Dopo il nubifragio, il sole di Charleston splende su Kiki Bertens

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Dopo il nubifragio, il sole di Charleston splende su Kiki Bertens

L’olandese confeziona un mezzo miracolo: in poche ore vince la maratona con Keys – rinviata sabato per pioggia – e domina Goerges in finale. La top 20 si riavvicina, e intanto per due anni potrà andare… in SUV

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Con gli uomini impegnati nel weekend (amaro per gli azzurri) di Coppa Davis, il circuito WTA ha fatto tappa questa settimana a Monterrey e Charleston. In particolare nella cittadina più antica del South Carolina, fondata nel 1670 con il nome di Charles Town in onore di Re Carlo II d’Inghilterra, si è disputato sui campi in terra verde del Family Circle Tennis Center il Volvo Car Open, quinto appuntamento Premier della stagione. Una manifestazione di grande tradizione con qualche cambio di location nel corso degli anni – la prima edizione risale al 1973, si giocava allora a Hilton Head – e un albo d’oro di tutto rispetto. Campionessa uscente la russa Daria Kasaktina. Al via anche due azzurre, Camila Giorgi e Sara Errani: per entrambe il cammino si è interrotto, tra luci e ombre, negli ottavi. La vittoria finale è andata a Kiki Bertens che si è dimostrata la più solida nel gestire il doppio impegno nella stessa giornata a distanza di poche ore. Il titolo permette all’olandese di piazzarsi in 21esima posizione, a un tiro di schioppo dalla top 20 (già centrata nel 2017).

SEMIFINALI: MARATONA KEYS-BERTENS – La pioggia che si è abbattuta copiosa su Charleston nella giornata di sabato ha costretto gli organizzatori a rivedere il programma domenicale, nel quale hanno così trovato collocazione prima le due semifinali – una per la verità già incominciata il giorno precedente, quella tra Goerges e Sevastova – e poi la finale di singolare e la conclusione del torneo di doppio, quest’ultimo appannaggio della coppia Srebotnik/Kudryavtseva. Ad aprire le danze sul centrale sono state l’olandese Kiki Bertens e la padrona di casa Madison Keys. Dopo un primo set in controllo chiuso per 6 giochi a 4, Bertens subisce il ritorno della settima testa di serie che con autorità si assicura la possibilità di servire per il parziale. Quello che non ti aspetti è il passaggio a vuoto della statunitense che, avanti 5-3, subisce un filotto di 3 giochi consecutivi per poi ritrovarsi a difendere due match point in successione. Bertens, timida per l’occasione, sul primo subisce l’aggressività dell’avversaria brava a sfondare con il diritto, mentre sul secondo gestisce assai male un tocco in avanzamento. Il momento di appannamento per l’olandese si prolunga nel tie-break, malamente perso in una manciata di minuti. Si va dunque al terzo. Keys dopo aver strappato la battuta all’olandese sul 4 pari, nel corso del decimo game si conquista un match point ma come nel set precedente, a parti invertite, il verdetto è rimandato al gioco decisivo. Alla fine vince Bertens, esausta, una maratona fatta di emozioni – tante – ed errori, troppi.

Madison Keys

Nel secondo match di giornata è invece Goerges ad avere la meglio. Il primo set, interrotto sabato sul 4 pari, si chiude al tie-break dopo che le occasioni migliori per allungare sono sciupate da una Sevastova che avrebbe meritato di più. Il livello di gioco si mantiene apprezzabile anche nel secondo parziale dove entrambe le giocatrici mostrano il meglio del rispettivo repertorio. A rompere l’equilibrio ci pensa però la tedesca con un break chirurgico confermato con qualche patema per il 5 a 2 che non rende del tutto giustizia ai valori in campo. Il match di fatto finisce qui con Goerges che, dopo un gioco interlocutorio, fa suo il match al terzo match point.

FINALE: DOMINIO OLANDESE – A contendersi il titolo sono quindi Kiki Bertens e Julia Goerges. Non si è trattato di uno scontro inedito essendosi già incontrate in un’altra occasione, sempre su terra, con vittoria al fotofinish per l’olandese. Partenza orribile per Goerges: in un amen la teutonica è infatti sotto per 1 a 4 tra errori marchiani e un linguaggio del corpo che è tutto un programma. Set compromesso, dunque, nonostante timidi segnali di risveglio per Julia sul finale, con Bertens, abbondantemente fasciata alla coscia sinistra, che chiude la pratica in poco meno di mezzora di (non) gioco: 6-2 lo score. Alla ripresa delle ostilità dopo il pit-stop di rito la situazione sembra non essere cambiata di una virgola con Goerges immediatamente in affanno al servizio. Inevitabile il break, con il tabellone che recita ora un impietoso 3-0. Al cambio di campo, per la tedesca è tempo di coaching nel tentativo di scuotersi e riordinare i pensieri. Bertens, a cui è quasi sempre sufficiente tenere una palla lavorata in campo, incamera con facilità anche il quarto game – il sesto di fila – e comincia a intravedere il triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Traguardo ancora più vicino per l’olandese classe 1991 quando Goerges, senza lottare, cede anche il gioco successivo: titoli di coda. L’allieva di Michael Geserer ormai con le spalle al muro, dopo aver cancellato due palle match consecutive con i due colpi migliori del suo incontro, riesce finalmente a muovere il punteggio evitando così, se non la sconfitta, almeno un severo bagel. Poco più che una formalità il settimo gioco con il quale Bertens sigilla partita e incontro, prima di liberare la propria gioia.

Kiki con la vettura Volvo che si è ‘guadagnata’

Per Kiki Bertens si tratta della prima vittoria in un Premier e del quinto torneo della carriera su sei finali disputate, tutte su terra sebbene l’har-tru di Charleston sia da ritenersi una superficie a parte. “È incredibile, sono così felice e fiera di me. Non mi sentivo stanca per nulla! Volevo destinare tutte le energie che avevo alla finale. Credo che Julia non abbia giocato al suo meglio ma io ho fatto un ottimo lavoro e spero di ottenere ancora di più dalla stagione sulla terra battuta“, ha dichiarato la tennista olandese con il trofeo in mano. Da lunedì sarà posizione numero 21 nel ranking mondiale. Una giornata eccezionale e ricca di emozioni per la nativa di Wateringen, iniziata nella mattinata di Charleston annullando un match point alla Keys prima del dominio nell’atto conclusivo contro una Goerges impalpabile e davvero troppo brutta per essere vera. Vittoria che le ha fruttato anche la possibilità di utilizzare per due anni una vettura Volvo, sponsor del torneo, scelta personalmente dalla tennista nella sede che tra pochi mesi ospitare in South Carolina un nuovo stabilimento della casa automobilistica svedese. Ha spiegato con il sorriso la sua scelta, che magari sarà di buon auspicio per i prossimi mesi: andare sempre più veloce, verso la top 20 e magari chissà, anche oltre.

Risultati semifinali

[12] K. Bertens b. [7] M. Keys 6-4 6-7(2) 7-6(5)
[5] J. Goerges b. [8] A. Sevastova 7-6(5) 6-3

Risultato finale

[12] K. Bertens b. [5] J. Goerges 6-2 6-1

Il tabellone completo del torneo

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