Kuznetsova: "Sono stati brutti mesi, spero di tornare a Indian Wells"

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Kuznetsova: “Sono stati brutti mesi, spero di tornare a Indian Wells”

La russa, a Dubai per preparare il rientro, parla a Sport360. “Il polso fa ancora male. Kim Clijsters mi è stata vicina. Doping? Chi imbroglia deve pagare”

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dal nostro inviato a Dubai

In questa settimana a Dubai non ci sono solo i tennisti che partecipano al locale ATP 500: anche una grande protagonista del circuito femminile è qui, Svetlana Kutsetsova, ex numero 2 WTA e attuale 19, vincitrice in carriera di due Slam in singolare (US Open 2004 e Roland Garros 2009). A informarci della sua presenza negli Emirati è il quotidiano sportivo locale, Sport360, che l’ha incontrata per farsi rilasciare un’interessante intervista sul suo momento attuale e sui mesi passati fuori dal circuito a causa dell’operazione al polso sinistro subita a novembre.

Sulle sue condizioni attuali risponde onestamente: “Il polso mi fa ancora un po’ male, ma il medico mi ha detto che è normale dopo l’operazione e che il dolore si affievolirà sempre più sino a scomparire. Sto iniziando ora a giocare qualche rovescio, il ritorno nel circuito è vicino: il piano è rientrare per Indian Wells. Non posso negare che per me siano stati brutti mesi, non ero mai stata operata prima e la paura di quel che sarebbe successo era tanta. Non aiutava neanche che la causa del mio dolore non fosse chiara: i diversi specialisti in giro per il mondo che ho consultato mi davano spesso pareri diversi. Mi sono infortunata a New York e lì i dottori mi dicevano che sarebbero bastati due settimane di riposo assoluto, ma non è andata così. Il dolore persisteva e con esso la paura aumentava“.

Alla fine, Svetlana ha optato per il Belgio: “Mi sono fatta operare dal dottor Vertreken, lo stesso che aveva operato in precedenza Bencic e Clijsters: ho parlato con entrambe prima di decidere. Con Kim mi sono anche vista, siamo state a cena assieme, ricordando i vecchi tempi quando giocavamo entrambe nel circuito: è stato molto divertente. Soprattutto, Kim mi ha rassicurato con belle e sincere parole sul fatto che sarei tornata a giocare come prima“. La russa spiega anche le difficoltà che vi sono nel rientrare nel circuito: “Quando inizi a giocare dopo essere stata ferma, ti ripeti che sei piena di energia, che non vedi l’ora di allenarti, poi rientri in campo e ti senti morta. Capisci che più vecchia ti fai, più difficile diventa entrare in forma“.

Chiosa dicendo che ha imparato tanto da questa operazione: “Quando sei in giro nel tour non pensi ad altro che al tennis e al prossimo torneo da affrontare. L’essere stata costretta a fermarmi, mi ha indotto a pensare al mio futuro, a trovare obiettivi, a fare cose che non puoi fare quando sei nel circuito“. Infine, stimolata sulle recenti squalifiche per doping inflitte a Bellucci ed Errani dice: “Non mi va di rispondere, perché sono cose che sulla stampa possono essere facilmente manipolate o comunque non comprese. Il fatto è che il sistema antidoping è diventato così restrittivo che puoi prendere una medicina per il raffreddore e ritrovarti squalificato. Personalmente, prima di applicare qualsiasi crema, ci penso mille volte e preferisco non farlo. Anche se compro il tè chiedo se va bene o se sto sbagliando. Di certo, chi imbroglia, deve pagarne il prezzo“.

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