WTA Pechino: Halep domina Sharapova, fuori Radwanska

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WTA Pechino: Halep domina Sharapova, fuori Radwanska

Halep si prende la rivincita sul match di New York: è a due vittorie dal numero uno. Sharapova inerme. La campionessa in carica battuta da Kasatkina. Garcia non si ferma e sogna Singapore

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HALEP, CHE VENDETTA! – Simona Halep, in una delle migliori versioni ammirate quest’anno, si vendica ai danni di Maria Sharapova della sconfitta subita a New York poche settimane fa. Per la romena questa è la prima vittoria in otto confronti diretti contro la siberiana ed è particolarmente importante, perché mantiene viva la possibilità di conquistare la prima posizione del ranking mondiale al termine del torneo: può farcela arrivando in finale se non sarà Svitolina a vincere il torneo. Sharapova non è riuscita ad opporsi allo strapotere della propria avversaria e lascia Pechino con la magra consolazione del rientro in top-100 (da lunedì sarà numero 86). Pronti, via ed è subito break a zero in favore di Halep. La reazione di Masha è immediata e la parità viene ristabilita grazie ad un paio di risposte molto aggressive su seconde piuttosto tenere della romena. L’aggressività della russa però è un’arma a doppio taglio: arrivano sì i vincenti, ma anche molti (troppi) errori. Si concretizza così il terzo break consecutivo, Halep ringrazia e sale 3-1. La numero 2 del mondo sta giocando una partita esemplare, mantenendo il palleggio profondo e producendosi in recuperi straordinari che costringono Sharapova a scambi prolungati. La siberiana vede le proprie accelerazioni tornare sempre di qua dalla rete e pecca di troppa fretta, cercando i vincenti e trovando invece errori non forzati. Halep strappa nuovamente la battuta alla propria avversaria nel quinto gioco e si invola sul 5-1, senza particolari patemi. Due giochi più tardi, il primo set finisce nelle sue tasche col punteggio di 6-2.

In avvio di secondo parziale, il copione non sembra essere cambiato: Halep disegna il campo perfettamente, sfrutta tutte le traiettorie per spostare la propria avversaria che non è mai in condizione di colpire con comodità. Con estrema difficoltà e annullando una palla break, Sharapova riesce a tenere il servizio. Dall’altra parte della rete, la nativa di Costanza appare leggerissima ed elegante nei movimenti così come nella perfetta copertura del campo e la sensazione è amplificata anche dal confronto con la russa spesso fuori equilibrio e un po’ goffa in certi recuperi. Il break non tarda ad arrivare e Halep allunga sul 3-1 (splendida la risposta vincente che le procura la palla break, specialmente perché realizzata in seguito ad una insidiosa prima al corpo). Masha è confusa e scoraggiata, ma da campionessa qual è cerca con orgoglio di mantenersi attaccata alla partita. Nel settimo gioco annulla di forza due palle break, ma cede alla terza, spedendo la propria avversaria a servire per il set. Halep non si fa pregare e chiude il sipario sulla partita con un periodico 6-2 in un’ora e dodici minuti di tennis tatticamente e tecnicamente perfetto.

OSTAPENKO FA 40 – Jelena Ostapenko (8 WTA) si libera in due set della veterana Samantha Stosur (45 WTA) e accede agli ottavi, pur senza brillare. Il primo parziale è dominato dalla giovane lettone e la strenua resistenza opposta dall’australiana ha il solo effetto di aumentare la durata di un set già scritto. I tre break messi a segno, più quello subito per pura distrazione sul 5-2, fissano il risultato sul 6-3. In apertura di secondo set, a sorpresa, è Stosur a strappare il servizio all’avversaria al termine di un game durato dieci minuti, ma Ostapenko recupera immediatamente lo svantaggio. Il servizio non è più un fattore in questo momento e si vedono ben sei break (di cui 4 consecutivi) nei primi sette giochi. La ripartizione equa dei servizi perduti (3 a testa), mantiene però il risultato in parità (4-4). Entrambe recuperano solidità alla battuta, ma nello scambio sono moltissimi i gratuiti e la qualità in generale non è molto alta. Un guizzo da campionessa di Ostapenko nel dodicesimo gioco mette fine alle ostilità, dopo poco meno di due ore di partita. Quarantesima vittoria del 2017 per Jelena, che ieri ha festeggiato anche la qualificazione matematica alle WTA Finals. La sua prossima avversaria sarà la giocatrice di casa Shuai Peng, che ha battuto facilmente Monica Niculescu (in grado di tenere il servizio una sola volta in tutto il match).

E CAROLINE VA – Vittoria in due set anche per Caroline Garcia (15 WTA) contro la giovane belga Elise Mertens (38 WTA). Nel primo parziale la tennista transalpina non entra bene in partita e si ritrova sotto 0-4, vittima della solidità di Mertens. Alla lunga però l’iper-aggressività in risposta di Garcia comincia a pagare e le permette di recuperare uno dei break di svantaggio. La francese non si schioda dalla riga di fondo e impone un ritmo asfissiante, grazie al quale riesce in extremis a riacciuffare la propria avversaria sul 5-5. Un brutto game al servizio la rimette nei guai, ma è di nuovo la risposta a salvarla e a rimandare il verdetto al tiebreak. Nel jeu decisif Garcia recupera due volte un minibreak di svantaggio prima di chiudere 7 punti a 4. Il secondo parziale è molto equilibrato ed è deciso da un solo break, ottenuto dalla giocatrice francese nel famigerato settimo gioco. Agli ottavi sarà derby con Alizè Cornet (unico precedente quest’anno al Roland Garros, con vittoria di Caroline).

