Kyrgios benefattore per Porto Rico. E si iscrive ad Anversa

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Kyrgios benefattore per Porto Rico. E si iscrive ad Anversa

Dopo Maria Sharapova anche il numero uno australiano si schiera al fianco di Monica Puig. L’obiettivo è il sostegno dell’isola caraibica gravemente colpita dall’uragano Irma. Intanto Nick accetta l’invito di Anversa

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Non si fermano le manifestazioni di solidarietà da parte del mondo del tennis a favore di Porto Rico, messo in ginocchio dalla furia degli uragani Maria e Irma abbattutisi sul piccolo Stato una decina di giorni fa. A dare il là alla prima raccolta fondi era stata la leggenda locale Monica Puig, che qualche settimana fa ha lanciato un importante fundraising sulla piattaforma You Caring (già raccolti oltre 110.000 dollari), e la medaglia d’oro di Rio 2016 è stata presto spalleggiata da Maria Sharapova, la quale ha scelto di supportare l’isola caraibica destinando alla causa il ricavato delle vendite dei prodotti Sugarpova fino alla fine dell’anno. A tali essenziali iniziative si è accodato ieri Nick Kyrgios: il numero 19 del ranking ATP aveva inizialmente reso nota la decisione di devolvere 10 dollari a sostegno della popolazione colpita dalla catastrofe per ogni ace messo a segno da qui alla fine della stagione, per poi decidere, pochi minuti fa, di alzare l’offerta a 50 dollari.

Kyrgios dimostra per l’ennesima volta che dietro all’ormai scolpita immagine di bad boy si nasconde un ragazzo dal cuore grande, e la nobile iniziativa potrebbe sospingerlo in una parte finale di stagione che si annuncia quantomai impegnativa. Alla fine del torneo di Pechino il programma autunnale di Nick prevedeva in origine la partecipazione ai “Mille” di Shangai e Parigi Bercy e al “500” di Basilea, ma a quanto pare il ribelle di Canberra sarà in campo anche all’European Open di Anversa, in programma dal 16 al 22 di ottobre, sfruttando una wild card offertagli dagli organizzatori. A comunicare la decisione è stato lo stesso Kyrgios, il quale ha spiegato a modo suo i motivi della scelta: “Probabilmente sarei tornato a casa dopo il torneo di Shangai e, se lo avessi fatto, forse non sarei tornato in Europa per giocare Basilea e Parigi Bercy, perché l’Australia è il miglior posto al mondo. Quindi ho deciso di non fermarmi e di andare subito ad Anversa, gli organizzatori sono stati gentili a offrirmi l’invito“.

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