Australian Open: Seppi, maratona vincente e ottavi. Ora Edmund

Australian Open

Australian Open: Seppi, maratona vincente e ottavi. Ora Edmund

MELBOURNE – Dopo quasi quattro ore di gioco Andreas la spunta 9-7 al quinto. Era stato in vantaggio due set a zero. Adesso Kyle Edmund. 52 ace non sono bastati a Ivo Karlovic

Pubblicato

il

 

L’occasione di Seppi: tra Italia e Australia, momenti bui e luminosi (Scanagatta)

A. Seppi b. I. Karlovic 6-3 7-6(4) 6-7(3) 6-7(5) 9-7 (da Melbourne, il nostro inviato)

Le condizioni di gioco che accolgono nella Hisense Arena Andreas Seppi (76 ATP) e Ivo Karlovic (89 ATP) sono a dir poco estreme: ben oltre i 40 gradi sul campo, sole accecante, un vento caldissimo che peggiora invece di migliorare la sensazione di soffocamento che attanaglia i tennisti e pure noi in tribuna stampa. Coma fanno a giocare, lo sanno solo loro. Per fortuna, con il passare delle ore (saranno 3 e 51 minuti alla fine) la canicola allenta la sua presa, e la brezza si fa gradevole, come assai gradita, per non dire entusiasmante dal punto di vista agonistico (meno da quello tecnico) è la vittoria per 9-7 al quinto di Seppi. L’occasione è ghiottissima per entrambi: si gioca per incontrare, agli ottavi di finale, l’inglese Kyle Edmund, 49 ATP, che è uscito vittorioso da una tremenda battaglia nel caldo africano che avvolge oggi Melbourne Park, 7-5 al quinto su Basilashvili. Giocatore tosto e in forma, ma a questo livello Slam, probabilmente uno dei migliori avversari auspicabili. Tre precedenti fra Ivo e Andreas, due affermazioni sul veloce per il croato (Vienna, indoor, 2015 e Nottingham, erba, 2008), una sulla terra rossa per l’azzurro (Barcellona 2007).

SERVIZIO CONTRO PALLEGGIO – Andreas, nella conferenza stampa di ieri, ci aveva detto che “affrontare Karlovic è un gran paio di xxxxx“, in tono scherzoso ovviamente. Ivo, quando glielo abbiamo riferito poco dopo, ha replicato, da persona simpaticissima e piena di spirito qual è: “A Seppi non piace giocare con me? Ne sono contento!“. La ragione di queste dichiarazioni è ovvia, quando hai davanti “Mister Ace”, 74 quelli scagliati finora in appena due match qui a Melbourne, sei in una situazione di tensione continua: la minima incertezza nei tuoi turni di battuta può costarti il set. Il gioco è da subito basato sull’uno-due, quando non sull’uno e basta. Se inizia lo scambio, Seppi è una spanna sopra l’altissimo e poco mobile avversario, se a Karlovic entra bene il servizio, c’è poco da fare. Ma per fortuna, la cosa può essere vista anche dall’altro lato, considerate le difficoltà in risposta del trentottenne croato. E quando nel sesto game a Ivo non entrano le prime palle, e fallisce uno smash controsole, cedendo il servizio, ad Andreas basta fare attenzione per un paio di turni di battuta per chiudere 6-3. Molto bravo.

