AT Desenzano, tennis sulle sponde del lago di Garda

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AT Desenzano, tennis sulle sponde del lago di Garda

Il Presidente del club Damiano Saggioro ci ha raccontato la storia e le attività dell’AT Desenzano, inclusa una curiosa promozione estiva per i ragazzi, in campo con solo 1 euro

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Sig. Saggioro, lei è Presidente del club bresciano, circolo che vanta 30 anni di storia.
Sì, la prima affiliazione è del 1989, anche se era già esistente da qualche anno con una gestione privata su concessione comunale. Il club è nato su di un fondo comunale, e dall’89 è gestito dall’Associazione. Siamo cresciuti nel tempo: inizialmente aveva solo due campi da tennis. Grazie ad un primo intervento del Comune i campi divennero 4, ed in seguito con la nuova gestione dell’Associazione sono stati aggiunti altri due campi, arrivando così alla configurazione attuale di sei.

Per chi non lo conosce, il club gode di una posizione straordinaria, direttamente affacciato sulla riva del lago di Garda.
Esatto, e questa posizione privilegiata è uno dei punti forti del nostro club, un elemento unico.

Come si svolge l’attività all’AT Desenzano? C’è più movimento nel periodo della buona stagione, con i tanti vacanzieri che arrivano al lago, oppure prevale lo zoccolo duro dei soci locali che giocano tutto l’anno?
La convenzione pubblica ci obbliga ad aprire le porte del club a tutti. L’Associazione prevede ovviamente che ci sia una fascia di clientela associata, quindi con particolari agevolazioni, ma essendo l’impianto pubblico siamo aperti a chiunque voglia venire a praticare il tennis, locali o vacanzieri. Nel periodo invernale i frequentatori sono principalmente i soci e gli appassionati del posto, mentre dalla primavera e soprattutto d’estate arrivano ondate di turisti.

C’è qualche iniziativa particolare per i turisti, o attività per veicolarli al club?
La maggior parte viene indotta dagli hotel. Il circolo è in centro a Desenzano, area ricchissima di strutture ricettive, quindi è molto comodo per i turisti. Spesso molti hotel ci chiamano e ci mandano dei gruppi, tipo di 7-8 persone, e gli proponiamo delle condizioni particolari che trattiamo con la struttura alberghiera di volta in volta. Esiste una sinergia tra il club e gli hotel, anche perché gli hotel sono ramificati sotto forma di consorzio e associazioni, ed il Comune di Desenzano è particolarmente attento alla gestione di queste realtà. Noi come club cerchiamo di fare il possibile per soddisfare le loro richieste. Gli hotel per la loro accoglienza hanno bisogno anche di questo tipo di servizio, e per il nostro club è lavoro, quindi andiamo avanti collaborando e la cosa funziona bene.

Parliamo della vostra scuola tennis, che numeri avete e chi la dirige?
Attualmente abbiamo circa 90 allievi, sotto la direzione di Emidio Rossi, uno dei tecnici più rinomati della zona del bresciano. Collabora con noi da moltissimi anni. Arrivò a Desenzano una ventina di anni fa. Poi per un periodo non fu più a capo della scuola perché un precedente direttivo aveva deciso di cambiare. Due anni fa abbiamo deciso di farlo rientrare, a mio avviso era la persona più adatta, ed aveva portato i risultati migliori. Si lavora su questi ragazzi con l’obiettivo di creare i futuri giocatori di punta per le varie squadre che competono per il nostro club. Con i ragazzi formiamo tre squadre giovanili sotto i 14 anni, che competono nei vari campionati federali. Poi abbiamo le squadre adulti, con quella di vertice che disputa il campionato di serie C. Altre tre squadre competono nelle varie serie D maschili, altre due in serie D femminile. In pratica siamo il club con più squadre attive nella provincia di Brescia.

Viste le dimensioni cittadine siete parecchio attivi sul piano agonistico…
Sì, siamo molto contenti per l’attività che riusciamo a portare avanti ed i buoni risultati ottenuti, anche se oggettivamente siamo al limite della nostra capacità, soprattutto per il numero di campi e strutture a nostra disposizione. Quando ci si trova tutti insieme alla domenica, riempiamo il club! Ogni squadra è formata da 7-8 elementi, quindi siamo una quarantina di agonisti impegnati nei vari campionati. Eravamo in serie B fino a due anni fa, poi siamo retrocessi. Probabilmente disputeremo ancora un paio di stagioni in serie C, storicamente viviamo salite e discese tra le due categorie, dipende da molti fattori, dalle annate più o meno buone.

