Miami: del Potro non si ferma, Isner spazza via Chung col servizio

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Miami: del Potro non si ferma, Isner spazza via Chung col servizio

Juan Martin la spunta in volata. Battuto Milos Raonic al tie-break del terzo set. John intoccabile alla battuta, vittoria netta e undicesima semifinale 1000

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[5] J.M. del Potro b. [20] M. Raonic 5-7 7-6(1) 7-6(3) (dal nostro inviato a Miami, Vanni Gibertini)

Il “del Potro by night show” ha illuminato la notte di Key Biscayne in un mercoledì sera che ha visto il giocatore argentino come star assoluta degli spettatori. Nonostante nel primo match della sessione serale vi fossero due tenniste americane in campo, le tribune del centrale di Crandon Park erano molto meno gremite di quanto non lo fossero durante il match di “Palito”, tanto per rendere l’idea di dove ci si trova veramente: quasi il 40% degli abitanti di Key Biscayne sono di origine argentina.

È stato un match dai grandi contenuti tecnici ed agonistici, probabilmente uno dei migliori del torneo. I pochi strappi che ci sono stati nel punteggio sono stati quasi tutti ascrivibili a picchi di uno dei due protagonisti piuttosto che a passaggi a vuoto. Raonic ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere nei turni precedenti e di essere sulla buona strada per recuperare il ruolo che gli compete nel grande tennis. Ha però pagato due tie-break giocati un po’ contratto ed alcune occasioni non sfruttate nei momenti caldi degli ultimi due set. Del Potro continua la sua magica cavalcata nel Sunshine Double, chiarendo una volta per tutte di essere lui quello che al momento gioca il tennis migliore e lo fa trovando il modo per vincere una partita difficilissima, durata quasi 3 ore e nella quale è stato a due punti dalla sconfitta.

Con questi due giocatori, entrambi poco sotto i due metri (198 cm del Potro e 196 Raonic), con colpi molto sbracciati e che si muovono con lunghe falcate, il campo sembra molto più piccolo di quanto in realtà non siano. Raonic inizia tirando il servizio a tutto vapore, senza preoccuparsi troppo di variare le velocità, mentre del Potro sembra trattenere un poco il braccio, forse per un piccolo dolore alla schiena che lo costringe a chiamare il medico e prendere una pastiglia tra il primo ed il secondo set. La qualità della risposta dei due è solo marginalmente inferiore a quella dei servizi: battute anche sopra i 200 all’ora tornano indietro ad iniziare scambi che vengono giocati con grande varietà di colpi ma sempre con atteggiamento aggressivo. È naturalmente Raonic quello più propenso a cercare la rete, ma del Potro lo tiene a bada con pallonetti molto calibrati che in più di un’occasione lo mettono in difficoltà sugli smash. Nemmeno l’ombra di una palla break per i primi 11 game del primo set (solo due game ai vantaggi sul servizio di Raonic) e poi, improvvisamente, è del Potro a sbandare per primo: due errori di diritto da fondo mandano il canadese al set point, sul quale arriva il primo doppio fallo del tandilese che chiude il parziale dopo 49 minuti.

Il secondo set si allenta in maniera impercettibile la morsa del servizio sul gioco: Raonic per due volte si trova sotto 0-30, ma rimedia con una serie di servizi “supersonici”; del Potro deve fronteggiare una palla break, che però Raonic spreca mettendo in rete un rovescio. Sul 4-5 l’argentino rischia di infortunarsi seriamente inseguendo fuori dal campo il colpo che porta il canadese a due punti dal match, ma due punti giocati con grande attenzione siglano il 5-5. Un attimo dopo arriva il tie-break, nel quale del Potro cambia marcia e diventa quasi ingiocabile: è Raonic che all’inizio gli regala un minibreak con un doppio fallo di un metro, ma l’argentino prosegue con un diritto vincente ed un magnifico punto confezionato con due palle corte seguite da due pallonetti che costringono il canadese a sbagliare lo smash. Milos è visibilmente scosso, sbaglia altri due diritti per il 5-0, delPo ormai è lanciato e conclude il parziale per 7-1 al tie-break in un’ora esatta.

La pausa fisiologica di Raonic nell’intervallo tra i set sembra trasferire la partita e gli oltre diecimila tifosi (in gran parte argentini, con qualche vivace sostenitore canadese a perdersi nella bolgia) in un universo parallelo, perché dopo un solo break in 22 giochi ce ne sono addirittura quattro consecutivi. Ma non si tratta di un calo: entrambi i protagonisti alzano il livello che diventa altissimo, Raonic cambia le direzioni del diritto per andare sull’incrociato, esponendosi però ai diritti in corsa di del Potro. Solo due dei primi 20 punti vengono vinti dal battitore, fino a che nel quinto game l’argentino non annulla due pericolose palle break (arrivate dopo che era stato in vantaggio per 40-0) e dopo 12 punti passa finalmente in vantaggio per la prima volta nel match, dopo ben due ore di partita.