OCCASIONI SPRECATE – A inizio secondo parziale, nei primi due game si vedono subito due occasioni di break a testa, sprecate da entrambi, poi la partita si rimette nei binari già visti, solo le briciole per chi è alla risposta, e il tie-break è inevitabile. Piazza un paio di ottime risposte Andreas, sale 6-2, e chiude 7-4 grazie a un britto dritto in rete di Ivo. Due set a zero, bene così. Nel terzo set, sul 4-3 per Seppi e servizio Karlovic, due buoni passanti portano ad Andreas altrettante palle break, pesantissime, ma Ivo azzecca una bastonata con la battuta, un buon attacco, e si salva. Peccato. Poco dopo, come spesso avviene quando c’è Karlovic in campo, siamo ancora al tie-break. Brutto doppio fallo di Andreas, poi ace numero 20 e servizio vincente di Ivo, subito 3-0. A proposito di ace, pure Seppi si difende alla grande, sono 16 per lui, solo 4 meno dell’avversario, che però è bravissimo a rete (52 punti su ben 81 discese, 47/69 sui serve&volley diretti. Numeri d’altri tempi). Il vantaggio iniziale concesso a Karlovic si rivela purtroppo decisivo, e il terzo set è suo, per la gioia dei rumorosi supporter con magliette a scacchi bianchi e rossi che presidiano un lato della tribuna.

ENNESIMO TIE BREAK, POI A OLTRANZA – Nel quarto parziale, in cui da parte di Ivo prosegue il bombardamento, e da parte di Andreas la difesa e la pressione da fondocampo, non si vede l’ombra di una palla break, e il 6-6 arriva puntuale come i tram che passano di fianco al fiume Yarra. E sul 4-5, un terribile errore di rovescio di Seppi gli costa un minibreak e due set point contro. Il secondo, con botta al centro che costringe alla risposta in rete Andreas, è quello fatale, siamo al quinto set. In cui, qui agli Australian Open, si va avanti a oltranza, potrebbe essere un vantaggio per Seppi, stiamo a vedere. Lo fa pensare il fatto che Karlovic, quando è andato al quinto set nei tre Slam che non prevedono il tie-break nel set finale, e in Davis, ha un record fortemente negativo: ha perso infatti più del doppio delle partite che ha vinto, 16 contro 7. Essere costretto a brekkare, senza potersi rifugiare nel tie-break, è un bel problema per Ivo. nei quinti set di Karlovic figurano un 22-20, un 16-14, un 13-11, un 12-10, un 11-9 e adesso anche un 9-7. Mentre Seppi ha giocato il suo “longest set” l’anno scorso qui quando ha battuto Kyrgios (rimontando da due set sotto e match point) e ora il 9-7 di oggi. Andreas, in carriera, aveva perso 4 volte dopo essere stato in vantaggio di due set: da Gulbis in Davis nel 2008, da Granollers allo US Open 2010, da Djokovic al Roland Garros 2015, e da Kyrgios qui all’Australian Open 2015. Ivo ha vinto dopo essere stato sotto due set 3 volte, due su James Blake (in Davis nel 2009 e allo US Open 2013), e una su Zeballos qui a Melbourne l’anno scorso. 20 sono state invece le vittorie al quinto set.

Nel parziale decisivo, giocato sempre più a sprazzi anche a causa della stanchezza, l’azzurro ha un’opportunità sul 5-4, match point, cancellato da un ace a 210 kmh, poi finalmente sull’8-7 arriva un 15-40, altre due palle decisive, e la bella risposta di dritto di Seppi lo manda agli ottavi di finale (i quarti in 5 anni all’AO) contro Kyle Edmund, un solo precedente tra i due, vinto da Edmund nel 2016 in Belgio sul duro indoor. Dato incoraggiante: nel 2018, Andreas è ancora imbattuto (vittoria al challenger di Camberra alla vigilia del torneo). Al match con Edmund, Andreas arriva dopo aver battuto nell’ordine Moutet, Nishioka e Karlovic, Kyle ha eliminato nell’ordine la testa di serie n°11 Kevin Anderson, Istomin e Basilashvili, due battaglie al quinto set per lui, nel primo e nel terzo turno.

IL LIVESCORE DEL DAY 5: UOMINI – DONNE
I TABELLONI COMPLETI: UOMINI – DONNE

Nadal ‘rulla’, Dimitrov sbaglia ma Rublev di più
Il derby è di Svitolina. Eliminata Ostapenko
Con questo Kyrgios non c’è da scherzare

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement