La ricetta di Djokovic per il tennis: "Due set su tre ma niente shot clock"

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La ricetta di Djokovic per il tennis: “Due set su tre ma niente shot clock”

Il serbo sconfessa quanto (velatamente) dichiarato in Canada e dice chiaramente: “Lo shot clock non mi piace”. Mentre per il futuro si augura un tennis più dinamico

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Proprio mentre il mondo del tennis attende di scoprire se dal 2019 avrà ancora una Coppa Davis di cui rimirare le crepe, oppure dovrà prepararsi a valutare il nuovo format proposto dall’ITF, il dibattito sul futuro del tennis trova posto anche a Cincinnati. Dopo l’ondivaga ma vincente prestazione contro Mannarino, Novak Djokovic si concede ai microfoni di Tennis Channel e dopo aver parlato del suo attuale stato di forma dice la sua sulle modifiche che apporterebbe al regolamento per allineare il tennis ai tempi in cui stiamo vivendo.

Ho sentito Federer parlare a favore del tre su cinque. Io non sono d’accordo“, rivela il serbo sorridendo. “Penso che si dovrebbe giocare al meglio dei tre anche negli Slam. La nuova generazione di tifosi non ha una grande soglia di attenzione, vogliono che le cose accadano rapidamente. Per il bene dei giocatori e per attirare nuovo pubblico, soprattutto tra le fasce più giovani, penso che le partite debbano essere il più possibile brevi e dinamiche”. Poi, quasi in contrasto con quanto appena dichiarato, si dichiara contrario allo shot clock che in teoria dovrebbe aiutare a comprimere i ritmi troppo dilatati di alcune partite.Non mi piace molto. Non perché 25 secondi non siano abbastanza, semplicemente non mi piace“. Nonostante a Toronto il suo feedback sulla novità di regolamento recentemente introdotta fosse sembrato positivo, questa dichiarazione non lascia molto spazio alla fantasia. Nel frattempo Nadal, il secondo principale avversario assieme a Nole del conteggio digitale tra un punto e l’altro, ha leggermente ammorbidito la sua posizione dichiarandosi pronto a farci l’abitudine.

CINCINNATI, UNA MALEDIZIONE DA SCONFIGGERE – Il Masters 1000 di Cincinnati è l’unico che Djokovic non ha mai vinto. Non che non vi sia andato vicino, poiché qui in Ohio ha giocato ben cinque finali (2008, ’09, ’11, ’12, ’15), ma in nessuna delle cinque occasioni – tre volte contro Federer, due contro Murray – è riuscito a vincere un set. Questa edizione potrebbe essere quella giusta per riempire l’unico spazio libero rimasto nella bacheca dei trofei del serbo: “Sto provando a vincere questo torneo da diversi anni e continuerò a provarci, sono ancora in gioco e spero di potercela fare quest’anno“. Murray è già stato eliminato, Federer è dall’altra parte del tabellone e il prossimo avversario si chiama Grigor Dimitrov.

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