Miami: Fabbiano, niente da fare. Basilashvili rimonta e vince

ATP

Miami: Fabbiano, niente da fare. Basilashvili rimonta e vince

MIAMI – Fuori al primo turno Thomas, dopo una partita di alti e bassi. Ci rimane solo Fognini. Shapovalov rischia, male De Minaur. Polemica Medvedev-Tsitsipas

Pubblicato

il

 

N. Basilashvili b. T. Fabbiano 1-6 6-2 7-5 (dal nostro inviato a Miami, Luca Baldissera)

Si conclude con un’altra sconfitta forse evitabile la tournée sul cemento americano di Thomas Fabbiano. In un match altalenante nel punteggio, il georgiano Nikoloz Basilashvili la spunta in rimonta al terzo set, dopo una lotta punto a punto nel parziale decisivo. Ma Thomas, giustamente, rimane positivo ripensando all’ultimo mese e mezzo passato negli USA. “Ho alti e bassi, è un periodo così, devo accettarlo. Arrivo vicino alla vittoria, e poi mi sfugge. Ho fatto una discreta partita, il terzo è stato una lotta, poi lui ha fatto 3 vincenti sul 5-4. È stata combattuta come mi aspettavo che fosse”, racconta l’azzurro in mixed zone.

Nel primo set, un Nikoloz molto falloso regala due turni di servizio a Thomas, che è bravo a lasciar sbagliare l’avversario, il 6-1 è molto rapido e racconta bene l’accaduto. Semplicemente, troppi errori di Nikoloz. Nel secondo parziale, purtroppo, al terzo e al quinto game è il turno di Fabbiano cedere male la battuta. Basilashvili sembra sciogliere il braccio, le sue accelerazioni trovano sempre più spesso gli angoli giusti, allo stesso tempo Thomas accorcia un po’ le traiettorie, in particolare del dritto, e contro un buonissimo picchiatore come il georgiano lasciare metri di territorio è fatale. 6-2 per Nikoloz il secondo set, tutto da rifare. Arriva in tribuna anche Corrado barazzutti, a far compagnia a coach Federico Torresi, che continua giustamente a dire al suo giocatore: “stai vicino! Stai vicino!“, ma non è facile per l’azzurro quando Basilashvili entra bene in ritmo con i colpi da fondo. Sotto di un break anche nel terzo set, Fabbiano è bravissimo a rimontare fino a portarsi sopra 5-4, grazie a un paio di brutti game di Nikoloz, che si incarta in diversi doppi falli. Ma nel momento di massima pressione, è un ottimo allungo di Basilashvili a chiudere il match, con tre game consecutivi portati a casa a furia di spinta e anticipi di buonissima fattura.

Il primo mese dell’anno giocavo meglio, poi un piccolo problema alla schiena. Se si mettono insieme un po’ di pezzi, però, potrò fare bene anche sulla terra. In USA ho fatto tre partite di buon livello, con Johnson (era Sock, si è confuso Thomas, n.d.r.) ho giocato in un gran campo centrale con un top-10, l’anno scorso di questi tempi giocavo solo challenger, adesso mi capitano solo top-100, e non posso avere alti e bassi. Dovrò imparare, e far tesoro di queste lezioni“. In bocca al lupo, Thomas, è l’atteggiamento giusto.

ANGOLO GIOVANI (Matteo Polimanti)

SHAPO SI SALVA, FLOP DE MINAUR 

Nel day 2 del Masters 1000 di Miami scende in campo la parte alta del tabellone, presidiata dal primo favorito del seeding Roger Federer e dal tedesco Alexander Zverev [4]. La giornata odierna è resa decisamente interessante dal fatto che sono impegnati ben 6 giocatori al di sotto dei 21 anni, grazie soprattutto alla condivisibile politica degli organizzatori del torneo, che preferiscono omaggiare di una Wild Card i giovani tennisti promettenti, piuttosto che quelli della nazione ospitante.

Chi non ha bisogno di una WC per entrare nel tabellone nonostante la giovane età è il canadese Denis Shapovalov, vincitore in un match decisamente rocambolesco contro l’esperto Viktor Troicki, autore di una prima parte di stagione anonima con ben 4 eliminazioni al primo turno. Inizio in sordina, con numerosi errori da entrambe le parti ed emozioni ridotte al lumicino. L’allievo di Martin Laurendeau annulla nel game d’apertura 2 palle break e nel sesto gioco, alla prima occasione, strappa il servizio al serbo chiudendo senza problemi 6-3. Con il passare dei minuti Troicki riesce a trovare profondità con i colpi da fondo, riducendo il numero di errori non forzati; il canadese dal canto suo non sembra essere così ispirato. Nel tie-break del secondo set il serbo fa valere la maggiore esperienza, rinviando l’esito dell’incontro al parziale decisivo. Nonostante il set perso, Shapovalov ritrova continuità, dimostrando di avere decisamente un altro ritmo rispetto al suo avversario; in un lampo si porta sul 5-1 ma proprio quando ormai il match sembra essere ipotecato, arriva un inspiegabile passaggio a vuoto del canadese che non sfrutta 5 match point e si fa rimontare sul 5-5. Nuovo tie break: Troicki si procura l’occasione di chiudere l’incontro sul 6-5 ma Shapovalov infila 3 punti consecutivi e chiude il match dopo una battaglia di 2 ore e 26 minuti. Scongiurata una sconfitta che, per certi versi, sarebbe stata simile a quella patita pochi mesi fa agli Australian Open, dove non sfruttò un vantaggio di 5-2 nel set decisivo contro Tsonga. Il nativo di Tel Aviv è chiamato ora ad un secondo turno alla sua portata contro il bosniaco Damir Dzumhur [26].

Per un classe 1999 che vince, c’è un classe 1999 che delude. Stiamo parlando di Alex de Minaur, autore di un sorprendente inizio di stagione con la semifinale a Brisbane e la finale di Sydney, sconfitto abbastanza nettamente da Yoshihito Nishioka. Il giapponese, entrato in tabellone grazie al protect ranking, non ha sicuramente un bel ricordo di Miami, visto che proprio qui lo scorso anno si ruppe il crociato anteriore del ginocchio sinistro durante il match contro Jack Sock e fu costretto ad uno stop di 8 mesi. Il giapponese fornisce un’ottima prestazione, facendo valere la maggiore maturità rispetto al suo giovane avversario, apparso in difficoltà contro un giocatore che dispone di un tennis simile al suo. Sono emersi i limiti tecnici dell’australiano, in difficoltà a  generare potenza con i suoi colpi da fondo quando incontra giocatori che non gli danno ritmo; da rivedere il servizio, come testimoniano i 5 break subiti nel match odierno. Nishioka affronterà tra due giorni Thomas Berdych, contro il quale  ottenne la vittoria più importante della sua carriera lo scorso anno al terzo turno nel Masters 1000 di Indian Wells.

MEDVEDEV ELIMINA TSITSIPAS, PER FOGNINI INSIDIA KUHN

Insieme alla sfida tra Shapovalov e Troicki, l’altro match più atteso di giornata era quello che vedeva opposti il russo Daniil Medvedev ed il greco Stefanos Tsitsipas. Le emozioni non sono di certo mancate ed alla fine è stato il ventunenne di Mosca a spuntarla al terzo set, facendo valere la migliore attitudine nel giocare partite di questo livello. Il talento greco parte fortissimo e coglie di sorpresa Medvedev, scostante soprattutto con il servizio come testimonia la bassa percentuale di punti vinti con la prima: poco più di mezz’ora di gioco e Tsistipas archivia la prima frazione 6-2. Come abbastanza prevedibile, il russo alza il suo livello con il passare dei minuti e soprattutto con il rovescio lungolinea di anticipo sorprende più volte il suo avversario; Medvedev effettua il break decisivo nel fatidico settimo gioco e sul 5-4 e tiene agevolmente la battuta chiudendo così il secondo set. Il match entra sempre di più nel vivo, con gli animi che cominciano a scaldarsi; Tsitsipas non gradisce il lungo toilet break del russo alla fine del secondo parziale e perde la pazienza. L’inerzia è ormai tutta a favore del russo che sfrutta il prolungato passaggio a vuoto del greco e nell’ottavo gioco chiude l’incontro al secondo match point. Quando ormai stava lasciando il campo, Tsitsipas dice qualcosa al russo riferendosi probabilmente al lungo toilet break, scatenando la reazione di Medvedev che gli risponde: “Se io voglio posso essere un cattivo ragazzo”. Inoltre, sul 2-1 del terzo Medvedev aveva già ripreso Tsitsipas, reo di non aver chiesto scusa per aver colpito il nastro.

Discussioni a parte, il russo, che solo due settimane fa era stato messo in seria difficoltà dal nostro miglior prospetto Matteo Berrettini, affronterà al secondo turno Alexander Zverev in un match tutt’altro che chiuso. Tra gli altri giovani, buonissima vittoria del classe 2000 Nicola Kuhn, giocatore su cui in Spagna si scommette su un sicuro avvenire. Il diciottenne, entrato in tabellone grazie ad una Wild Card ha superato 7-6 6-4 il qualificato Darian King e sfiderà sabato il nostro Fabio Fognini, in un match che si prospetta estremamente interessante visto il tennis brillante ed offensivo dello spagnolo ed il talento dell’italiano. Negli ultimi match in programma, alti e bassi di altre giovani promesse. Kokkinakis domina il francese Hemery nella sfida tra giovani qualificati, lasciandogli solo tre game. L’australiano così, nel migliore dei modi, si appende al collo il pass per vedersela al secondo turno con Federer. La solidità di Istomin è ancora troppa roba invece per il ’99 serbo Miomir Kecmanovic, comunque sempre in partita contro il numero 85 del mondo. La linea verde USA manda avanti Francis Tiafoe, che si libera in due set di Kicker e troverà Edmund al secondo turno.

Risultati:

[PR] Y. Nishioka b. [Q] A. De Minaur 6-2 6-4
D. Shapovalov b. V. Troicki 6-3 6-7(4) 7-6(6)
[WC] N. Kuhn b. [Q] D. King 7-6(4) 6-4
E. Donskoy b. A. Bedene 7-5 6-4
G. Garcia-Lopez b. T. Sandgren 7-6(3) 7-6(6)
L. Mayer b. D. Young 3-6 6-4 6-2
N. Basilashvili b. T. Fabbiano 1-6 6-2 7-5
D. Lajovic b. H. Zeballos 3-6 7-6(2) 6-4
D. Medvedev b. S. Tsitsipas 2-6 6-4 6-2
S. Johnson b. V. Estrella Burgos 6-3 6-3
[Q] Y. Bhambri b. [LL] M. Basic 7-5 6-3
R. Albot b. [Q] R. Berankis 6-1 4-6 7-6(4)
[Q] T. Kokkinakis b. [Q] C. Hemery 6-2 6-1
M. Copil b. M. Kukushkin 7-6(2) 6-4
D. Istomin b. [WC] M. Kecmanovic 7-5 6-4
F. Tiafoe b. N. Kicker 6-3 7-6(4)

Il tabellone completo 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement