Sharapova senza filtri: "È frustrante ammetterlo, ho bisogno di tempo"

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Sharapova senza filtri: “È frustrante ammetterlo, ho bisogno di tempo”

Dopo il ko contro Osaka, Masha ammette le sue difficoltà dal punto di vista fisico ma si mostra comunque fiduciosa per il futuro: “Lavoro ogni giorno per risalire il ranking, nulla mi fa paura”

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Inaspettatamente sorridente, come sempre padrona della scena. Maria Sharapova, dopo il ko con Naomi Osaka, dispensa ai microfoni sorrisi scenici e ottimismo. Si muove così anche a tutela del suo marchio, che va oltre il tennis e non può permettersi fasi down a livello mediatico. Dopo aver raccolto dieci game contro la giapponese d’America, Masha non risparmia apprezzamenti al vigore e alla gioventù di un’avversaria mica poi così tanto lontana dal suo modo di intendere il tennis: “Ho perso contro una stella nascente, ha fatto vedere belle cose già l’anno scorso ma adesso è ancora migliorata. Ha un bel servizio, gioca profondo, di questa ragazza posso solo parlarne bene”. Si capisce come non siano frasi d’opportunità.

Poi però c’è l’analisi della sua prestazione, lucida, non emotiva. “Io sono un’agonista nata, quando scendo in campo è solo per vincere senza pensare a quale torneo sia e a come ci arrivo. Certo – continua –, qui ci tenevo particolarmente a far bene, ho vinto due volte e il pubblico mi ha accolto bene, mi sarebbe piaciuto prolungare il soggiorno in California ma dovrò farmene una ragione”. Non c’è fatalismo, però, nell’approcciarsi alle difficoltà che sta incontrando dal suo rientro. Quelle che hanno spinto Martina Navratilova a identificarla come vulnerabile agli occhi delle avversarie. Sharapova pare ben lontana dall’algida superiorità di qualche tempo fa. “Mi interessa essere tornata sul campo, riprovare quelle sensazioni, essere uscita dal tunnel”. Non la preoccupa neanche la classifica, che la relega al numero 41 del ranking: “Da quando sono rientrata lavoro per risalire e ottenere un piazzamento migliore. So che la strada è lunga, ma non ho paura di tutto ciò”.  Prima di ogni discorso tecnico, in ogni caso, c’è un problema di condizione: “Sto lavorando molto sulla parte atletica – ha spiegato –, ed è frustrante non aver ritrovato ancora il ritmo partita che vorrei. Dal mio rientro non sono riuscita ad avere continuità. Però questa volta ho dato tutto ciò che avevo e ritengo ci siano stati diversi progressi dai quali potrò ripartire. Non sono state due settimane semplici quelle dopo Doha, ma comunque non va giù perdere questo tipo di partite quando pensi di poter tornare a vincere. È frustrante ammetterlo, ma evidentemente ho bisogno di tempo per tornare ai livelli che vorrei”.

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