"Unstoppable" Maria Sharapova, a 31 anni la diva è ancora lei

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“Unstoppable” Maria Sharapova, a 31 anni la diva è ancora lei

Il sogno Sharapova continua. L’icona del tennis femminile è ancora lei. A Stoccarda tornerà in campo dopo l’infortunio. Riuscirà a emulare la rinascita di Federer e Nadal?

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Non possiamo fare a meno di lei. E poco importa, in fondo, se è stata squalificata per doping. È ritornata, più amata che mai. Una delle più belle atlete di sempre; una delle più competitive. Una delle più eleganti, in campo e… no, fuori non sempre. Diciamolo pure, è sempre magnifica, ma fuori dal campo in fatto di moda non sempre sceglie gli abbinamenti più azzeccati. Tuttavia, quando si tratta di mondanità e di gran soirée, il glamour con lei è al rendez-vous. Gli anni passano, lei vince di meno ma è sempre Maria. Maria Sharapova. L’icona del tennis femminile compie 31 anni. Sportivamente parlando, è un momento delicatissimo e si è a un bivio: o si trova la chiave per vincere di nuovo o il viale del tramonto è vicino. Dai fuoriclasse, però, ci si può aspettare di tutto, Roger Federer e Rafael Nadal docent. E lei, allora? La “tigre” siberiana riuscirà a graffiare di nuovo le avversarie? Per ora il viaggio di ritorno verso l’eccellenza è tutta in salita. La squalifica, dicevamo; e poi gli infortuni.

Maria deve fare i conti con qualcosa che nessuno (e tanto meno lei) avrebbe mai immaginato potesse accaderle. Invece, gli dei possono cadere eccome, giù in picchiata, fino allo schianto del mito. Maria è caduta, sì, ma la fede incrollabile in se stessa l’ha salvata dal disastro; ha rialzato la testa e ha ritrovato la via della ricostruzione. Ma il mito, quello, non era mai crollato. Questa è la grande forza di Maria Sharapova. Il mito è lei, con i suoi capelli biondi, la figura slanciata, le gambe perfette, gli occhi verdi e glaciali, il tennis roboante, i trofei. E con lei si sono salvati tutti i simboli di una self made woman che con perspicacia e abnegazione ha saputo creare un impero: i suoi completini, creati su misura per lei; le sue caramelle; la sua acqua speciale… E poi gli abiti da sera, un libro… Tutti simboli di un successo ormai indistruttibile, un successo che ha segnato un’epoca del tennis. Una delle prime atlete donna – anzi, forse la prima – la cui dimensione da star ha superato quella della campionessa. Chi è che non la ama? Gran parte delle sue colleghe e non è una novità. Il mito ha sempre una double face, un’ombra che cozza con il glamour e il successo. E allora ecco che dagli spogliatoi spunta una Sharapova fredda e insensibile, che non saluta le colleghe, calcolatrice e scostante. Sarà… ma intanto anche tra le colleghe, c’è chi la sa apprezzare e la sceglie per portare avanti una giusta causa. Tra queste Monica Puig.

La campionessa olimpica di Rio ha svolto insieme a Maria un’encomiabile campagna per raccogliere fondi destinati a soccorrere il popolo portoricano devastato dall’uragano “Maria” (no, Sharapova non c’entra) lo scorso settembre. La tennista russa ha aderito con entusiasmo e fervore all’iniziativa di Puig e, intanto, il mondo del tennis può essere fiero della loro partnership. E poi ci sono i colleghi. Con alcuni di loro – Novak Djokovic e Tommy Haas (per citarne due) – Sharapova ha tessuto un legame di amicizia. Altri l’hanno amata, vedi Grigor Dimitrov e il cestista Sasha Vujacic. E ora sembra che Masha abbia anche ritrovato l’amore. Il nuovo fortunato eletto pare sia Alexander Gilkes, un 38enne britannico esperto di opere d’arte. Insomma, anche gli affari di cuore sembra vadano di nuovo a gonfie vele. Ora manca il campo... Dopo il problema al braccio e la bolla d’aria nel polmone che l’aveva costretta allo stop un mese fa, l’ex n. 1 del mondo riparte la prossima settimana da Stoccarda (23-29 aprile). La terra rossa – su cui una volta si “sentiva come una mucca sul ghiaccio” – negli ultimi anni le ha regalato vittorie indimenticabili, tra cui due sigilli al Roland Garros. Salute permettendo, è ora di riprovarci Maria. Noi ti aspettiamo.

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