WTA Pechino: Sharapova trova Halep, ok le big

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WTA Pechino: Sharapova trova Halep, ok le big

Ancora tre set per Masha, ora terzo turno di fuoco. Kvitova archivia Lepchenko, bene anche Pliskova e Radwanska. Ritiro di Vandeweghe

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[WC] M. Sharapova b. E. Makarova 6-4 4-6 6-1

Altra importante vittoria in tre set per Maria Sharapova, che si aggiudica il derby contro Ekaterina Makarova, 33 WTA ed ex numero 8: ottava vittoria in altrettanti confronti diretti per la siberiana, che già aveva superato la connazionale quest’anno agli ottavi di Stoccarda, in occasione del suo ritorno al tennis giocato dopo la squalifica per doping. Incontro non bello, che Masha ha il merito di chiudere senza i patemi sofferti nel primo turno contro Sevastova, in cui aveva salvato matchpoint: pochi scambi e continua ricerca del vincente da parte di entrambe, con Makarova, vincitrice a Washington in estate il suo terzo titolo in carriera, che insiste con il dritto lungolinea per tutto l’incontro. Dodici i break complessivi, brava Sharapova a non farsi scalfire dal prepotente ritorno dell’avversaria nel secondo parziale, dopo aver vinto il primo con un allungo nel decimo gioco. Makarova, sostenuta dall’ex coach di Sharapova Thomas Hogstedt, combatte e si porta al set decisivo grazie al suo martellare da fondo, ma viene meno sul più bello lasciandosi travolgere 6-1. Due ore e tredici minuti di gioco: Sharapova aspetta adesso Simona Halep, per un terzo turno da brivido.

[12] P. Kvitova b. [Q] V. Lepchenko 6-4 6-4

Periodico medio alto per Petra Kvitova, che supera in un’ora e mezza la statunitense  Varvara Lepchenko, con cui era in vantaggio 7-0 nei precedenti. Match godibile seppur mai in discussione, Petra conduce entrambi i parziali in maniera speculare: break in avvio, restituito quasi immediatamente, prima di rimettere le cose a posto con un secondo allungo. Nel mezzo una prestazione ordinata sebbene non perfetta, poco incisiva con il rovescio ma solida con servizio e dritto: il recupero dall’infortunio alla mano sinistra, patito dopo l’aggressione casalinga, pare ormai completo. Lepchenko (67 WTA) fa il suo compitino senza osare di più, anche perché non messa in condizione dall’avversaria. Terzo turno interessante per Kvitova, che è attesa da Caroline Wozniacki: 6-5 i confronti diretti in favore della ceca.

[2] S. Halep b. M. Rybarikova 6-1 2-1 rit.

Sarà un terzo turno di livello assoluto: Simona Halep troverà infatti Maria Sharapova, dopo un secondo turno concluso anzitempo per il ritiro di Magdalena Rybarikova. Debilitazione evidente sin dall’inizio del match per la slovacca, che arriva addirittura a farsi misurare la pressione e decide di dire basta sul 6-1 2-1 dopo quaranta minuti di non partita. Halep era parsa in buone condizioni, ma a ritmi praticamente di allenamento per cui non probanti. Quello che le serviva dopo un primo turno tutt’altro che semplice contro Alison Riske, vinto solo al terzo turno. Si prevede quindi battaglia contro Sharapova, nonostante gli head to head siano impietosi: 7-0 in favore della russa, compresa la splendida finale del Roland Garros 2014.

ci.ci. (non troppo bellis)

[4] Ka. Pliskova b. [Q] A. Petkovic 6-4 6-4 (Luca De Gaspari)

Karolina Pliskova, numero 4 del seeding, chiude in due set il match di secondo turno contro Andrea Petkovic che proveniva dalle qualificazioni. La ceca è fenomenale nell’annullare tutte le nove palle break affrontate sul suo servizio e le è sufficiente sfruttare due delle otto a sua disposizione per portare a casa la partita. Nel primo set il break decisivo arriva nel settimo gioco sul 3-3 quando Pliskova strappa il servizio a 15. Quando va a servire per il set sul 5-4, il decimo gioco diventa una battaglia, con la ceca costretta a salvare due palle break prima di chiudere al secondo set point. Perfetto equilibrio nel secondo set fino al 3-3 quando Petkovic soffre di una piccola distorsione che la costringere a chiare il medical timeout. Come nel primo set il settimo game le è fatale e cede il servizio. Di nuovo sul 4-5 avrebbe l’opportunità di rientrare quando si trova 15-40 sul servizio dell’avversaria. Ancora una volta Pliskova e si salva e va a chiudere al primo match point. Ora trova Sorana Cirstea agli ottavi.

