Quando avevamo predetto il futuro della Davis [VIDEO]

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Quando avevamo predetto il futuro della Davis [VIDEO]

In un video girato a Melbourne poche settimanane fa, il giornalista americano Ben Rothenberg e Ubaldo già immaginavano la rivoluzione Davis…

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Durante i recenti Australian Open il direttore aveva chiesto a  Ben Rothenberg, prima firma tennistica del New York Times, quale fosse la sua ricetta per il futuro di una Coppa Davis sempre più in crisi. Le risposte del giornalista americano si sono rivelate quanto mai premonitrici della rivoluzione che si prospetta all’orizzonte tra pochi mesi: “Penso che per quanto non ci credessi all’inizio, la Laver Cup abbia indovinato molte scelte su come organizzare un evento a squadre di questi tempi: chiudere tutto in una o due settimane con weekend da due giorni massimo, in un solo posto, riuscendo a coinvolgere tutte le star. Senza i grandi giocatori non può funzionare. In questo momento a me la Coppa Davis sembra irrilevante, la Francia ha vinto l’anno scorso senza aver sconfitto uno dei primi 40 del mondo in singolare. Che significato ha una vittoria del genere? Come puoi essere la squadra migliore se gli altri non giocano?“.

Poi ha spiegato meglio la sua idea: “Se viene organizzato in modo corretto, il cambiamento può funzionare vendendo i biglietti in anticipo anche se la squadra del Paese ospitante non arrivasse alla fase finale. In questo momento i grandi giocatori la giocano una o due volte, la vincono e poi non la giocano più. Capisco la necessità della Coppa Davis per quei Paesi che non hanno un torneo ATP in calendario, come la Serbia, ma se poi Djokovic e Troicki non giocano il prodotto rimane scadente. In questo momento non è un buon prodotto e spero che venga migliorato. Se si vuole rimanere con un World Group da 16 squadre, che sono forse troppe, si potrebbero organizzare dei mini-gruppi da 4 squadre con semifinale e finale in 4 sedi diversi. Le 4 vincitrici si ritroverebbero poi nella Final 4 decisiva per il titolo”.

A un mese di distanza dalle sue parole sembra che la strada intrapresa sia proprio questa…

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