4-6 6-3 5-7 6-4
[WC] T. Fritz b. M. Baghdatis 6-4 6-4 6-3
D. Dzumhur b. [27] P. Cuevas 7-5 7-6(3) 6-1
A. Rublev b. A. Bedene 6-1 6-4 6-4
[Q] C.M. Stebe b. N. Kicker 5-7 6-3 6-1 6-1
[9] D. Goffin b. J. Benneteau 6-4 2-6 6-4 6-2
[24] J.M. del Potro b. H. Laaksonen 6-4 7-6(3) 7-6(5)
[31] F. Lopez b. A. Kuznetsov 6-4 7-6(4) 6-7(5) 6-2
[11] R. Bautista Agut b. A. Seppi 6-2 4-6 6-2 7-6(1)
D. Brown b. T. Bellucci 6-4 6-3 6-2
F. Verdasco b. V. Pospisil 6-2 rit.
[33] P. Kohlschreiber b. [Q] T. Smyczek 6-1 6-4 6-4
S. Giraldo b. [Q] V. Millot 6-1 6-0 4-6 4-6 6-4

Secondo turno

[16] L. Pouille b. J. Donaldson 7-5 6-4 4-6 3-6 6-4
[10] J. Isner b. H. Chung 6-3 6-4 7-5
P. Lorenzi b. [19] G. Muller 6-7(4) 6-3 7-6(4) 6-3
[Q] N. Mahut b. [20] A. Ramos-Vinolas 4-6 6-4 4-6 6-3 6-0
[23] M. Zverev b. B. Paire 6-3 6-2 3-6 6-7(3) 7-5
[Q] M. Kukushkin b. E. Donskoy 6-4 6-4 7-5
[5] M. Cilic b. F. Mayer 6-3 6-3 6-3
T. Fabbiano b. J. Thompson 2-6 6-2 3-6 6-4 6-2
[Q] R. Albot b. Y. H. Lu 6-2 7-6(7) 5-7 0-6 7-6(2)
[17] S. Querrey b. D. Sela 6-4 6-1 6-4
[12] P. Carreno Busta b. [Q] C. Norrie 6-2 6-4 6-3
B. Coric b. [4] A. Zverev 3-6 7-5 7-6(1) 7-6(4)
K. Edmund b. S. Johnson 7-5 6-2 7-6(4)
[29] D. Schwartzman b. J. Tipsarevic 6-4 6-4 7-5
[28] K. Anderson b. E. Gulbis 6-3 7-5 6-4
[Q] D. Shapovalov b. [8] J.W. Tsonga 6-4 6-4 7-6(3)

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