Australian Open, grande occasione per chi è senza Slam - Pagina 3 di 4

Al femminile

Australian Open, grande occasione per chi è senza Slam

Il Major dei ritorni annunciati e mancati. Garbiñe Muguruza, Karolina Pliskova e Simona Halep favorite di un torneo più equilibrato che mai

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Le favorite per i bookmaker
Prima di presentare le quote per il torneo in arrivo, una curiosità: ricordo le quote attribuite alle vincitrici Slam nel 2017.
Australian Open: Serena Williams a 3
Roland Garros: Jelena Ostapenko a 101
Wimbledon: Garbiñe Muguruza a 11
US Open: Sloane Stephens a 21

Ed ecco le favorite di una delle principali agenzie di scommesse inglese, alla vigilia degli Australian Open 2018 (rilevazione di lunedì 8 gennaio):

Tre favorite a pari merito: Muguruza, Pliskova, Halep. Seguono Svitolina, Wozniacki, Sharapova. Quattro delle prime sei favorite non hanno mai vinto uno Slam (mentre Sharapova l’ultimo lo ha vinto nel 2014). Come dire che per alcune di loro questa sembra essere veramente una occasione da non farsi sfuggire.

Se invece la spuntasse Muguruza, si ritroverebbe con un palmarès davvero particolare: sei tornei vinti in carriera, ma tre di questi sarebbero Slam, e conquistati su tre superfici differenti. Ricordo anche che Sharapova non sarà testa di serie e potrebbe capitare fin dal primo turno contro una big, come del resto è già accaduto a Flushing Meadows 2017 (contro Halep).

Fra chi ha vinto gli Slam nel 2017 sembrano in condizione non ottimale sia Stephens che Ostapenko, con quote forse troppo ottimistiche. Al contrario mi sembrano sottostimate la semifinalista dello scorso anno a Melbourne Vandeweghe, e la finalista Venus Williams, che negli Slam nel 2017 ha dimostrato una eccezionale continuità. Ma forse su Venus aleggia l’incertezza dovuta alla carta di identità, che prima o poi potrebbe presentare il conto anche a una campionessa della sua classe.

Per me sono ugualmente sottostimate Konta e Garcia, anche se forse sulla loro valutazione incidono i ritiri avvenuti la scorsa settimana (che però potrebbero essere stati precauzionali). Storicamente Johanna e Caroline hanno un passato negli Australian Open diverso: non molto positivo per Garcia, mentre per Konta si tratta dello Slam in cui si è probabilmente espressa meglio. Del resto per lei è una specie di ritorno a casa, visto che gioca per la Gran Bretagna ma è nata a Sydney. La quota di 20 a 1 mi sembra particolarmente appetibile.

Anche Darya Gavrilova ha dimostrato di giocare bene in casa (per lei percorso inverso di Konta: nascita russa e nazionalità australiana acquisita). E vedremo come reagirà Ashleigh Barty dopo il terzo turno del 2017; dodici mesi fa da numero 223 del ranking non aveva alcuna pressione, ora invece si presenta da numero 19 del mondo, e con ben altre aspettatitve.

Tra chi ha dato prova di trovarsi storicamente bene a Melbourne penso vadano ricordati almeno due nomi. Ekaterina Makarova, semifinalista nel 2015, vanta un curriculum ricco di ottime partite: ha battuto diverse Top 10 (Halep, Kerber, Cibulkova, Zvonareva) ed è stata anche capace di sconfiggere Serena Williams (nel 2012).
L’altra “australiana” è Dominika Cibulkova, capace di arrivare in finale nel 2014 (sconfitta da Li Na) dopo avere battuto Suarez Navarro, Halep, Radwanska e Sharapova. E a Melbourne ha superato anche Azarenka (nel 2015).

Dopo l’annata negativa del 2017 le buone prestazioni in Hopman Cup hanno fatto risalire la fiducia in Angelique Kerber, vincitrice a Melbourne nel 2016; vicino a lei secondo i bookmaker la connazionale Julia Goerges, che è reduce da una serie positiva di 14 vittorie consecutive (vittorie nei tornei di Mosca, Zhuai ed Auckland). Una serie che ha portato da 2 a 5 i tornei vinti in carriera (il successo precedente risaliva a Stoccarda 2011).
Situazione simile a Kerber per Belinda Bencic: piuttosto in alto nella stima dei bookmaker, e direi giustamente, grazie ai risultati ottenuti negli ITF e alle confortanti prestazioni in Hopman Cup. Insieme a lei stanno progressivamente crescendo nel credito dei quotisti altre giovani del circuito: Sabalenka, Osaka, Kasatkina.

Tra le italiane Giorgi è a 150, mentre compaiono tutto sommato in alto sia Errani che Vinci, quotate a 200: lo dico perché bisogna tenere presente che al momento devono ancora superare l’ostacolo delle qualificazioni, visto che non hanno la classifica per l’accesso diretto nel main draw. Ci sarà di sicuro invece Schiavone che non compare nella tabella, ma fa parte dei nomi indicati a 500.

Infine due dati storico-statistici. Il primo: se non vinceranno né Kerber né Sharapova, avremo un nome nuovo nell’albo d’oro di Melbourne.
Secondo dato: per la prima volta dal 2009 la più forte giocatrice australiana dell’ultimo decennio, Samantha Stosur, non sarà testa di serie. Qualche cinico ribatterà che per il torneo le cose non cambieranno granché, visto che Samantha ha sempre faticato moltissimo a esprimersi al meglio in Australia. Bisogna infatti tornare al 2010 per trovarla al quarto turno a Melbourne, mentre nelle ultime due edizioni ha perso al primo turno. Del resto il “suo” Slam è sempre stato il Roland Garros (una finale, tre semifinali), anche se nel palmarés spicca la vittoria agli US Open 2011 contro Serena Williams. Stosur, nata nel marzo 1984, ha dovuto saltare sia Wimbledon che US Open 2017 per una frattura da stress al polso.

a pagina 4: i precedenti nel torneo delle prime 16 teste di serie

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