Serena Williams torna in campo, ma gli Australian Open sono in dubbio

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Serena Williams torna in campo, ma gli Australian Open sono in dubbio

Dopo quasi un anno torna in campo la regina del tennis ad Abu Dhabi, battuta da Jelena Ostapenko ma la partecipazione a Melbourne resta incerta. Anderson supera Bautista Agut nella finale maschile

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A distanza di quasi un anno dal trionfo agli Australian Open, la neo-mamma Serena Williams è tornata in campo quest’oggi ad Abu Dhabi nel match di esibizione contro la numero 7 del mondo Jelena Ostapenko. La vincitrice del Roland Garros ha prevalso con il punteggio di 6-2 3-6 10-5, in un incontro giocato a ritmi blandi da entrambe le protagoniste, con Serena ancora lontanissima dalla forma migliore come era abbastanza prevedibile. Al termine del match la ventitré volte campionessa slam è apparsa emozionata e soddisfatta per il suo ritorno, ammettendo poi come la sua testa fosse inevitabilmente da un’altra parte. “Il primo match dopo tanto tempo è incredibilmente difficile soprattutto dopo aver partorito. Per la prima volta giocavo qui ad Abu Dhabi, voglio ringraziarvi per il supporto e dirvi che sono contenta di poter essere qui. Il tennis non è più la mia priorità ora, la maternità è fenomenale. Ero un po’ preoccupata, guardavo sempre il mio angolo per sapere se Olympia stesse bene”.

Fino a qui tutto nella norma, una partita di esibizione più importante per la notizia del rientro che per il resto, e appuntamento in Australia quando il risultato conterà per davvero. Invece in conferenza stampa Serena ha messo tutti in allerta, glissando sulla sua possibile presenza in Australia. Stando a quanto riportato da alcuni tweet dei giornalisti presenti ad Abu Dhabi, la più giovane delle sorelle Williams ha confidato di non aver ancora deciso se giocare o no gli Australian Open, aggiungendo poi che non ha intenzione di comunicare dove andrà una volta lasciati gli Emirati Arabi.

A questo punto si possono fare le ipotesi più disparate. Già il fatto di non vederla presente nell’entry list dei tornei pre AO aveva lasciato intuire che la partecipazione non fosse ancora così sicura, nonostante poi l’esibizione programmata per quest’oggi avesse fatto invece ben sperare i fan della statunitense. Conoscendo ormai abbastanza bene il personaggio, crediamo al fatto che il tennis non sia più la sua priorità (e ci mancherebbe altro) ma allo stesso tempo siamo sicuri che voglia ancora dimostrare di poter essere competitiva e per questo un’eventuale partecipazione agli Australian Open quando non è ancora in una condizione accettabile, non rientra probabilmente nei suoi piani. Fasciandoci in anticipo la testa, con il forfait Serena perderebbe i 2000 punti acquisiti con la vittoria dell’Happy Slam dello scorso anno e non figurerebbe più nel ranking Wta, dove attualmente occupa la ventiduesima posizione. Certamente questo non sarebbe un problema così grosso per lei, ma considerando le fisiologiche difficoltà di rientrare dopo la gravidanza, un conto sarebbe figurare almeno nelle prime 100 (classifica che avrebbe con un possibile “piazzamento” in Australia) un altro invece ripartire da zero all’età di 36 anni. Storicamente una situazione del genere Serena la visse nel 2006, quando una serie di infortuni la portarono al di fuori delle prime 100 del ranking; l’anno seguente proprio in Australia, stupì tutti e andò a trionfare da numero 81 del mondo, sconfiggendo in finale la sua rivale storica Maria Sharapova. Erano altri tempi, Williams aveva appena 26 anni e le due situazioni non sono nemmeno lontanamente paragonabili, ma sottovalutare la forza di volontà spaventosa della statunitense sarebbe un errore.

Nel frattempo sempre ad Abu Dhabi, Kevin Anderson si è aggiudicato il Mubadala World Tennis Championship, manifestazione rimasta orfana prima di Rafael Nadal e poi di Novak Djokovic. Il finalista degli Us Open ha sconfitto in due set lo spagnolo Roberto Bautista Agut con il punteggio di 6-4 7-6(0). Il sudafricano succede a Nadal nell’albo d’oro del torneo, giunto quest’anno alla decima edizione.

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