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Chiuse le indagini sull’aggressione a Petra Kvitova. Nessun indiziato
PRAGA – Le indagini della polizia portano a un nulla di fatto. Impossibile, per ora, risalire al colpevole, troppo pochi gli indizi. Vergognose bufale su internet in Repubblica Ceca
Undici mesi dopo il bruttissimo fatto di cronaca di cui Petra Kvitova, due volte campionessa di Wimbledon, fu vittima nella sua casa di Prostejov, l’accoltellamento da parte di un malintenzionato introdottosi nell’appartamento travestito da tecnico della manutenzione del gas, la polizia ceca, per bocca della portavoce Jitka Dolejsova, ha comunicato di aver chiuso le indagini. Come riportato dall’agenzia Reuters di Praga, nonostante l’aiuto fornito da molti vicini, passanti e testimoni, non è stato possibile risalire all’identità dell’aggressiore, che si è dileguato facendo perdere le sue tracce. Si tratterebbe di un uomo di circa 35 anni, che però sarà difficile se non impossibile identificare con certezza.
“Se emergeranno nuovi elementi, riapriremo immediatamente le indagini“, ha affermato il detective Jan Lisicky ieri, “ma per ora non abbiamo appigli per proseguire le indagini. Siamo convinti che l’aggressore non avesse idea di chi aveva davanti, Petra Kvitova si è semplicemente trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato“. Voci senza il minimo fondamento, riportate da siti cechi poco affidabili, su una presunta simulazione o auto-ferimento della Kvitova, sono state seccamente smentite dalla polizia e dagli esperti. Le classiche bufale da internet, insomma, doppiamente tristi e riprovevoli quando riferite a episodi di questa gravità.