Mondo Challenger: ecco gli ultimi titoli dell'anno

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Mondo Challenger: ecco gli ultimi titoli dell’anno

Millman trionfa in Thailandia, Carlos Berlocq fa 18 in carriera. Sumit Nagal profeta in patria. Andria è di Ignatik

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Hua Hin, Thailandia ($150.000) – Non poteva chiudere la stagione Challenger in modo migliore John Millman (8): primo torneo dell’anno (il nono in carriera nel circuito), 110 punti ATP e 21.600 dollari di montepremi. Il tutto con apparente facilità dato che nel corso dell’Ea Hua Hin Open l’australiano non ha perso un set e che il match più difficile è stato quello di semifinale contro Tatsuma Ito (4), vinto in un’ora e 23’ con il punteggio di 7-6(2) 6-2. Nella parte bassa Millman ha avuto gioco facile contro Hubert Hurkacz, Max Purcell e Alexey Vatutin, grazie anche alla sconfitta al primo turno del numero 2 del seeding Peter Polansky contro il qualificato Stephane Robert per 4-6 7-6(1) 6-4. L’altro finalista Andrew Whittington ha superato in semifinale un altro giapponese Go Soeda (6) con il punteggio di 6-3 6-3. In finale Whittington si è portato avanti nel primo parziale di un break, salvo poi perdere i sei giochi consecutivi, nel secondo set Millman ha dilagato strappando due giochi al connazionale e chiudendo con un doppio 6-2.

Risultato finale: [8] J. Millman b. A.Whittington 6-2 6-2


Bangalore, India ($100.000 + H) – Seconda vittoria “casalinga” in India. Al Bangalore Open trionfa il ventenne Sumit Nagal, alla prima affermazione nel circuito in carriera. Nagal nel corso dell’anno ha giocato prevalentemente a livello Future riportando quattro vittorie, ma negli ultimi due mesi lo si è visto nei main draw dei Challenger asiatici. Eliminato al secondo turno due settimane fa a Pune, la scorsa settimana è riuscito a battere le teste di serie numero 1 e 3 del torneo piuttosto nettamente: nei quarti ha eliminato Blaz Kavcic 6-4 6-3, mentre in semifinale ha lasciato appena quattro game a Yuki Bhambri, vincitore a Pune, battendolo con il punteggio di 6-4 6-0. Nella parte bassa Elias Ymer (4) si è fermato al secondo turno, battuto 6-3 6-7(2) 7-6(5) da Ante Pavic, il quale si è poi fatto rimontare dall’altro finalista di Bangalore, Jay Clarke. La finale tra i due giovani tennisti si è decisa al terzo set: il diciannovenne britannico numero 279 del ranking ha portato il match al parziale decisivo dopo che aveva perso il primo con il punteggio di 6-3.

Risultato finale: S. Nagal b. J. Clarke 6-3 3-6 6-2


Rio de Janeiro, Brasile ($50.000 + H) – Diciottesimo Challenger in carriera per uno dei veterani del circuito Carlos Berlocq (4). Il trentaquattrenne di Chascomus ha evitato nell’ultima settimana disponibile di chiudere l’anno senza neanche un titolo tra ATP e Challenger, cosa che non è accaduta negli ultimi cinque anni. I favoriti del Rio Tennis Classic erano tutti, eccetto Nicolas Jarry (3), nella parte alta del tabellone: Berlocq sì, ma anche Thiago Monteiro (5), Roberto Carballes Baena, nonostante in questo finale di stagione abbia tirato un po’ il fiato dopo un’estate da assoluto protagonista del circuito, ma soprattutto la wild card Rogerio Dutra Silva (1). Baena ha confermato il momento di appannamento perdendo al secondo turno contro Monteiro 7-6(4) 6-3, Monteiro che poi ha vinto il derby contro Dutra Silva nei quarti con un combattuto 7-6(4) 7-5. Contro il brasiliano, Berlocq ha avuto la meglio in due set, il primo vinto nettamente 6-2, il secondo chiuso al tie-break per 7-5. Meno interessante la parte bassa del tabellone, priva del numero 2 Gastao Elias e che ha visto uscire di scena al primo turno il cileno fresco di top 100, sconfitto dalla wild card Thiago Seyboth Wild 6-3 7-6(5). Ad arrivare in fondo è stato il giovane Jaume Munar (8), il quale ha battuto quattro argentini in altrettanti match. Gli è mancato il guizzo per fare cinque su cinque: contro Berlocq, lo spagnolo si è ritirato nel terzo set, quando era sotto 3-0 con un break da recuperare.

Risultato finale: [4] C. Berlocq b. [8] J. Munar 6-4 2-6 3-0 rit.


Andria, Italia (€43.000 + H) – Filippo Baldi è andato vicino alla prima finale Challenger in carriera. Era arrivato al match contro Uladzimir Ignatik (5) con lo scalpo di Lorenzo Sonego (4), battuto nel secondo turno con un doppio 6-4, ma contro il bielorusso si è piegato al terzo set, nel match più avvincente del Challenger di Andria. Tre set decisi da altrettanti tie-break che hanno tenuto in campo i due tennisti per oltre due ore e mezza di gioco. A sfidare in finale Ignatik è arrivato a sorpresa il qualificato belga Christopher Heyman: nei primi due turni ha battuto Andrea Arnaboldi 7-6(2) 6-4 e il numero 2 del tabellone Ricardas Berankis 6-3 6-3. In semifinale ha poi vinto contro Mirza Basic (3) con il punteggio di 6-3 5-7 7-5. La finale è stata molto combattuta, entrambi i tennisti hanno avuto pochissime opportunità nei rispettivi turni di risposta. Heyman è andato avanti di un set, vinto al tie-break 7-3, dopo che nessuno dei due ha concesso una sola palla break. Il copione si è ripetuto nel secondo parziale fino al decimo game, lì il bielorusso ha strappato alla prima occasione il servizio e set all’avversario. Il set decisivo si è deciso come il primo al tie-break, questa volta però a vincere è stato Ignatik, il quale aveva avuto l’opportunità di vincere già quando sul 6-5 in suo favore aveva sprecato due championship point. Con questa vittoria Ignatik porta a due i Challenger vinti quest’anno, cinque in carriera. Nel doppio invece arriva la prima vittoria a livello Challenger sia per Sonego che per Andrea Vavassori. La coppia italiana si è aggiudicata il torneo battendo le prime due teste di serie: in semifinale hanno avuto la meglio sulla coppia Bednarek/Pel per 6-2 7-6(3), mentre contro Arends/Gille hanno avuto bisogno del super tie-break, 6-3 3-6 10-7 il punteggio.

Risultato finale: [5] U. Ignatik b. [Q] C. Heyman 6-7(3) 6-4 7-6(3)

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