TC Pistoia: terza presenza in Serie A1 col sorriso e la voglia di far bene

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TC Pistoia: terza presenza in Serie A1 col sorriso e la voglia di far bene

Il club toscano torna nella massima categoria dopo la promozione dello scorso anno. Una partenza non facile: tre sconfitte e un pareggio. Prima dell’avvio della competizione, abbiamo intervistato il Presidente del TC Pistoia Luigi Brunetti, che ci ha raccontato la filosofia che anima il circolo

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Presidente Brunetti, tornate in A1 quest’anno, terza presenza per il TC Pistoia nella massima categoria, che emozione e che aspettative?
Sì, la nostra terza volta in A1, facciamo il “biglietto di andata e ritorno”! Battute a parte, il livello di gioco è molto alto e la nostra volontà e le nostre possibilità ci consigliano di non fare mai il passo più lungo della gamba con investimenti troppo pesanti. Adesso siamo più in linea rispetto al passato, considerando che il 50% dei giocatori impegnati saranno giocatori di circolo, quindi si è un po’ livellato il tutto ed i club che possono spendere un po’ di meno, come il nostro, possono stare più dentro alla partita.

Tocca subito un argomento delicato e interessante. Questo nuovo regolamento che punta maggiormente sui giovani è andato incontro alle esigenze di club come il vostro, che possono investire di meno e puntano sui giovani, corretto?
Assolutamente, anche perché non abbiamo mai pensato che la Serie A fosse l’unico scopo della nostra attività. La nostra missione è lavorare per costruire una ottima scuola tennis, che costruisca dei giocatori del più alto livello possibile, per quello che possa fare un circolo. Alla fine se tra i giovani ti ritrovi un futuro campione, quello ad un certo punto va per conto suo… Lo scopo di un club come il nostro è costruire un livello alto, dei seconda categoria. Poi naturalmente è bellissimo anche veder giocare ad alto livello, e per un circolo come il nostro la scelta era tra organizzare un torneo internazionale come un 15mila dollari, oppure puntare alla Serie A. Abbiamo optato per quest’ultima, e negli anni abbiamo fatto delle squadre competitive che hanno sempre oscillato tra la A1 e la A2.

Come è composta la squadra 2017 del TC Pistoia?
Abbiamo un ragazzo tedesco Jeremy Jahn, il talentuoso toscano Adelchi Virgili, che quest’anno finalmente è stato bene sul piano fisico ed ha giocato molto, salendo in classifica intorno alla posizione n.400. Ma che più che di classifica, per lui parla la qualità di gioco: se è motivato, è spinto dal pubblico di casa e trova la giornata giusta può toccare picchi di rendimento assoluti, da grande giocatore. Può essere una spina nel fianco per tutti i migliori della competizione. Poi abbiamo Patrick Prader, ragazzo che ormai ha superato la trentina ma che è da noi da oltre 10 anni. Con una reciproca stima e fiducia ha sempre giocato a Pistoia e ci ha portato alcuni dei nostri stranieri, come Johannes Ager, Rainer Eitzinger ed adesso Jahn. Abbiamo quindi puntato sul giovane Andrea Vavassori, che si allena a Tirrenia ed è già da noi dall’anno scorso, adesso classificato intorno al n.550 ma molto forte in doppio, dove proprio nello scorso campionato è stato decisivo a portare punti pesanti insieme a Federico Gaio. Purtroppo Gaio quest’anno ci ha lasciato per andare a Massa Lombarda, dove gli hanno offerto un ingaggio contro cui non potevo competere. È stata comunque una scelta consapevole, sappiamo quanto possiamo offrire ai giocatori e siamo contenti così. I giovani? Abbiamo mio figlio Tommaso, classificato 2.4, Lorenzo Vatteroni (altro 2.4 della scuola), ed un paio di ragazzi di 16 anni tutti seconda categoria: Leonardo Rossi, Jacopo Landini e l’under 18 Francesco Capperi.

Come vede il vostro girone, Aniene, Park, Palermo. Non facile…
Direi “mortale” !?! Il Park è campione in carica ed è una vera corazzata; Aniene schiera i due fratelli Berrettini, e tutti sappiamo quanto è cresciuto Matteo e come sta venendo su bene Jacopo… Possiamo “sperare” magari in qualche defezione nei primi match del campionato, qualora fossero impegnati altrove in tornei individuali, scenario non così impossibile, è la incognita principale dell’evento. Matteo soprattutto è possibile che sia parte alle NextGen Finals di Milano, quindi un impegno anche mentalmente importante. Palermo invece è fortissima con i ragazzi del vivaio, con Giacalone, Caruso, Fortuna… davvero una bella squadra se ci saranno tutti. Saranno partite dure e combattute. Ma pensiamo alla nostra squadra e speriamo di fare bene, dando il nostro meglio.

Parlando della Serie A in generale, è forse un po’ troppo lunga e questo non aiuta i giocatori ad essere presenti, con i tanti impegni della propria carriera individuale?
Mah, va detto però che un club spende per avere questi giocatori, ed investire molte risorse per una manciata di partite non avrebbe molto senso… A me personalmente non pare eccessivamente lunga, in quel momento della stagione gli impegni sono ridotti, ci si può programmare ed organizzare bene per poterla giocare. Trovo la competizione piuttosto equilibrata come organizzazione, e con questo nuovo regolamento si equilibrerà sempre di più.

Quindi cosa ne pensa sulla competizione in generale? Siete presenti ormai da diversi anni.
Noi abbiamo riposto sempre molta attenzione alla Serie A, e ci seguono molto, con passione. L’anno scorso anche a Bari, allo spareggio finale, e quando siamo in casa le tribune sono sempre piene. Siamo contenti della scelta di investire le nostre risorse per la competizione, siamo con i nostri ragazzi, li facciamo crescere, si crea un bell’ambiente nelle giornate di gara, c’è attenzione ed entusiasmo. La ritengo una bella manifestazione, la viviamo in modo molto sereno. Siamo pronti sportivamente a prendere anche belle “batoste”, ma con la giusta misura ed il sorriso”.

La scuola resta il fulcro della vostra attività, non il campionato.
Certamente, la scuola è l’aspetto più importante, insieme a tutte le altre attività collaterali che si mettono in ponte, i vari corsi, ecc. La Serie A1 è la ciliegina sulla torta, molto attesa anche dai soci perché porta grande tennis a casa nostra ed anche un certo blasone. Far parte dell’evento porta anche uno stimolo ai ragazzi, per dar loro ancor più voglia di crescere.

Un impegno notevole per il TC Pistoia, quali sono gli sponsor più importanti?
Il nostro partner principale è Vannucci Piante, che da anche il nome alla squadra. È il più importante vivaista d’Europa; poi c’è Conad, Chianti Banca, questi sono gli sponsor della Serie A.

Per chiudere, qualche nota sul club per presentarlo ai lettori. Come è la struttura, quanti campi, quanti soci e quanto costa la quota sociale annuale?
Il club è nell’Impianto Comunale Enea Cotti. Abbiamo 9 campi tennis: 4 con superficie in terra battuta, di cui 2 coperti d’inverno; 3 in erba sintetica di cui 2 coperti d’inverno; 2 campi in Play-it coperti da una struttura fissa, e 1 campo da Padel all’aperto. Attualmente il circolo è composto da 350 soci, e la quota sociale annuale costa 250 euro.

Marco Mazzoni 

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