[11] A. Radwanska b. S. Zhang 7-5 7-5 (Tommaso Voto)

Tra un errore ed una magia, la campionessa uscente Radwanska elimina con un doppio 7-5 la cinese Zhang, che nei tre precedenti, non solo aveva sempre perso, ma non aveva mai vinto un set. Un match equilibrato, in cui la differenza l’ha fatta l’esperienza e la manualità della polacca, che, nei momenti difficili, ha scelto di verticalizzare il gioco. Un successo che non toglie le perplessità sullo stato di forma dell’ex Maga, la cui stagione recita un preoccupante zero nella casella titoli vinti. Oggi è difficile comprendere il vero motivo del calo, abbastanza netto, della 28enne di Cracovia, che rischia seriamente di abbandonare la top 10 di fine anno, dopo 6 anni di presenza continua. Nella classifica, senza i punti della vittoria dello scorso anno di Pechino, Radwanska è n.17 del mondo, distante mille punti dall’attuale n.10 che è Cibulkova. Fare bene nella capitale cinese è d’obbligo, ma è imprescindibile un salto di qualità che, per ora, sembra difficile da percorrere.

Anche contro Zhang, a tratti, Radwanska ha mostrato la corda, per poi riuscire a riemergere con qualche “invenzione” delle sue, ma è complicato vincere le partite dovendo sempre fare miracoli. I primi game sono all’insegna dell’equilibrio, Zhang spinge con il diritto, mentre Radwanska muove meglio la palla usando angoli e rotazioni. La polacca si trova, ben due volte, sotto 0-30, tuttavia riesce a respingere l’offensiva asiatica con attenzione e mestiere. Dal nulla c’è il break polacco, ma nel momento di prendere il largo, un doppio fallo produce il controbreak e si torna in perfetta parità. La palla della polacca è poco penetrante, tanto che la cinese riesce sempre ad uscire dalla ragnatela costruita dalla sua avversaria con un colpo vincente. L’undicesimo game è drammatico per Shuai, perché, dal 40-15 commette due svarioni molto gravi (doppio fallo e colpo a rete non chiuso) subisce il break e perde praticamente il set. La pressione gioca un brutto scherzo alla tennista di casa, che si fa prendere dalla fretta ed inizia a forzare qualunque colpo ed a cercare soluzioni velleitarie. Questo non fa altro che aiutare Aga, che, non solo ritrova i suoi schemi migliori (su tutti il dropshot), ma soprattutto diventa più aggressiva in risposta.

La cinese prova a variare schema di gioco, ma per fare punto deve spazzolare le righe, perché contro la polacca il campo diventa improvvisamente piccolo. Agnieszka è in grado di costruire un muro difensivo alto e robusto, a cui associa schemi di attacco vari ed imprevedibili. Zhang lotta e, dopo un game fiume, ottiene il break e riporta nella testa della polacca qualche dubbio di troppo. Tenere questo ritmo è complesso, soprattutto se giochi fuori dalla tua comfort zone e ti mancano le sicurezze di una vita. Il 3-0 cinese non è risolutivo, perché la rapace Radwanska va di controbreak e rimette il tutto nuovamente nelle sue mani. Gradualmente e inesorabilmente il tennis della cinese si spegne, diventa sempre più difensivo ed il sorpasso è solo rimandato (nel settimo game salva due palle break con autorità). Un diritto largo di un nulla regala il break alla Radwanska, che non conferma il vantaggio appena conquistato e si torna sul 5-5. Altro break e finalmente Radwanska vince ma ci sono ancora troppe crepe nel suo gioco. Ora ad attendere Aga ci sarà la russa Kasatkina.

Gli altri incontri (Luca De Gaspari)

Nelle altre partite di giornata si ritira CoCo Vandeweghe dopo poco di un set contro Daria Gavrilova. L’americana ha alzato bandiera bianca a causa di una lesione spinale a livello toracico. L’australiana di origine russe affronterà Barbora Strycova al terzo turno. La ceca ha superato facilmente in due set Julia Goerges con il perentorio punteggio di 6-4 6-2. Successi netti anche per Elena Vesnina che ha superato per 6-4 7-5 la qualificata spagnola Arruabarrena e Daria Kasatkina che ha lasciato cinque giochi alla wild-card locale Duan. Partita a due facce tra Sorana Cirstea e Christina McHale. La rumena vince in due set, il primo è una battaglia durata più di un’ora chiusa al tie-break per 7-4. Il secondo dura a malapena venti minuti e si chiude 6-0.

Risultati:

[WC] M. Sharapova b. E. Makarova 6-4 4-6 6-1
E. Vesnina b. [WC] Y.Y. Duan 6-3 6-2
D. Kasatkina b. [Q] L. Arruabarrena 6-4 7-5
B. Strycova b. J. Goerges 6-4 6-2
[12] P. Kvitova b. [Q] V. Lepchenko 6-4 6-4
[2] S. Halep b. M. Rybarikova 6-1 2-1 rit.
D. Gavrilova b. [14] C. Vandeweghe 6-3 2-0 rit.
[4] Ka. Pliskova b. [Q] A. Petkovic 6-4 6-4
S. Cirstea b. [Q] C. McHale 7-6(4) 6-0
[11] A. Radwanska b. S. Zhang 7-5 7-5

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