PROFILI

Il talento di Davydenko

Le tappe che hanno consacrato Kolya. Una carriera di sacrifici in simbiosi con fratello Eduard. Antonio De Rose

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Nikolay Vladimirovich Davydenko, nasce nell’Ucraina sovietica il 2 Giugno del 1981. Sulle orme del fratello maggiore Eduard, attuale allenatore, Nikolay decide di intraprendere la carriera tennistica, sicuramente anche spinto dalla situazione economica non proprio semplice dell’Ucraina post muro. A 15 anni, Davydenko, assieme a suo fratello, si trasferisce in Germania, a Salmtal per l’esattezza, in modo tale da potere risparmiare sulle trasferte per giocare i tornei ed avere anche l’opportunità di giocarne di più, vista la maggiore offerta che la Germania e la più vicina Europa Occidentale garantiva a quel tempo.
Nel 1999 Nikolay acquisisce la cittadinanza Russa, e inizia a compiere i primi passi nel tennis che conta.
Eduard in Germania fa il maestro per i ragazzini del posto, ma trova comunque sempre il tempo per plasmare e dare forma al tennis a tratti ‘robotico’del fratello minore, che è ormai sotto la sua ala protettiva (tennistica e non solo) da quando ha 7 anni.
Il 2000 è l’anno in cui ‘Kolya’, dopo qualche partecipazione a tornei futures, debutta in un torneo ATP, ad Amsterdam, dove raggiunge addirittura le semifinali prima di essere sconfitto da Sluiter. Ad Agosto dello stesso anno, Nikolay vince il suo primo titolo challenger a Mönchengladbach, ma deve poi attendere un intero anno prima di rialzarne un altro, visto che a causa di un infortunio patito al torneo di Dallas, resta fuori qualche mese dalle competizioni. Fa il suo debutto agli Australian Open ‘01 in cui impressiona per avere rubato addirittura un set al secondo turno a Pat Rafter.
Nel 2002 l’andamento di Davydenko è sulla falsa riga di quello del 2001. Cattura il suo quarto titolo challenger a Szczecin, raggiungendo anche i quarti di finale nei tornei di Bastad e Vienna. E’ però nel 2003 che la carriera di Davydenko subisce la svolta definitiva.
Ad inizio anno è numero 81 delle classifiche, ma già il 6 di Gennaio, dopo la vittoria del suo primo titolo ATP ad Adelaide, Nikolay inizia la scalata verso le prime posizioni. Quello stesso anno fa suo anche il torneo su terra dell’Estoril, sconfiggendo Calleri. Superficie, la terra rossa, che ad oggi, rimane per numero di tornei vinti la preferita del russo, per quanto i suoi più grandi successi siano tutti arrivati sul rapido.
Gli anni che seguono, e che ci congiungono allo strepitoso 2009 che abbiamo appena vissuto, culminato con la vittoria al master londinese ai danni di Juan Martin Del Potro (quasi sicuramente il nuovo numero 1 delle superfici veloci), sono ricchi di soddisfazione per Davydenko: però, nonostante sia oramai dal Giugno 2005 top10, non riesce ancora a schiodarsi di dosso la nomea di giocatore noioso, terribilmente regolare, votato esclusivamente al sudore e alle remate da fondo, e tutto sommato privo di particolare talento tennistico, ma forse soprattutto ‘mediatico’. Non è un caso che Nikolay, aspetto da ‘ferroviere anarchico’, fatica durante i primi anni della sua carriera a trovare uno sponsor degno della posizione che ricopre e legittimamente merita.
Gli anni in questione vedono il Campione, sì, Campione con la C maiuscola, accaparrarsi molti titoli. Tra i più importanti Stoccarda e Mosca nel 2004, quest’ultimo rivinto nelle edizioni del 2006 e del 2007, New Haven (06), passando per i tre titoli Masters Series di Parigi Bercy (06), Miami (08) e Shanghai (09), gli ultimi due arrivati dopo aver sconfitto un certo Rafa Nadal. Il tutto contornato dalla vittoria in Davis nel 2006 ai danni dell’Argentina di Nalbandian, assieme a Safin e Tursunov. Attualmente in bacheca per Kolya si contano 19 tornei vinti.
Uno dei motivi per cui forse Nikolay è rinchiuso ingiustamente in questo suo status di ‘campione non campione’, è riscontrabile nel fatto di non avere mai fatto parte ad una finale slam, e di aver raggiunto “solo” 4 volte le semifinali (2 volte a Parigi e New York), rispetto alle partecipazioni totali, sconfitto per ben 3 volte su 4, non lo dimentichiamo, da tal Roger Federer.
La ciliegina sulla torta, arrivata nemmeno 24 ore fa dalla O2 Arena di Londra, speriamo faccia cambiare nella ‘futura memoria storica’ tennistica di molti l’opinione su questo grande giocatore che, alla soglia dei 30 e dopo aver combattuto gomito a gomito con due tra i migliori 10 giocatori della storia di questo sport, ha saputo raggiungere, nonostante tutto e tutti, risultati di un livello pazzesco, che per molti è solo difficile immaginare.

