Delray non è spiaggia per vecchi, Shapo e Fritz all'arrembaggio

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Delray non è spiaggia per vecchi, Shapo e Fritz all’arrembaggio

Il canadese resiste ai missili di Karlovic, mentre la sorpresa della giornata è la vittoria di Fritz su Querrey. Tornano alla vittoria Raonic e del Potro

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La seconda giornata dell’ATP 250 di Delray Beach è all’insegna della gioventù galoppante, proprio nella settimana del ritorno di Roger Federer al numero 1 del ranking. I fari erano puntati sullo scontro generazionale Shapovalov-Karlovic. Il nome del vincitore ancora viene pronunciato a fatica dai tifosi, ma in futuro sarà impresso nella memoria di tutti, non v’è dubbio.

Shapovalov parte male: perde il servizio al primo game e rischia il doppio break immediato. Si ricompone, reagisce, trova le contromisure alle bordate micidiali del croato, recupera lo svantaggio e infine strappa nuovamente il servizio all’avversario, chiudendo 7-5 il primo  parziale. Nel secondo set la musica non cambia: è la fiera delle palle break, stavolta annullate con tenacia da entrambi fino al tie-break finale, chiuso da Shapovalov con un passante che ricorda quello che consegnò la vittoria a Federer contro Sampras a Wimbledon, nel 2001. La differenza è che il canadese è mancino, quindi da quel lato di campo ha tracciato un fendente di rovescio che ha bucato il vecchio Ivo. Non benissimo entrambi al servizio: solo il 52% di prime per Karlovic, mentre Shapovalov mette a referto ben 10 doppi falli. Il canadese ha vinto la partita salvando 11 palle break su 12, sintomo di fermezza e coraggio nei momenti caldi.  Karlovic si consola sapendo di essere l’unico giocatore più anziano di Federer presente in top 100, mentre Shapovalov, che virtualmente rosicchia un’altra posizione nel ranking e sale al numero 45, affronterà agli ottavi Jared Donaldson, altro giovane virgulto tra quelli vittoriosi a Delray Beach (7-6 6-1 al lucky loser Polansky).

FESTA GIOVANE – Tra le altre nuove leve avanzano anche il gigante Opelka (doppio tie break per avere la meglio del connazionale Harrison) e soprattutto un ritrovato Taylor Fritz, che sconfigge Sam Querrey in una partita risolta al fotofinish. Il primo set lascia presagire una formalità per Querrey (6-2 in suo favore), che gioca profondissimo mentre l’avversario appare falloso. Nel secondo parziale sale in cattedra Fritz, guadagnando campo e reggendo lo scambio con maggiore facilità, per un 6-3 che rimanda al terzo set il verdetto finale. I servizi diventano padroni incontrastati del match e si arriva al tie-break, dove Fritz attacca all’arma bianca e conquista una vittoria preziosa. Due anni fa, proprio a febbraio, il giovane americano raggiungeva la prima (e fino ad ora unica) finale ATP, nel defunto torneo di Memphis, venendo poi sconfitto da Nishikori. Si sa, l’ambiente americano mette una grossa pressione sulle spalle delle giovani promesse, quindi tutti prospettavano una carriera gloriosa per il ragazzo californiano, capace nel 2016 di issarsi fino alla posizione 53 del ranking. Da quel momento sono arrivati per lui periodi bui in campo (un crollo verticale che gli addetti ai lavori non si aspettavano) e floridi nella vita privata (sposarsi a 18 anni e fare subito un figlio non è da tutti).

USA DAY – L’unico giovane che non si unisce alla festa è il cavallo pazzo Bublik, sconfitto dal croato Skugor. Tra tanta gioventù si insinua il vecchio sergente Youzhny, ma solo perché affrontava un altro giocatore “attempato”: il piccolo folletto Dudi Sela. Per il resto continua la poderosa avanzata degli americani; superano il turno infatti anche Isner e Johnson, portando a otto il numero dei tennisti a stelle e strisce agli ottavi di finale (la metà del totale). La pattuglia Usa ha in ogni caso un solo posto garantito nei quarti: quello che verrà fuori dal derby tra Sock e Opelka nella parte alta del tabellone. Da segnalare il ritorno al successo di Milos Raonic, vittorioso in due set contro il giapponese Taro Daniel  nonostante il preoccupante dato al servizio: soltanto il 39% di prime in campo. Per tornare a scalare la classifica il canadese dovrà ricalibrare questo colpo, che d’altronde rappresenta il punto forte del suo arsenale.

Chiude il programma la vittoria di del Potro contro il francese Chardy. Una prestazione solida da parte della torre di Tandil, che si scompone solo agli albori del secondo set- quando perde il servizio – per poi inserire nuovamente il pilota automatico ed arrivare in scioltezza al traguardo. Sulla strada per la finale l’argentino incrocerà Tiafoe agli ottavi, poi probabilmente Chung e Shapovalov. Resisterà all’assedio della Next Gen?

Risultati:

[6] J. Isner b. R. Albot 5-7 6-3 6-4
[WC] R. Opelka b. R. Harrison 7-6 (5) 7-6 (6)
P. Gojowczyk b. L.Lacko 3-6 7-5 6-1
S. Johnson b. N. Basilashvili 6-3 6-4
[Q] F. Skugor b. [Q] A. Bublik 6-2 7-5
[9] M. Raonic b. T. Daniel 6-1 7-5
J. Donaldson b. [LL] P. Polansky 7-6 (6) 6-1
E. Donskoy b. [LL] D. King 6-4 6-2
D. Shapovalov b. I. Karlovic 7-5 7-6 (4)
M. Youzhny b. D. Sela 7-5 6-4
T. Fritz b. [4] S. Querrey 2-6 6-3 7-6 (4)
[2] J. del Potro b. J. Chardy 6-2 6-4

Il tabellone completo 

Mattia Madonia 

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