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Si chiude con un po’ d’amaro in bocca la settimana di Marco Cecchinato ad Alicante. Il palermitano, numero due del seeding, non è riuscito a rimontare Pablo Andujar, che dopo due ore e mezzo di gioco ha conquistato la finale (6-4 5-7 6-4 il punteggio). Dopo aver superato tre turni senza cedere set ai suoi connazionali Gaio, Giustino e Moroni, per Marco è arrivata appena la seconda sconfitta nelle ultime tredici partite giocate (entrambe in semifinale, a Marbella settimana scorsa e questa in terra spagnola), statistica che dovrebbe farlo comunque sorridere nonostante l’occasione sprecata. Si tratta di un colpo grosso per Andujar, che tornerà a disputare una finale dopo quasi tre anni (l’ultima nel 2015 a Barcellona, persa contro Nishikori). Dall’attuale ranking di 598 ATP, in caso di vittoria del titolo potrebbe avvicinarsi ai primi 350 giocatori del mondo, un risultato più che positivo dopo il lungo periodo di stop causato dal’infortunio al gomito lo scorso anno. Dall’altro lato della rete ci sarà un atleta tredici anni più giovane di lui, Alex de Minaur. L’australiano, alla seconda finale del 2018 dopo quella persa contro Medvedev a Sydney, non ha avuto problemi a sbarazzarsi della testa di serie numero uno, Roberto Carballes Baena, a cui ha lasciato solo sei giochi.

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Sul mattone tritato panamense, tre dei quattro semifinalisti sono di nazionalità argentina. La pecora nera è lo sloveno Blaz Rola, recente finalista nel challenger cinese di Qujing. Rola è riuscito ad eliminare nei quarti la terza forza del seeding Yannick Hanfmann in rimonta, confermando il suo ottimo stato di forma. Sulla strada per la seconda finale consecutiva, c’è Andrea Collarini, che ha sfruttato il buco creatosi nella parte bassa del tabellone in seguito all’eliminazione precoce di Rogerio Dutra Silva. L’unico tra le teste di serie ad essere ancora in gara è Carlos Berlocq (4), favorito per la vittoria finale e autore per adesso di un cammino impeccabile, non avendo ancora concesso un set ai suoi sfidanti. Carlos dovrà fare attenzione in semifinale, poiché, nonostante la differenza di circa duecento posizioni in classifica, nemmeno il suo prossimo avversario, il qualificato Juan Ignacio Londero, ha ceduto ancora un parziale, dimostrando di trovarsi a suo agio sulla terra battuta di Panama.

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