Lleyton Hewitt, 34 anni e una lunga storia d'amore con il tennis

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Lleyton Hewitt, 34 anni e una lunga storia d’amore con il tennis

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L’ex n. 1 del mondo Lleyton Hewitt oggi compie 34 anni. Grande fighter ed estremamente dedito al proprio sport, Hewitt ha segnato, con i sui successi e la sua costanza, gli ultimi quindici anni del tennis mondiale. Ripercorriamone brevemente la splendida carriera

 

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Da più di quindici anni fa vibrare gli spettatori di tutto il mondo con la sua grinta, il tennis aggressivo e pressante e la sua sete di vittoria. Mai domo in campo e sempre pronto a dare tutto se stesso, è uno dei più grandi fighter del circuito e, forse, della storia del tennis. Sì, è lui, Lleyton Hewitt, oggi trentaquattrenne e splendido papà di tre bimbi avuti con la moglie Rebecca Cartwright, attrice australiana e forse prima tifosa di Lleyton, sempre presente in tribuna per sostenerlo e incoraggiarlo.

Carriera esemplare e longeva quella di Hewitt, australiano di Adelaide che, nonostante gli innumerevoli infortuni, si è protratta per oltre quindici anni durante i quali “Rusty” si è sempre risollevato riuscendo a tornare in campo e mettere in difficoltà anche gli avversari più temibili.

Grande lottatore da fondo, dotato di un tennis “guizzante “, precisissimo e di grande anticipo, nonché capace di grandi variazioni, Lleyton è il più giovane tennista a diventare n. 1 del mondo, a soli 20 anni e 9 mesi, poco prima che scoppiasse il fenomeno Roger Federer.

Ma non solo.

Il suo formidabile palmares è impreziosito da ben 30 titoli Atp, tra cui due slam – lo US Open nel 2001 e Wimbledon nel 2002due Masters Cup e due vittorie in Coppa Davis (1999, 2003). Hewitt disputa inoltre altre 16 finali, tra cui quella dello US Open nel 2004 e dell’Australian Open nel 2005. Una carriera vibrante quella di Lleyton, coronata da tanti successi, ma anche messa a dura prova da numerosi problemi fisici e infortuni, in particolare al ginocchio, all’inguine e al piede, con tanto di svariate operazioni chirurgiche.

Hewitt ha in effetti prodotto un tennis molto fisico, caratterizzato da lunghe performance atletiche, grazie soprattutto a una mobilità e a uno scatto straordinari. Nonostante ciò, il tennista australiano è riuscito comunque sempre a risollevarsi e a tornare in campo, con un’abnegazione e una sete di rivincita encomiabili. Dopo aver raggiunto l‘apice della carriera nei primi anni 2000, inizia una fase più complicata per Lleyton che è costretto tra l’altro a fronteggiare avversari rivelatisi veri e propri fenomeni come Roger Federer e Rafa Nadal.

Dopo il 2010, in cui si era aggiudicato il torneo di Halle proprio contro un certo Roger Federer, il pupillo dell’ex campione Tony Roche è costretto a fermarsi a causa dell’ennesimo infortunio, subendo quindi un digiuno di successi fino al 2014, anno in cui finalmente mette altri due sigilli al suo splendido palmares, conquistando il Brisbane International, sempre contro il campionissimo di Basilea, e il torneo di Newport, opposto ad un altro “veterano” della racchetta, Ivo Karlovic.

Insomma dopo 17 anni, Rusty scende ancora in campo con l’adrenalina dei tempi migliori, suscitando ovunque le ovazioni del pubblico. È un’esperienza davvero unica poterlo ammirare in Australia e, in particolare, nella Rod Laver Arena, dai cui spalti i fedelissimi tifosi degli “Aussies fanatic” non si perdono neanche un quindici del loro beniamino, acclamandolo e supportandolo con affetto incondizionato. Tuttavia, alcune settimane fa, Lleyton ha annunciato che, per lui, quella del 2016 sarà l’ultima edizione dell’Australian Open; dopodiché ci sarà l’addio al tennis giocato, per poter poi, probabilmente, prendere la guida della squadra di Coppa Davis. Sarà certamente un giorno triste quello dell’addio alle competizioni da parte di Lleyton Hewitt, triste per i milioni di tifosi e fans che lo seguono e lo ammirano in tutto il mondo e, forse, anche per i suoi avversari, che da anni condividono con lui l’amore per il tennis e per la competizione.

Una lunga storia d’amore quella di Rusty per la racchetta da tennis, la cui fiamma certamente continuerà a bruciare, questa volta, forse, da bordo campo, per portare in alto le nuove stelle australiane. Tanti auguri Lleyton !

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