Federer finalmente facile, altra rimonta per Nadal

Hai iniziato lentamente oggi, perdendo il primo set. Cosa ha determinato il tuo avvio lento?
Per me non è stata una partenza lenta. Sono stato lento a convertire i break point. Quando ti guadagni tutte quelle palle break significa che sei riuscito a crearti le opportunità e se ne avessi convertita uno o due, probabilmente saremmo qui a parlare di una storia diversa. Il problema è che quando perdi un set e hai avuto il triplo delle occasioni del tuo avversario, significa che sei nei guai. Però dopo il break nel secondo set la partita è stata completamente diversa. Spero che gli ultimi tre set possano rappresentare una svolta per me perché ho giocato decisamente meglio delle ultime partite. Ho vinto tre match consecutivi ed è una notizia importante per me.

Due anni fa hai perso qui da Fabio Fognini e hai avuto anche qualche discussione con lui. Oggi è stato squalificato dal torneo per i suoi commenti contro l’arbitro e io vorrei sapere cosa pensi tu del fatto che la ITF possa sospendere un giocatore mentre la ATP se ne infischia o non fa altrettanto. Qual è il tuo commento in tal proposito?
Onestamente non ho visto cos’è successo a Fabio. Non posso dire niente.

Se uno insulta l’arbitro tu cosa pensi andrebbe fatto?
Ovviamente non è una cosa positiva, non stai facendo le cose giuste che andrebbero fatte in campo, e in qualche modo ne devi pagare le conseguenze, no? Ma è anche vero che si sarebbe potuto fare il tutto con maggior anticipo; se non mi sbaglio ha giocato un paio di match di doppio dopo quel fatto. Se lo volevano sospendere avrebbero dovuto farlo subito, non tre, quattro giorni dopo. Ritengo che non sia la soluzione ideale. Probabilmente era qualcosa che andava controllata immediatamente e se si merita una sospensione allora la prende, se non se la merita non la prende.

Sono dovuti passare attraverso la traduzione per capire cosa avesse detto in italiano, per questo ci è voluto tutto questo tempo, suppongo.
Ci hanno messo quattro giorni per quella traduzione? Non penso, era facile da trovare.

Hai parlato dei nervi l’altro giorno. Stai migliorando da questo punto di vista o ti senti più nervoso del solito?
Ovviamente ti innervosisci quando sai di avere opportunità e non le converti. Sono stato anche un po’ sfortunato. Se avessi convertito subito i break point, probabilmente sarebbe cambiato tutto. A quel punto sarei stato più calmo, e sarei riuscito a giocare molto meglio. Ma penso anche che in molti momenti avrei potuto innervosirmi e invece non è successo. Ho lottato per il punto successivo con la giusta mentalità. Questa è la cosa più importante per me.

Dolgopolov è un avversario difficile nel prossimo turno.
Ho perso contro di lui a Indian Wells qualche anno fa e ci ho giocato quest’anno a Brisbane. So che devo giocare bene. Giocherà in modo aggressivo. Colpisce la palla molto rapidamente e in anticipo. Quindi se non gioco in modo aggressivo, lungo, se lo lascio agire da una buona posizione sarà molto, molto difficile. Deve sentire che quando uso il diritto, non può comandare il punto.

Con alcuni grandi nomi assenti dal torneo e un paio di sorprese, pensi che alcuni dei giocatori che non si vedono spesso nel terzo turno di un grande torneo saranno ulteriormente ispirati?
Non ci penso. Penso solo alla prossima partita e a provare a giocare bene. Se gioco bene, avrò le mie chance. Non mi pongo ulteriore pressione perché alcuni buoni giocatori non sono qui. La pressione è sempre la stessa. La mia motivazione è che devo fare bene in un torneo che amo, nel quale ho giocato bene in passato e nel quale ho sempre avuto un bellissimo rapporto con il pubblico.

Traduzione di Milena Ferrante