Horia Tecau: campione anche nel sociale

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Horia Tecau: campione anche nel sociale

Gli sforzi profusi in patria dal doppista romeno per facilitare l’istruzione dei bimbi più sfortunati sono stati riconosciuti agli ultimi ATP World Tour Awards. “Leggere aiuta a migliorare la qualità della vita”

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Sarà banale, ma a volte due slam in bacheca non rappresentano il punto più alto nella vita di un tennista. Horia Tecau, ottavo miglior giocatore al mondo secondo le classifiche nella specialità del doppio, due major li ha in effetti vinti: a Wimbledon nel 2015 il primo; all’ultimo Open degli Stati Uniti il secondo, ma il personaggio è attivo anche fuori dal campo e non si accontenta di essere vincente nello stretto ambito lavorativo di appartenenza. Già protagonista nelle librerie in quanto autore del romanzo Viata In Ritm De Tenis (“La Vita al Ritmo del Tennis”), opera basata sulle esperienze raccolte durante la carriera in giro per il mondo e indirizzata ai bambini, Tecau ha ottenuto uno speciale riconoscimento agli ATP World Tour Awards andati in scena lo scorso giovedì presso la Tower of London. In particolare, il giocatore ha conquistato il premio dedicato ad Arthur Ashe, che viene assegnato ogni anno ai protagonisti delle più meritorie attività nell’ambito delle iniziative umanitarie.

Appoggiandosi a un programma più ampio che da diversi anni sostiene, Horia si reca a intervalli regolari nei villaggi più disagiati del suo Paese d’origine e lì parla ai più piccoli, dona loro alcuni testi e li incoraggia alla lettura e a intraprendere la pratica sportiva. Uno dei libri in regalo, naturalmente, è Viata In Ritm De Tenis. “Quando vado nei rioni più poveri mi aspetto di trovare una situazione drammatica, e invece, non senza sorpresa, incontro bambini felici, che gioano e conducono una vita sana – ha dichiarato Tecau, visibilmente raggiante -, e questo si verifica perché sono sostenuti da un ottimo programma, gestito da persone molto competenti“.

Il premio rappresenta per il giocatore qualcosa di cui andare davvero orgoglioso. “L’iniziativa ha avuto grande risalto in Romania quando abbiamo iniziato, è finita su tutti i telegiornali. Sono felice che i miei sforzi vengano riconosciuti. Ho collaborato per anni con UNICEF e con Save the Children: con l’aiuto di una fondazione andiamo nei villaggi e regaliamo libri. Spero che il mio lavoro, in particolare, incentivi i più giovani a praticare sport e soprattutto a leggere, perché la lettura è in grado di migliorare la qualità della vita“. Tra i primi a congratularsi con Tecau è stato Roger Federer, a sua volta vincitore in passato dell’Arthur Ashe Humanitarian Award. “La sua approvazione per quello che sto facendo è molto importante. Dovremmo fermarci e pensare che se Roger trova il tempo per dedicarsi ai meno fortunati, allora possiamo farlo tutti“.

Anche se le Finals in corso di svolgimento sono andate finora piuttosto male, dal momento che insieme allo storico compagno Jean-Julien Rojer ha perso le prime due partite del round robin, Tecau ha un ottimo motivo per festeggiare. Il più nobile in assoluto.

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