US Open day 10: poker d'assi nel maschile, equilibrio tra le donne

US Open

US Open day 10: poker d’assi nel maschile, equilibrio tra le donne

Rublev e del Potro per impedire il Fedal XXXVIII. Pliskova combatte per il numero uno

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US Open, il programma di gioco del day 10

Torneo maschile

[1] R. Nadal (ESP) vs A. Rublev (RUS) (incontro inedito)

Incontro molto affascinante quello tra il numero uno del mondo e il giovane russo, non solo da un punto di vista tecnico-tattico, ma anche per tutte le implicazioni ad esso legate. Rublev è il più giovane a raggiungere i quarti di finale a New York da sedici anni a questa parte (Andy Roddick, 2001) e vincendo diventerebbe il più giovane semifinalista Slam dai tempi del primo successo di Nadal al Roland Garros nel 2005 (per ritrovare un semifinalista così giovane a New York bisogna invece tornare al 2000 con Lleyton Hewitt). Il moscovita si è reso protagonista di una crescita esponenziale negli ultimi mesi (ad aprile perdeva al primo turno di qualificazioni nel torneo di Marrakech) che lo ha portato alla conquista del suo primo titolo ATP (sulla terra di Umago, in finale su Lorenzi). In quella settimana mostrò che al mondo che il suo tennis era pronto per competere con i grandi. Nadal viene da un 2017 estremamente positivo che lo ha visto cogliere tre finali su cemento outdoor (Australia, Acapulco, Miami) pur perdendole tutte. Una volta rimesso piede sull’amata terra battuta però, è ritornato a dominare lasciando le briciole agli altri: decimo titolo a Montecarlo, Barcellona e Parigi, vittoria a Madrid e una sola sconfitta (a Roma con Thiem), frutto della stanchezza e avvenuta comunque al cospetto di uno specialista della superficie. Dopo Parigi però, lo spagnolo ha un po’ tirato i remi in barca collezionando una serie di sconfitte evitabili e che hanno fatto riemergere ancora una volta i dubbi sulla sua reale competitività sui campi veloci. Le ultime due prestazioni paiono aver spazzato via però queste incertezze dalla mente di Rafa. Nella sfida odierna, il russo parte certamente sfavorito ma la faccia tosta non gli manca e ha le capacità tecniche per reggere il ritmo da fondo di Nadal. L’importante per lui sarà mettere pressione allo spagnolo fin da subito per cercare di fare corsa di testa. Inevitabilmente dovrà prendersi molti rischi (cosa che in verità fa sempre, a prescindere dall’avversario e dalla situazione di gioco) e dare meno ritmo possibile a Nadal, così da non farsi irretire e spazzare fuori dal campo dalle sue uncinate mancine.

[3] R. Federer (SUI) vs [24] J.M. del Potro (ARG) (16-5 Federer)

2017 Miami Hard R32 Roger Federer 6-3 6-4
2013 ATP Finals Hard RR Roger Federer 4-6 7-6(2) 7-5
2013 Bercy Hard QF Roger Federer 6-3 4-6 6-3
2013 Basilea Hard F Juan Martin del Potro 7-6(3) 2-6 6-4
2012 ATP Finals Hard RR Juan Martin del Potro 7-6(3) 4-6 6-3
2012 Basilea Hard F Juan Martin del Potro 6-4 6-7(5) 7-6(3)
2012 Londra Grass SF Roger Federer 3-6 7-6(5) 19-17
2012 Roland Garros Clay QF Roger Federer 3-6 6-7(4) 6-2 6-0 6-3
2012 Indian Wells Hard QF Roger Federer 6-3 6-2
2012 Dubai Hard SF Roger Federer 7-6(5) 7-6(6)
2012 Rotterdam Hard F Roger Federer 6-1 6-4
2012 Australian Open Hard QF Roger Federer 6-4 6-3 6-2
2011 Cincinnati Hard R32 Roger Federer 6-3 7-5
2009 ATP Finals Hard RR Juan Martin del Potro 6-2 6-7(5) 6-3
2009 US Open Hard F Juan Martin del Potro 3-6 7-6(5) 4-6 7-6(4) 6-2
2009 Roland Garros Clay SF Roger Federer 3-6 7-6(2) 2-6 6-1 6-4
2009 Madrid Clay SF Roger Federer 6-3 6-4
2009 Australian Open Hard QF Roger Federer 6-3 6-0 6-0
2008 Madrid Clay QF Roger Federer 6-3 6-3
2007 Basilea Hard R16 Roger Federer 6-1 6-4
2007 Wimbledon Grass R64 Roger Federer 6-2 7-5 6-1

