McEnroe: "Nadal numero uno? Non l'avrei mai detto. Muguruza, primo posto meritato"

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McEnroe: “Nadal numero uno? Non l’avrei mai detto. Muguruza, primo posto meritato”

Proprio come Rafa e Garbine, anche John è stato numero uno mentre le connazionali Navratilova, Evert e Austin occupavano la prima posizione mondiale della WTA

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La Spagna continua ad essere sovrana in molte specialità (dal calcio al motociclismo, dal tennis al basket) e la nuova en plein di numeri uno della classifica mondiale del nostro sport ne è l’ulteriore conferma. Così come è successo ai campioni iberici, Nadal e Muguruza, anche John McEnroe ha condiviso il trono del tennis con alcune connazionali: nel 1980 con Tracy Austin, nel 1981 con Chris Evert per poi scendere il tris d’assi insieme a Martina Navratilova nelle annate 82, 83 e 84. Dall’alto della sua esperienza, il vecchio John ha espresso il suo parere in merito all’avere due numeri uno della stessa nazionalità: In America abbiamo un problema, ci sono molte ragazze che giocano bene, ma non così tanti ragazzi. Avere giocatori che vincono Slam è una grande promozione per il tennis. Grazie a Rafa ci sono molti ragazzi che scelgono il tennis al posto del calcio in Spagna”.

“Nel caso di Garbine ho pensato che stava per vincere cinque major quando l’ho vista vincere il primo Roland Garros. È sul posto che le appartiene: il numero uno. Sono certo che sarà tra le migliori per almeno cinque anni”, così l’ex campione americano ha commentato il primo posto della tennista spagnola e ha speso qualche parola anche sul ritorno di Nadal: “Rafa nell’Australian Open a gennaio  mi è sembrato fantastico. Si è mosso bene e aveva una buona prestanza fisica. Non pensavo che avrebbe fatto così bene, perché aveva subito tanti infortuni e non sapeva come avrebbe risposto il ginocchio”.

Infine, McEnroe ha raccontato la sua esperienza da numero uno: Quando ero numero uno, nel 1983, Borg smise di giocare ed è stato molto deludente. Avrei preferito essere il numero due, purché lui continuasse a giocare. È come se Nadal o Federer si fosse ritirato prima dell’altro, sarebbe stata una grande perdita per il tennis. Non è facile essere numero uno. C’è una grande differenza tra essere al primo posto o al secondo”.

 

 

 

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