Sloane Stephens passa a Nike. Under Armour in ritirata?

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Sloane Stephens passa a Nike. Under Armour in ritirata?

La campionessa degli ultimi US Open vestirà il marchio col baffo. Finita dopo 8 anni l’avventura con Under Armour, a cui rimane il solo Andy Murray (per ora)

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“Image is everything”, l’immagine è tutto, fecero dire a un giovane Andre Agassi in una pubblicità del 1990, scatenandogli contro definitivamente le accuse di pensare troppo al proprio look e poco alle cose serie. Eppure ciò che si indossa può avere significati più profondi di quello estetico, soprattutto nel tennis: l’annuncio che la campionessa degli ultimi US Open Sloane Stephens vestirà Nike a partire da questa stagione, ad esempio, testimonia sia la sua consacrazione ad atleta da prima pagina nell’affollato mondo sportivo degli USA, sia il declino del suo ex sponsor tecnico Under Armour. La casa di abbigliamento sportivo aveva vestito Stephens dal 2010, quando era appena diciassettenne, fino allo scorso anno, dopo un rinnovo del primo contratto quinquennale.

Com’è ovvio per chi è di gran lunga il marchio più grande nel proprio settore, Nike non sceglie a caso i tennisti da mettere sotto contratto: soltanto una manciata tra i tanti top 100 statunitensi tra ATP e WTA hanno il ben retribuito privilegio di indossare i capi griffati dal baffo della vittoria (tra di loro Serena Williams, Jack Sock e i migliori Next Gen). Attualmente numero 13 al mondo e con davanti a sé un semestre ricco di punti tutti da accumulare, Stephens può considerare dunque la firma con Nike una ulteriore riconoscimento del livello al quale finalmente sembra essere riuscita a fare ritorno.

È probabile in ogni caso che Under Armour non abbia provato più di tanto a trattenere la numero 3 nazionale, nonostante il successo di Flushing Meadows ne abbia rilanciato l’immagine “col botto”. A causa delle difficoltà finanziarie in cui versa l’azienda, in perdita per la totalità dello scorso anno e con le quotazioni borsistiche in discesa libera, già dagli ultimi mesi dello scorso anno i vertici ne avevano valutato seriamente l’idea di uscire dal tennis. Il settore della pallina gialla non avrebbe reso quando prospettato dal punto di vista economico, nonostante i numerosi successi di Andy Murray nella seconda metà del 2016.

Lo scozzese ad oggi è l’ultimo tennista rimasto nel roster di Under Armour, anche se non è detto sia destinato a rimanerci a lungo: il suo accordo era in scadenza a fine 2017 (proprio come quello di Stephens) e nonostante il rinnovo preventivato, con tanto di nuovo kit sfoggiato nelle apparizioni dicembrine, su quel fronte non si è più fatta parola. Se le condizioni fisiche di Murray sono una incognita sempre più tenebrosa, ad esse si aggiunge ora il mistero di chi gli metterà i propri panni addosso quando finalmente potrà di nuovo scendere in campo.

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