Il secondo quarto maschile della parte alta è la rivincita della finale del 2009 nella quale un giovanissimo del Potro pose fino a cinque anni di dominio svizzero (5 titoli, 40 vittorie consecutive), in una partita piena di occasioni e rimpianti per Federer. In quel match il 19 volte campione Slam si era trovato in vantaggio 5-3 nel secondo set, dopo aver vinto il primo, ma si era fatto rimontare e assorbire in una lotta serrata che lo ha consegnato sfinito al quinto set, dominato da un delPo scatenato. L’argentino è arrivato a questo quarto di finale dopo un’epica rimonta contro Thiem portata a termine nonostante la febbre, grazie soprattutto al sostegno del pubblico. Sono proprio le condizioni fisiche della Torre di Tandil a preoccupare, ma si spera che il giorno di riposo sia stato sufficiente a recuperare dalle fatiche del match con Thiem e ad arginare anche gli effetti dell’influenza. Federer invece, come Nadal, è andato in crescendo dopo aver stentato nei primi due turni e sembra ora più pimpante e carico che mai. Lo svizzero è a caccia non solo del sesto sigillo nella Grande Mela, ma anche del numero uno (sarebbe il più anziano a tornare in cima alla classifica mondiale). Gioca a suo favore l’aver vinto l’ultimo precedente a Miami quest’anno (il primo tra il “nuovo” del Potro e il “nuovo” Federer). Ad ogni modo il delPo ammirato qui, a tratti debordante ben lontano da quella primaverile, è in grado di poter dare vita ad un incontro emozionante ed equilibrato, al netto delle condizioni fisiche ancora tutte da valutare. Non sembra poter rappresentare un fattore determinante la possibilità che l’incontro si giochi col tetto chiuso, essendo il bilancio tra i due su campi indoor piuttosto equilibrato (5-4 per Federer).

Torneo femminile

[1] Ka. Pliskova (CZE) vs [20] C. Vandeweghe (USA) (2-2)

2013 Miami Hard Karolina Pliskova 6-2 6-3
2015 Wimbledon Grass Coco Vandeweghe 7-6(5) 6-4
2016 Dubai Hard Coco Vandeweghe 7-6(5) 6-1
2017 Stoccarda Clay Karolina Pliskova 7-6(2) 6-4

Il primo quarto di finale femminile della parte alta che vede opposte Pliskova, regina senza corona (per ora…), e la beniamina di casa Vandeweghe. La ceca al momento è stata virtualmente detronizzata da Muguruza (uscita agli ottavi contro Kvitova) e per riuscire a mantenere il numero uno alla fine del torneo, deve raggiungere almeno la finale. CoCo tenterà di sbarrarle la strada per continuare la sua corsa nello Slam casalingo e tentare l’assalto alla top-10. Il copione della partita è ben delineato, tutte e due sono picchiatrici a cui piace prendere in mano le operazioni sin dalla battuta. Pliskova dovrà attenersi al suo piano di gioco, chiudendo il punto già col servizio o col colpo immediatamente successivo, mentre CoCo dovrà cercare di far muovere la ceca per non permetterle di colpire comodamente e poter quindi comandare lo scambio. Sarà fondamentale per entrambe cercare di essere aggressive con la risposta.

[15] M. Keys (USA) vs [Q] K. Kanepi (EST) (1-0 Kanepi)

2015 Madrid Clay 6-4 6-3

L’ultimo anno, complice l’assenza di una vera dominatrice, ci ha abituato a molte sorprese in campo femminile. Una delle più gradite è sicuramente il ritorno di Kaia Kanepi, che partita dalle qualificazioni è approdata fino ai quarti di finale. L’estone, che è stata anche sul punto di ritirarsi per la lunga serie di problemi che ha minato la sua carriera, si è resa protagonista di una cavalcata lungo la quale ha raccolto gli scalpi di vecchie campionesse esperte come Schiavone (capace di infliggerle un bagel prima di capitolare) e di giovani rampanti come Osaka e Kasatkina. Per lei è la seconda volta nei quarti di finale a New York (2010, sconfitta da Zvonareva). Prima volta invece per Keys, che viene dalla convincente vittoria contro Elina Svitolina e nell’estate americana ha conquistato un titolo (a Stanford, battendo Muguruza e Vandeweghe). La statunitense potrà inoltre contare sul supporto del pubblico che, come abbiamo già visto nel corso del torneo, può rivelarsi un fattore determinante.

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