Risultati e curiosità:

- Tornei vinti 19:
Adelaide 2003 (def. Vliegen)
Estoril 2003 (def. Calleri)
Monaco 2004 (def. Verkerk)
Mosca 2004 (def. Rudeski)
St.Polten 2005 (def. Melzer)
Portschach 2006 (def.Pavel)
Sopot 2006 (def. Mayer)
New Heven 2006 (def. Calleri)
Mosca 2006 (def. Safin)
Parigi Bercy 2006 (def. Hrbaty)
Mosca 2007 (def. Mathieu)
Miami 2008 (def. Nadal)
Portschach 2008 (def. Monaco)
Varsavia 2008 (def. Robredo)
Amburgo 2009 (def. Mathieu)
Umago 2009 (def. Ferrero)
Kuala Lumpur 2009 (def. Verdasco)
Shangai 2009 (def. Nadal)
Londra Atp finals 2009 (def. Del Potro)

- Finali perse 5:
St.Polten 2003 (W Roddick)
Estoril 2006 (W Nalbandian)
Bastad 2006 (W Robredo)
Estoril 2008 (W Federer)
Shangai Master Cup 2008 (W Djokovic)

- Tornei di doppio vinti 1:
Mosca 2004 (con Andreev) def. Bhupathi/Bjorkman

- Finali di doppio perse 2:
Mosca 2005 (con Andreev) W Mirny/Youhzny
Varsavia 2008 (con Schukin) W Fristenberg/Matkowski

- Migliori risultati negli slam:
Australian Open Quarti di finale (05-06-07)
Roland Garros Semi finale (05-07)
Wimbledon Ottavi di finale (07)
Us Open semi finale (06-07)

- Vittoria della Coppa Davis nel 2006 contro l’Argentina
- A inizio carriera, assieme al fratello Eduard, viaggiava esclusivamente in treno da un torneo all’altro in Europa non disponendo di grosse cifre economiche, mangiando spesso, esclusivamente nei circoli che organizzavano i tornei, o con panini acquistati nei supermarket locali.
- Sponsorizzato da Prince e Airness. Quest’ultima è una casa d’abbigliamento francese nata nel 1999, che oltre a Davydenko, ha tra gli altri suoi testimonial, le nazionali di calcio del Benin, del Congo, del Gabon e del Mali, più un altro paio di squadre di calcio che militano nel campionato francese.
- Nel 2007 è stato indagato per un caso scommesse dopo un match sospetto contro Vassallo Arguello a Sopot.
- Ha fatto richiesta nel 2007 della cittadinanza austriaca e tedesca
- I suoi Soprannomi sono koyla, the machine e iron man
- I suoi giocatori preferiti sono Lendl e Noah
- Dal 2006 è sposato con Irina
 

Antonio De Rose

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