Evans, a Stoccolma la prima vittoria da n.1 britannico con il nuovo (vecchio) coach

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Evans, a Stoccolma la prima vittoria da n.1 britannico con il nuovo (vecchio) coach

Daniel Evans supera in classifica Kyle Edmund e torna a lavorare con Mark Hilton, che tre settimane fa aveva interrotto la sua collaborazione con lo stesso Edmund

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Daniel Evans - Queen's 2019 (foto Alberto Pezzali/Ubitennis)
 

Quando era tornato in campo ad aprile 2018 nel Challenger di Glasgow dopo la lunga sospensione per doping, Daniel Evans era senza ranking ATP. Lunedì 14 ottobre 2019, 18 mesi dopo, i punti in classifica di Dan sono 1120, quanto basta per renderlo il 13esimo numero 1 della storia del tennis britannico dall’introduzione del ranking nel 1973. La sconfitta contro Chardy al primo turno del Masters 1000 di Shanghai (la sesta consecutiva) è infatti costata a Kyle Edmund l’uscita dalla top 50 e la leadership del tennis britannico. “È un privilegio”, ha dichiarato Evans alla BBC. “È bellissimo, significa che sto giocando bene e che ho avuto un ottimo anno. Ma non mi vedo come numero 1 britannico. Per me Murray è il numero 1.

Dan intanto non ha fallito la prima in campo da nuovo leader, superando all’esordio nell’ATP 250 di Stoccolma l’australiano Bernard Tomic sotto gli occhi di Mark Hilton. Evans (da due settimane stabile al numero 43 del mondo, il suo best ranking è il numero 41 raggiunto nel marzo del 2017) ha infatti ereditato da Edmund non soltanto il numero 1 britannico ma anche il coach. Mark Hilton era già stato al fianco di Evans dalla fine del 2015 all’aprile del 2017, prima di iniziare una nuova collaborazione proprio con Kyle Edmund, interrotta poche settimane fa alla vigilia dello swing asiatico.

Venuto a conoscenza della separazione tra i due, Evans, da agosto alla ricerca di un coach, non ha perso tempo e ha riallacciato i rapporti con Hilton: “So che è passato davvero poco tempo da quando Mark e Kyle si sono separati, ma avevo bisogno di sistemare la questione allenatore. Ho parlato con altri coach, ma non ha funzionato”, ha dichiarato Dan alla BBC. I due proveranno a lavorare insieme a Stoccolma e Basilea prima di prendere una decisione definitiva: “Ovviamente Mark è un ottimo allenatore ma le cose possono cambiare nel tempo. Io sono una persona diversa, lui potrebbe essere una persona diversa. Sono sicuro che funzionerà, perché andiamo molto d’accordo… ma vediamo. La speranza è quella di tornare a lavorare stabilmente insieme dal prossimo anno”.

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