Nel vostro sito vedo che si parla dei campi estivi, che immagino siano un fulcro della vostra attività?
Sì, con molte promozioni sul periodo estivo, ed un’offerta unica nel suo genere. Abbiamo selezionato delle fasce orarie non scomode a livello logistico per tutte le nostre esigenze, ed abbiamo detto alle famiglie “a titolo simbolico dateci 1 euro, per l’acqua necessaria ad innaffiare i campi, e teniamo qualche ora i ragazzi gratuitamente al club”. Questa offerta vale per le fasce del primo pomeriggio, quelle che magari l’adulto tende a snobbare perché sono quelle più calde e quindi cerca di meno lo spazio per praticare il tennis. Dall’altro lato invece i ragazzi non hanno queste esigenze, ed anzi sono uno dei momenti della giornata in cui non sanno cosa fare. Oltretutto il club ha una posizione privilegiata, spesso ventilata col lago, ed i campi in terra sono meno soffocanti di quelli in duro. Fino alle 16 del pomeriggio riserviamo due-tre campi a questa iniziativa, che riscuote un grande successo da parte delle famiglie, felici di far fare attività ai propri figli sapendo dove sono e cosa fanno, invece di mandarli a spasso da soli in paese. Resta un ottimo modo alternativo per tenerli occupati durante l’estate e far praticare uno sport. Per noi è una promozione del gioco, sono i nostri futuri soci o frequentatori della scuola invernale, e ci fa piacere dare una mano alle famiglie. L’inverno abbiamo ricavato una fascia oraria alla domenica per la stessa iniziativa, fino alle 16 con 2 euro di contributo.

Sbaglio o non avete mai organizzato un torneo Internazionale? Non rientra tra i vostri obiettivi per il prossimo futuro? Vista la vostra location molto interessante anche a livello turistico…
Ne abbiamo organizzato uno diversi anni fa, un torneo Future da 10mila dollari, il più alto come livello mai da noi ospitato. Uno in futuro? Potrebbe interessare, ma tutto è relativo alla nostra capacità di organizzarci a livello economico, è quello il punto. Quando lo organizzammo io ero molto giovane, ho chiesto a chi aveva vissuto quella esperienza e mi dicono che fu molto impegnativo sul piano economico. Non è tra le nostre priorità, anche perché il circolo vive abbastanza bene ed è molto attivo anche senza un evento così grande. Inoltre negli ultimi anni abbiamo iniziato un percorso di ristrutturazione generale piuttosto importante, con un impegno economico non indifferente. Per questo nel programma abbiamo stilato una serie di priorità, ed un evento internazionale importante non è tra queste. L’anno scorso abbiamo aperto un cantiere per ristrutturare l’immobile, sostanzialmente dividendolo in due per creare una parte amministrativa dividendola da quella di ristoro. Abbiamo creato un vero ristorante interno, mentre prima la parte di accoglienza e quella direzionale era tutta nella stessa area. Altro investimento è stato l’acquisto di una quarta struttura pressostatica, così oggi i campi coperti d’inverno sono quattro. Nello stesso momento è stato rifatto l’impianto elettrico di tutto il circolo ed altri lavori necessari. Stiamo proseguendo questo ciclo di interventi, che quest’anno terminerà con il rifacimento dell’illuminazione esterna attraverso l’introduzione dei LED.

Quindi con la sua Presidenza l’idea è quella di continuare gli investimenti e crescere.
Assolutamente, non quella di gestire qualcosa di statico, ma creare nuovi stimoli, valutare opportunità, offrire qualcosa di nuovo ed interessante ai soci e frequentatori. Nei limiti delle possibilità economiche, l’idea è di inserire ogni anno un nuovo tassello per creare un puzzle sempre più ricco. Tuttavia la gestione deve essere oculata perché l’Associazione vive con le proprie risorse. Il Comune ci agevola con un canone concessorio favorevole, ma la gestione è totalmente di competenza dell’Associazione. Tra l’altro la quota sociale costa solo 80 euro, quindi stare da noi è piuttosto economico per quello che proponiamo ai soci. È così da molti anni, e non abbiamo intenzione di aumentarla.

Marco Mazzoni

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