Città dei Mille, un club in crescita con focus sui giovani

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Città dei Mille, un club in crescita con focus sui giovani

Il Città dei Mille è una delle realtà più interessanti e dinamiche di Bergamo e provincia, zona a grande passione tennistica, come ci ha raccontato il Presidente Marco Fermi

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Presidente Fermi, il Città dei mille ha iniziato l’attività nel 1986, come è nato questo club?
Il circolo è stato fondato oltre 30 anni fa, io sono arrivato un po’ dopo la nascita del circolo. Il Città dei Mille è nato grazie alla passione di un gruppo di amici appassionati di tennis che si sono messi insieme formando una cooperativa, da cui è sorto il primo campo da tennis. Poi a metà anni ’90 c’è stato un forte potenziamento delle strutture, inclusa la costruzione di altri campi, per arrivare alla attuale configurazione del club che dispone anche di piscina, campo da padel, palestra attrezzata, ecc. Il circolo negli anni ’90 ha vissuto anni importanti a livello di crescita, di risultati sportivi, ed anche con l’organizzazione di tornei internazionali. C’era grande movimento e partecipazione, con ottimi risultati sportivi e sociali. Poi dal 2006 al 2014 il circolo puntò sul consolidamento e rallentò un pochino le attività sportive, senza proposte di grandi eventi o attività di spicco. Fu abbandonata l’organizzazione di tornei internazionali, le squadre ridimensionate e la scuola tennis fu impostata sulla conservazione e non sullo sviluppo e crescita di nuovi atleti… Io nel frattempo attorno al 2003 ero entrato nel club come giocatore, ed intorno al 2014 in pieno accordo con il presidente uscente mi è stato chiesto di prendere il timone di comando del circolo, per tentare un rilancio sia sociale che tecnico. Personalmente ho una lunga storia nel mondo del tennis, incarichi federali, organizzatore di ITF e Challenger, ecc. Con il gruppo di consiglieri eletti con me, abbiamo lavorato sulla promozione del club, incrementando in modo significativo il numero di nuovi soci, e siamo riusciti a ricreare un comparto sociale di tutto rispetto che ci ha consentito di crescere anche in termini di strutture. Non sono infatti mancati interventi sulle strutture del club ed anche sulla scuola tennis, con progetti nuovi sui giovani. Abbiamo riformato le squadre, tornate in serie B maschile e in serie C femminile, con l’obiettivo concreto di andare in serie A2 con la squadra maschile e, perché no, anche con quella femminile.

In pratica con il suo nuovo ciclo il club è stato riorganizzato a 360°
Non lo so, non sta me a dirlo. Di certo in questi quattro anni abbiamo dato una scossa importante al circolo portando idee nuove e tanto entusiasmo. Questo come dicevo prima è stato possibile grazie anche al sostegno dei consiglieri, che mi stanno appoggiando e supportando nelle varie iniziative. In pochi anni stiamo ottenendo buoni risultati in tutti i settori.

Bergamo è una città dove si gioca molto, c’è anche il torneo Challenger indoor da poco disputato, una grande passione per il tennis.
Sicuramente, posso dirlo in prima persona, visto che sono Direttore del Challenger organizzato dalla Olme Sport. Il Città dei Mille è stato coinvolto come una delle basi logistiche dell’evento, ed anche questo contribuisce non poco a portare l’attenzione sul club. Il Challenger ha celebrato alla grande la sua 13esima edizione, ed è un evento ormai radicato in città e direi anche in Regione. Prima logisticamente ci appoggiavamo al tennis Bergamo, ma avendo ora questo incarico per me è più comodo poter gestire l’impegno coinvolgendo il nostro circolo.

Avete vissuto belle edizioni come livello tecnico con l’ITF, sono passati talenti come Virgili, Pellegrino…
Anche Giannessi la prima edizione, poi Collarini, Galovic che è cresciuto molto dopo, è sempre ottimo per un torneo quando i protagonisti sono i ragazzi emergenti.

Prima mi accennava ad una riorganizzazione della scuola tennis, ed avete introdotto (da una sua idea) il progetto Team Giovani. Può spiegarci in cosa consiste e come funziona?
Il Team giovani lo abbiamo creato insieme al maestro Marcello Bassanelli, con la finalità di crescere un gruppo di eccellenza di ragazzini dotati e vogliosi di impegnarsi nel tennis. Oltre alla scuola tennis per così dire “classica”, questo gruppo ha il beneficio di disporre di molte ore di allenamento con tecnici per affinare la loro crescita. Inoltre possono usufruire una volta al mese di uno stage con Corrado Barazzutti che ha modo di visionare i ragazzi e valutarli mese dopo mese, analizzando i loro sviluppi e miglioramenti, dando loro ed ai loro tecnici dei suggerimenti per continuare il percorso. È un buon metodo perché si interfacciano ragazzi e maestri, così da tracciare un percorso comune e migliorare. Siamo partiti con questo progetto dai più piccoli e stanno maturando dei buoni giocatori. Questo ci permette di creare un nostro vivaio, cosa che avevamo un po’ perso ma che invece è fondamentale per un club, anche per ambire a crescere con le squadre di punta visto l’indirizzo chiaro dato dalla FIT in questo senso. È partita una crescita di questo gruppo di giovani che speriamo possano arrivare ad essere dei buoni seconda categoria, e quindi costituire il gruppo della squadra del futuro. Il progetto comunque è globale: siamo partiti dal primo gruppo di ragazzi presenti nel nostro circolo, ma il progetto è stato aperto anche ad altri ragazzi e tecnici della provincia, che ci hanno portato alcuni elementi interessanti da inserire e con i quali si sono creati interessanti collaborazioni tecniche. Abbiamo anche costruito un campo in sintetico per permettere ai giocatori di lavorare su questa superficie; tutta una serie di iniziative che ovviamente sono anche appannaggio dei soci (per le strutture) ma che ci consentono di avere un angolo nel club dedicato alla crescita dei ragazzi e del valore tecnico del circolo. Non ci interessa fare l’Accademia (ce ne sono già troppe), ma per lavorare bene sui giovani servono spazi, strutture e tecnici. Abbiamo lavorato per arrivare ad avere tutte queste condizioni; non ci si improvvisa, è necessario fare un percorso e seguirlo. Noi siamo pronti.

Quanti soci ha il club attualmente?
Abbiamo intorno a 200 soci nelle diverse tipologie di associazionismo, oltre ai bambini che coinvolgiamo nel pacchetto familiare. Si gioca molto a tennis, ma anche a paddle, in molti si stanno appassionando.

Avete anche organizzato anche un torneo di beneficenza a favore dell’AIRC, come è nata l’iniziativa e come è andata?
In questo club anni fa nacque l’idea di organizzare un torneo i cui proventi fossero destinati all’AIRC. Nel corso degli anni l’idea non solo si è realizzata, ma si è trasformato in un circuito, ed al Città dei Mille da sempre c’è una tappa di questo tour. È davvero una splendida manifestazione, che ogni anno riscuote un grande successo. Nell’ultima edizione abbiamo avuto circa 80 coppie in campo, un record di partecipazione, tutti soci del club.

Marco Mazzoni

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