Nadal premiato per il n.1, ma "tossicchia" in allenamento

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Nadal premiato per il n.1, ma “tossicchia” in allenamento

LONDRA – Al termine dell’incontro vinto da Roger Federer, è stato il turno di Rafael Nadal. Non di prendere in mano la racchetta, ma di essere premiato

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dai nostri inviati a Londra

Meritato o menoil numero 1 è sulle spalle di Rafael Nadal e ci rimarrà (almeno) fino all’inizio della prossima stagione. Il traguardo raggiunto dallo spagnolo si è concretizzato nel tributo che l’ATP gli ha riservato nella prima giornata delle Finals 2017, al termine del primo incontro tra Roger Federer e Jack Sock. Rafa – che succede a Andy Murray – è sceso in campo in abiti formali, corredati da un capello piuttosto curato, per sollevare il trofeo simbolo della leadership in classifica a fine stagione. 

Buon pomeriggio e grazie a tutti. Per me è stata una stagione fantastica, dopo gli infortuni che ho dovuto superare nelle ultime due stagioni. Avere accanto a me questo trofeo è qualcosa non credevo possibile appena un anno fa e significa molto per me. Niente di questo sarebbe stato realizzabile senza il mio team e la mia famiglia, a cui devo un grande ringraziamento soprattutto per il supporto nei momenti difficili”. Parole di circostanza, cerimonia di circostanza che aggiunge poco a quanto si è già detto di una stagione mirabile per continuità e gestione delle energie.

Le energie, appunto. Quelle che allo spagnolo hanno cominciato a fare difetto a Bercy, dove la sua scelta era stata quella di tirare i remi in barca a torneo in corso e andare all-in per Londra. Forse la sua ultima occasione di vincere l’unico grande trofeo che ancora non ha trovato posto nella sua bacheca. I fattori rilevanti perché questo scenario possa verificarsi sono riassumibili in tre grosse categorie: la condizione fisica di Nadal, la condizione fisica di Federer e le condizioni del campo.

Per quanto riguarda la prima, i dubbi non sono stati ancora del tutto dissipati. Rafa ha deciso di prendere parte alla manifestazione sollevando incertezze anche nel momento dell’annuncio, e i primi allenamenti hanno confermato le sensazioni di un Nadal ancora in rodaggio. Ma il confine tra reali limitazioni e pretattica, in questi casi, è davvero sottilissimo.

Sul fronte Federer, le notizie per Nadal potrebbero anche essere positive. Se lo svizzero non è più la macchina perfetta di inizio stagione, contro Sock non è sembrato neanche il tennista di Shanghai e Basilea. Ma anche qui, le cose possono cambiare (e tanto) anche nel giro di 24 ore. Sensazioni diverse, stimoli diversi o semplice conservazione delle energie.

Il campo invece, sebbene tutti sostengono che sia stato rallentato rispetto alle scorse edizioni, non sembra troppo differente per rimbalzo e velocità. Un po’ come aveva anticipato – non senza vena polemica – lo stesso Nadal nella conferenza pre-torneo. Nadal non è il favorito qui a Londra, ma mai come quest’anno la possibilità che possa essere lui a vincere va considerata.

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