WTA 2017: dieci match da ricordare (e riguardare) - Pagina 2 di 5

Al femminile

WTA 2017: dieci match da ricordare (e riguardare)

Dagli Australian Open alle Finals di Singapore, dieci partite memorabili del 2017 per qualità tecnica, tattica e agonistica

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8. Johanna Konta def. Donna Vekic 7-6(4), 4-6, 10-8 Wimbledon, 2R
Il match più emozionante della prima settimana di Wimbledon per il pubblico inglese che affolla il Centre Court, e vuole assistere alla rivincita della finale di Nottingham. A sorpresa nell’occasione precedente Vekic aveva avuto la meglio su Konta (2-6 7-6(3) 7-5), dimostrando di avere una naturale vocazione per l’erba, sulla quale non ha problemi a coordinarsi con facilità e sicurezza. La superficie naturalmente è la stessa, e sono passate poco più di due settimane; nel frattempo Donna ha compiuto 21 anni (il 28 giugno).

Nella giornata in cui le formiche alate invadono Wimbledon (“Ce n’erano così tante che qualcuna l’ho inghiottita” racconta Johanna) si comincia lottando punto su punto, e si finisce allo stesso modo: lottando punto su punto. Di stampo maschile il set decisivo, in cui le protagoniste tengono sistematicamente la battuta e un solo passo falso al servizio si rivelerà fatale.
Konta e Vekic sono due tenniste che interpretano l’erba in modo contemporaneo: ottima battuta, rare discese a rete, ma soprattutto un ritmo tenuto alto grazie alla posizione a ridosso della linea di fondo; il tutto attraverso fondamentali solidi e penetranti. Rispetto a Johanna forse Donna si affida di più al dritto, che le procura il maggior numero vincenti; ma è anche il colpo che la tradisce nel diciottesimo game: sono due gratuiti di dritto a decretare la fine dell’equilibrio, dopo 3 ore e 13 minuti. Anche se a Wimbledon sono piuttosto generosi nelle valutazioni, rimangono comunque impressionanti i dati del saldo vincenti/errori non forzati: Vekic +18 (42/24) Konta addirittura +34 (55/21).

Irrilevante per le statistiche, ma ugualmente indimenticabile, il saluto a rete. Che non è una stretta di mano, ma un lungo abbraccio di consolazione di Konta nei confronti di una Vekic affranta. Dirà Johanna in proposito: “Quando lotti così tanto e così a lungo in un match come questo, la differenza tra vincere e perdere è davvero molto piccola; per questo diventa semplice immedesimarsi con chi soffre perché è uscita sconfitta”.

Konta vs Vekic: QUI alcuni brevi highlights

7. Simona Halep def. Kristina Mladenovic 7-5, 6-7(5), 6-2 Madrid, Fin
A Madrid si trovano una contro l’altra due delle maggiori protagoniste della stagione su terra battuta del 2017, e offrono un confronto molto ben giocato e ricco di rovesciamenti di fronte. Sono entrambe in forma (forse anche troppo, ragionando in vista del Roland Garros), e in campo riescono a mettere tutte le loro qualità: continuità di rendimento, capacità geometriche e grande solidità difensiva per Halep; incisività al servizio, costruzione del gioco sulla verticale e variazioni di ritmo per Mladenovic.

Quasi inevitabilmente una finale su terra significa anche scambi più lunghi che sulle altre superfici, e maggiore dispendio psico-fisico. La partita di Madrid lo conferma. Inizia meglio Mladenovic, che sale 5-3 e poi serve per il primo set sul 5-4. Non riesce a tenere la battuta e finisce per subire un parziale di 4 giochi a zero che le costa il 5-7.
I picchi di gioco si raggiungono nell’equilibratissimo secondo set, che (dopo il break e controbreak in apertura) segue la logica dei servizi e si conclude in volata con un tiebreak di grande qualità, ricco di notevoli scambi. Kiki pareggia i conti, ma forse per lei lo sforzo è stato troppo: dopo i primi game del terzo set si accende la spia della riserva e la leggera flessione a cui va incontro è sufficiente per spostare l’equilibrio dalla parte di Halep, che vince cinque degli ultimi sei game.

Due ore e 44 minuti tiratissimi. Saldo vincenti/errori non forzati: Mladenovic +10 (40/30), Halep +5 (23/18) Con questa vittoria Simona si conferma “regina di Spagna”, visto che era la campionessa uscente del torneo. E il successo a Madrid, unico di tutta la sua stagione, si rivelerà fondamentale per diventare numero uno del mondo a fine anno.

https://www.youtube.com/watch?v=TUc1smY8VLQ

a pagina 3: i match numero 6 e numero 5

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