L'ITF introduce il no-let nei tornei junior

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L’ITF introduce il no-let nei tornei junior

Il futuro è adesso. Dal prossimo anno nei tornei giovanili si giocherà il punto in caso di interferenza del nastro. Arriverà così presto anche nel circuito maggiore?

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Iniziano a spirare venti di cambiamento nel mondo del tennis. L’ITF ha infatti annunciato che nel 2018 il no-let rule sarà introdotto nelle competizioni junior per un periodo di prova. Di conseguenza, nei tornei giovanili, se sul servizio la palla dovesse colpire il nastro e atterrare nel rettangolo corretto, i due giocatori dovranno giocarsi il punto. Questa decisione è, a detta della federazione internazionale, parzialmente dovuta al fatto che spesso negli eventi di quel livello non è presente un giudice di sedia e di conseguenza sono frequenti le discussioni sull’effettiva interferenza del net. Il provvedimento riguarderà anche i Masters junior di fine anno, le Olimpiadi della Gioventù e le competizioni a squadre. Al termine della prossima stagione la federazione internazionale deciderà se rendere permanente o meno questa nuova regola.

Per il momento non è stato annunciato nessun cambiamento relativo al circuito maggiore, né maschile né femminile. La sensazione però è che sia solo questione di tempo. Dopotutto il 2017 ha più volte dimostrato, tramite sperimentazioni di ogni genere, che i vertici del tennis mondiale sono orientati verso un’evoluzione del regolamento. Dalla Hopman Cup di Perth, dove il no-let era stato adottato per gli incontri di doppio misto, alle chiacchieratissime Next Gen Finals di Milano, si è cercato di tastare il terreno e di carpire le reazioni di tennisti, tifosi e addetti ai lavori. In Australia la cosa si era svolta sotto silenzio a causa dell’impostazione chiaramente leggera della storica esibizione che apre le porte all’anno tennistico. In quel di Rho invece, la questione era stata seguita molto più attentamente per il carattere rivoluzionario dell’evento, apripista dichiarato del “tennis del futuro” (con gli scongiuri di molti e il plauso nascosto di altri). Le novità messe in pratica sul cemento meneghino hanno diviso tutti, tuttavia il no-let non ha figurato tra le regole categoricamente bocciate dalla maggioranza. Molti sono apparsi divertiti dalle rincorse a cui il giocatore in risposta è costretto sulle palle smorzate dal nastro; altri più obiettivamente si sono accorti che questo genere di situazioni influenza pochissimi punti nell’arco di una partita o che spesso vengono fatti ripetere servizi chiaramente vincenti per una quasi impercettibile carezza alla rete; altri ancora invece rifiutano di aumentare ulteriormente la sfera di influenza del caso.

All’interno dell’inevitabile valzer di opinioni, i giocatori sono sembrati aperti a questa innovazione. Borna Coric, ad esempio, si è detto favorevole all’introduzione di questa regola anche nel circuito ATP. “Mi piace questa regola, perché mi è stata d’aiuto sul match point”, ha detto il giovane croato. “Credo che dovrebbe essere adottata anche in altri tornei, perché si discute troppo spesso su cosa sia let e cosa no”. Ad ogni modo, probabilmente nessuno si aspettava una così immediata attuazione delle novità viste alle Next Gen Finals, sebbene ancora abbastanza lontano dai palcoscenici del tour maggiore. Un piccolo, ma deciso passo verso il futuro. Non resta dunque che osservare con attenzione come si svilupperà la situazione, consapevoli che, comunque andrà, qualcosa sta cambiando.

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