WTA Brisbane: Svitolina alla prova Sasnovich

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WTA Brisbane: Svitolina alla prova Sasnovich

La corsa della bielorussa, proveniente dalle qualificazioni, culminerà nella prima finale a livello Premier. A sfidarla, da favorita, Elina Svitolina che ha battuto Karolina Pliskova e fa prove di Slam

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Tre teste di serie e una qualificata hanno raggiunto le semifinali della nona edizione del Brisbane International, torneo che nelle prime tre edizioni si è dovuto accontentare della categoria International e nel 2012 è salito al rango di Premier. Mentre Sevastova e Sasnovich sono alla prima presenza nel Queensland, Pliskova e Svitolina erano presenti qui anche 12 mesi fa e proprio come oggi si erano affrontate in semifinale. L’ucraina oggi si è presa la rivincita dopo un match lottatissimo e ora si appresta a giocare la finale da favorita. Prove di Slam per Elina?

QUALI…TÀ BIELORUSSA – Ad aprire il programma della Pat Rafter Arena è la sfida inedita tra la testa di serie n. 7, la lettone Sevastova, e la qualificata bielorussa Sasnovich, entrambe alla ricerca della prima finale in un Premier. Le due giocatrici est-europee vantano uno stile simile dettato anche dal fisico minuto – intorno ai 170 cm – e un tennis molto più elaborato e ragionato rispetto alla media. Quasi in barba alle premesse entrambe partono in maniera aggressiva, ma non essendo questa una loro prerogativa incappano in tanti errori a inizio scambio; queste imprecisioni sfociano in un reciproco scambio di break nel mezzo del primo set. Sevastova non è affatto soddisfatta dal suo gioco e ogni errore di dritto è sottolineato da uno sguardo tetro rivolto verso il suo coach. Nell’inevitabile tie-break, la giocatrice più propositiva – lo si evince anche dal linguaggio del corpo – è la bielorussa che con un paio di vincenti di rovescio si porta avanti nel punteggio e non si farà più riprendere: Aliaksandra chiude 7-3 in 50 minuti e per la lettone questo è il primo set perso del torneo. Neanche un lungo medical time-out chiamato dalla giocatrice che conduce le danze è sufficiente a far ritrovare tranquillità a Sevastova, che appare invece sempre più frustrata.

Sevastova, ormai, non segue più schemi bensì si limita a tirare al massimo appena può ma la strategia non paga, anzi si rivela deleteria e dà slancio alla sua avversaria. La svolta conclusiva arriva nel nono game quando una risposta fulminea permette a Sasnovich di guadagnarsi la prima palla break del secondo set. Sevastova risparmia la fatica alla sua avversaria, buttando via il punto con l’ennesimo errore di dritto, e manda la bielorussa a servire per il match. Sasnovich è precisa e puntuale come lo è stata per la maggior parte dell’incontro e al secondo match point chiude 6-4 in 1 ora e 34 minuti, raggiungendo così la sua prima finale in un Premier (la seconda in carriera dopo quella del Korean Open persa nel 2015 da Begu). Per la 23enne Aliaksandra, proveniente dalle qualificazioni, questa è dunque la settima vittoria consecutiva.

Cosa ha fatto la prima finalista del torneo durante la sfida tra Svitolina e Pliskova? “Sarò totalmente rilassata e farò la cosa che preferisco in assoluto: mangiare. Tutti i giorni vado nello stesso posto, un ristorante francese, e mangio del risotto coi funghi“. Della serie, la tensione per la prima finale importante in carriera tenetela pure voi: io sdrammatizzo tutto col risotto.

CHI BEN COMINCIA… MAL FINISCE – Dopo 5 ore dalla conclusione della prima semifinale scendono in campo la tds numero 3 Svitolina e la campionessa in carica Pliskova per quello che è il loro settimo faccia a faccia. A vincere le prime cinque sfide è stata Karolina, mentre con il successo odierno Elina ha dato seguito a quello già ottenuta lo scorso anno a Roma. L’ucraina cerca fin da subito di uscire dallo scambio con dei colpi aggressivi, e il prima possibile; questo spesso significa giocare frettolosamente e in un batter d’occhio si ritrova sotto di due break. Dopo essersi messa con le sue stesse mani in una situazione così spiacevole (0-4), a Svitolina non rimane altro da fare con restare fedele alla tattica adottata fino a quel momento: continuare a spingere. Finalmente la palla inizia ad entrare e Pliskova non sa come gestire questa ondata ucraina che le si abbatte addosso; la ceca tenta invano qualche discesa a rete ma ne risulta sorpresa più lei che l’avversaria. Il sorpasso arriva nell’undicesimo game durante il quale l’ex numero 1 del mondo, nonostante le tante occasioni sciupate, termina con due errori di dritto. Svitolina andrà poi a chiudere agevolmente 7-5 in 44 minuti.

Elina Svitolina – Brisbane 2018 (via Twitter, @BrisbaneTennis)

Nel secondo set l’attuale numero 6 del mondo gioca con meno aggressività (e lo dimostra anche il minor numero di gratuiti), cercando di puntare sulla solidità: fare ‘muro contro muro’ con Pliskova è una scelta coraggiosa che Elina, considerando le sue qualità, può permettersi di fare. I game si fanno molto più combattuti rispetto al parziale precedente e per poco l’ucraina non subisce lo stesso trattamento che aveva inflitto a Karolina. Infatti questa volta è Svitolina a ottenere un doppio break di vantaggio e andare a servire (due volte) per il match: ciononostante si lascia recuperare fino al 5-5. La ceca tuttavia non dà continuità alla rimonta e in preda a un evidente scoramento si lascia sfuggire, questa volta definitivamente, il match di mano. Arriva un altro 7-5 – questa volta in 50 minuti – che mette fine al suo tentativo di bissare il successo a Brisbane. Per Svitolina quella di domani sarà la 13esima finale in carriera, dove affronterà per la prima volta Aljaksandra Sasnovich.

Risultati:

[Q] A. Sasnovich b. [7] A. Sevastova 7-6(3) 6-4
[3] E. Svitolina b. [2] Ka. Pliskova 7-5 7-5

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