ATP Bercy, verso Londra: crollano Carreno e Querrey, esulta del Potro

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ATP Bercy, verso Londra: crollano Carreno e Querrey, esulta del Potro

La corsa a Londra perde un elemento (Querrey) e ne vede un altro in serio pericolo: Carreno Busta ora può soltanto sperare

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ATP Bercy: Lorenzi fuori, la grinta non basta. Fatica Thiem

[Q] F. Krajinovic b. [10] S. Querrey 6-4 6-4

Che non fosse in forma smagliante lo si era intuito, ma ci si attendeva che il pungolo di giocarsi – con buone chance, punteggi alla mano – l’accesso alle ATP Finals potesse far ritrovare a Sam Querrey il tennis dei giorni migliori. Non è stato così. Ha avuto la meglio meglio il serbo Krajnovic che ha sfruttato l’onda lunga di uno stato di forma sfavillante maturato soprattutto nel circuito challenger. Il braccio gira veloce, il tennis è ordinato, quello di Querrey è invece tutto in una pallina malamente scagliata in aria tanto da farla conficcare nel tetto della struttura parigina (o soffitto, per meglio dire). Sam Querrey saluta quindi le residue chance di partecipare per la prima volta al prestigioso torneo di Londra, e regala un sorriso a coloro che ancora devono scendere in campo e possono giocarsi con rinnovata fiducia le chance di qualificarsi.

[WC] N. Mahut b. [8] P. Carreno Busta 6-4 6-1 (Antonio Ortu)

Si è trasformato in un incubo l’esordio nel torneo di Pablo Carreno Busta, che dopo l’eliminazione prematura di Querrey, esce di scena in maniera impietosa contro Nicolas Mahut. Dopo aver interpretato bene la prima fase di match, il giocatore di Gijon si è bloccato e in modo incredibile si è lasciato dominare dal giocatore di casa. Carreno, ancora detentore dell’ottava piazza nella classifica Race, ora non è più padrone del suo destino per guadagnarsi un posto a Londra: un folto gruppo di giocatori è pronto ad avventarsi sulla posizione che per ora occupa, ma potrebbe comunque staccare il biglietto per il Masters grazie alle sconfitte dei vari delPotro, Tsonga, Anderson e Pouille. Sembrava tutto apparecchiato per lo spareggio tra Querrey e Carreno Busta, ma non avevano previsto lo scherzetto di Krajinovic e Mahut.

Si sfidavano il numero 11 e il numero 111 del mondo ad aprire la sessione serale del martedì parigino. I minuti messi sulle gambe ieri da Mahut contro Pospisil fanno la differenza al “play” di Mohamed Lahyani. Con qualche azione d’attacco incisiva si porta per due volte a palla break nel primo turno dello spagnolo, che, portando gli scambi sul suo terreno, trova il pareggio. Nicolas stacca un po’ la spina e con uno smash a tema Halloween regala una palla break all’iberico, che senza esitare si prende il break. Carreno prende fiducia con un paio di ottimi passanti, ma non uccide il set, dilapidando due palle del 4-1. Inaspettatamente, il giocatore di Gijon inizia a commettere errori evitabili, in scambi a lui favorevoli. Senza strafare, Mahut trova il controbreak: 33 minuti, 3-3. Così il giocatore di casa, col ritrovato coraggio, torna a interpretare un match offensivo. Quando Carreno Busta serve per salvare il set, Nicolas prende in mano gli scambi: con un dritto lungolinea lascia fermo il buon Pablo e strappa il primo set, 6-4. 

Forse contratto per la posta in palio o messo in difficoltà dal campo indoor, lo spagnolo non sembra avere le armi per cambiare l’inerzia dell’incontro. Mahut con due risposte fulminanti brekka subito e con servizio e dritto salva cinque palle del controbreak. Ormai rassegnato, Carreno alza bandiera bianca commettendo un’altra manciata di gratuiti non da lui (addirittura 24 a fine match) e il transalpino vince il settimo game di fila limitandosi a tenere la palla in campo. In un’ora e 26 Mahut arriva per la prima volta al terzo turno a Bercy all’undicesima partecipazione. Non dormirà sonni tranquilli invece il semifinalista dello US Open, che, con Goffin ormai quasi qualificato a Londra, dovrà sperare in primis che Anderson non raggiunga i quarti e sperare che delPo e Tsonga si fermino prima della semifinale, senza considerare chi sta più dietro di loro. Pablo, purtroppo ti sei messo nei guai. 

E ORA CHE SUCCEDE?

Innanzitutto David Goffin può iniziare a conservare un gruzzoletto per comprare i souvenir londinesi agli amici. La sua presenza alle Finals è sempre più certa, benché non ancora matematica. Fuori i due giocatori che occupano le due posizioni alle sue spalle, è sufficiente che in finale ci arrivi un giocatore diverso da uno dei restanti inseguitori (da Anderson a Isner) perché ottenga la qualificazione. Carreno Busta occupa ancora l’ottava posizione, ma adesso si espone irrimediabilmente alla rimonta dei suoi inseguitori. Querrey è fuori dai giochi, rimangono certamente in corsa Anderson (ha bisogno dei quarti, quindi di vincere due partite), del Potro (almeno semifinale) e Tsonga (almeno semifinale). Più staccato, e con speranze flebili, Lucas Pouille che deve necessariamente centrare la finale per avere qualche chance. Questi gli incontri di domani dei tre candidati principali a soffiare il posto a Carreno Busta:

  • Anderson vs Verdasco
  • del Potro vs J. Sousa
  • Tsonga vs Benneteau

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