BENE SVITOLINA – Elina Svitolina (3 WTA) sconfigge per la terza volta in altrettanti scontri diretti (tutti giocati quest’anno) Ashleigh Barty (23 WTA) e raggiunge le 50 vittorie stagionali. La sua prossima avversaria sulla strada per il titolo (e per il trono mondiale) sarà Elena Vesnina (2-2 i precedenti). L’australiana, da parte sua, fallisce l’occasione di diventare numero uno d’Australia e rimane dietro alla connazionale Gavrilova per appena 9 punti. Entrambe iniziano il match piuttosto contratte, scambiandosi due break nei primi giochi. Passato il periodo di rodaggio dei colpi, inizia la vera partita che sembra fin da subito sorridere a Svitolina. L’ucraina è molto ordinata e monitora la situazione da fondocampo aspettando l’errore dell’avversaria o l’occasione giusta per accelerare. Dall’altra parte Barty si affida spesso e volentieri al servizio e al dritto, mentre non appare buona la giornata per quanto riguarda il rovescio col quale non riesce a mescolare carte e rotazioni come suo solito.Nel quinto gioco, l’australiana salva una palla break con un’ottima discesa a rete, ma sulla successiva occasione viene irretita dal palleggio di Svitolina che chiude il punto con un cross vincente di dritto. Mentre la numero 3 del mondo non soffre sul proprio servizio, Barty è costretta ad un altro game maratona  da 16 punti, durante il quale salva una palla break, prima di riuscire a tenere la battuta. Non ci sono altri scossoni e Svitolina mette il parziale in tasca col punteggio di 6-4. Anche in avvio di secondo set, la giocatrice di Odessa non sembra aver problemi ad arginare il tennis propositivo di Barty. Nel terzo gioco strappa la battuta alla propria avversaria e sale 3-1. L’australiana tenta di variare il ritmo per scardinare le geometrie dell’avversaria, ma è quasi sempre la prima a sbagliare. Nel settimo game annulla ben cinque palle del 5-2, giocando sempre in spinta, ma sulla sesta viene fulminata dalla risposta di Svitolina che si guadagna la possibilità di servire per il match. L’ucraina non ha nessuna esitazione e chiude agevolmente in un’ora e un quarto di partita.

AGA BOCCIATA – L’ultimo incontro di giornata termina con la vittoria Daria Kasatkina(34 WTA), che elimina in rimonta la campionessa in carica Agnieszka Radwanska (11 WTA) al termine di una vera e propria maratona. Per la russa si tratta di una vittoria molto importante e soddisfacente, mentre la polacca è costretta ad abdicare e a perdere punti preziosi in classifica. La partita segue si incanala sin da subito nei binari dello scambio prolungato da fondo. Entrambe le giocatrici hanno molte frecce nel loro arco per cambiare l’inerzia del palleggio a proprio favore e non esitano a farne uso. Nei primi giochi si vedono palle corte, slice, discese a rete, traiettorie alte, ma anche scambi violenti. La prima a tentare di spezzare l’equilibrio è Radwanska, che si procura due palle break nel quarto gioco senza però riuscire a sfruttarle. Kasatkina da parte sua inizia ad aumentare la gittata dei colpi, costringendo la polacca a colpire quasi sempre in controbalzo ed esponendola a maggiori rischi. Matura in questo modo il primo break della partita che lancia la russa sul 4-3. Aga però non si scompone e continua a tessere pazientemente la sua tela, nella quale, senza quasi accorgersene, si ritrova invischiata la giovane russa. Daria perde non solo il break di vantaggio ma anche i due giochi successivi, consegnando il parziale nelle mani di Radwanska.

In avvio di secondo set, Kasaktina torna a farsi vedere in risposta e va due volte avanti di un break, salvo poi farsi immediatamente recuperare in ambo le occasioni. Entrambe continuano a sfruttare l’enorme ventaglio di soluzioni a loro disposizione, ma se da una parte Radwanska pondera ogni colpo e ogni variazione, le scelte della russa appaiono in certi momenti un po’ leziose e fini a sè stesse. Nel quinto gioco, la polacca riesce finalmente a tenere il servizio, ponendo fine ad una striscia di cinque break consecutivi (contando anche l’ultimo del primo set). Il livello è decisamente alto adesso e si moltiplicano gli scambi lottati e i ricami, ora dell’una ora dell’altra. Le due giocatrici proseguono a braccetto fino al 5-5, quando Kasaktina riesce a strappare la battuta alla propria avversaria (che sul 5-4 si era trovata a due punti dal match) e a conquistare il secondo set, tenendo il successivo turno di servizio. Il parziale decisivo si apre con un filotto di tre break consecutivi che portano Kasaktina sul 2-1. La russa rintuzza i tentativi di rimonta dell’avversaria e le strappa nuovamente il servizio, salendo 4-1. Radwanska però non demorde e recupera uno dei break di svantaggio. Si tratta però di un fuoco di paglia, perché nel turno successivo cede nuovamente la battuta. La giovane russa non trema al momento di chiudere e chiude la contesa in poco più di due ore e mezza di gioco.

Risultati:

Ottavi di finale

[2] S. Halep b. [WC] M. Sharapova 6-2 6-2
D. Kasatkina vs [11] A. Radwanska 4-6 7-5 6-2

Secondo turno

[9] J. Ostapenko b. S.Stosur 6-3 7-5
C. Garcia b. E. Mertens 7-6(4) 6-4
S. Peng b. M. Niculescu 6-3 6-2
[3] E. Svitolina vs A. Barty 6-4 6-2

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