I fan biancocelesti sono in visibilio ed il match ritorna sui binari della normalità con tre turni di servizio tenuti a zero. Sul 5-5 del Potro va sotto 0-30, ma si salva bene con la battuta. A pochi minuti dalla mezzanotte, con ancora tre quarti degli spettatori ancora nello stadio, si arriva al tie-break decisivo: come nel set precedente Raonic commette un doppio fallo sul suo primo punto al servizio, del Potro, dal canto suo, sembra un orologio e si porta avanti 4-1 conducendo magnificamente gli scambi da fondo. Una risposta profonda regala all’argentino il 5-2 con due servizi a seguire che sembra decisivo, ma il doppio fallo è in agguato anche per lui, e si torna al servizio di Raonic con tre match-point sul 6-3. Basta il primo, perché Juan Martin chiude con un diritto incrociato che fa esplodere il centrale di Crandon Park e regala a del Potro una semifinale con John Isner.

[14] J. Isner b. [19] H. Chung 6-1 6-4 (Lorenzo Fattorini)

Giornata di sole e poco vento per i quarti di finale per l’ATP Master 1000 di Miami, per l’ultima volta giocato nel Crandon Park tennis center. Si sfidano l’americano Isner ed il coreano Chung. Una stagione entusiasmante per il giovane ventunenne coreano, in grado di dare continuità alla semifinale degli Australian Open grazie ai quarti ottenuti in altri 5 tornei, compresi i due primi mille della stagione. Risultati incredibili, che lo hanno portato al quarto posto nella Race 2018 finora. Dall’altra parte John è partito decisamente male in questo 2018, ottenendo solo in questo torneo più vittorie di tutta la stagione prima di Miami (solo 2). Qui però ha ritrovato le sue certezze, specialmente il suo servizio (35 aces prima di oggi) ed il dritto. Storicamente tra i due c’è molto equilibrio, con Isner in vantaggio 2-1 ma con Chung che ha vinto l’ultimo confronto, ad Auckland quest’anno. Un incontro che quindi sulla carta si prospettava davvero spettacolare ed equilibrato, ma solo sulla carta purtroppoIsner riesce a vincere per 6-1 6-4 con una prestazione sfolgorante.

L’americano inizia la partita continuando la falsariga del torneo, è ingiocabile al servizio. Nel primo set confeziona la bellezza di 7 ace, 72% di prime palle e 100% punti vinti sulla prima: sono solo due i punti persi dallo statunitense al servizio, con Chung che non riesce a trovare soluzioni per rispondere la palla in campo. Isner inoltre riesce anche ad essere tremendamente efficace in risposta: riesce sempre a rimandare la palla di là in modo molto aggressivo, specialmente col dritto, con cui realizza numerosi vincenti. Il coreano si trova sempre costretto ad iniziare gli scambi con grande pressione, condizione che non gli consente di impostare il palleggio a suo favore e lo porta a compiere numerosissimi errori. Sono proprio due errori di dritto di chung a propiziare sia il primo break del 3-1 isner che il secondo break del 5-1. John conclude così il set 6-1 in 25 minuti senza alcuna fatica.

Il secondo set sembra partire meglio per il coreano. Chung riesce a tenere con relativa facilità i suoi primi due turni grazie ad una prima più incisiva e dei convincenti vincenti. Riesce addirittura ad impensierire l’americano nel quarto game. Grazie ad un bel passante di dritto si issa alla prima palla break, prontamente annullata con prima vincente. E’ però un fuoco di paglia: al game successivo Isner riesce a guadagnare ben 3 palle break grazie a delle belle risposte aggressive e a numerosi errori del coreano. E’ la terza quella che consegna il game del 3-2 all’americano, ottenuta grazie alla chiamata del falco su un diritto lungo di chung. Da lì è una pura formalità: i tennisti che tengono il loro servizio con facilità, specialmente Isner che continua a coprire di ace l’avversario. La partita si chiude così per 6-1 6-4, mai in discussione.

Risultati:

[14] J. Isner b. [19] H. Chung 6-1 6-4
[5] J.M. del Potro b. [20] M. Raonic 5-7 7-6(1) 7-6(3)

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