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Davenport: il 2010 sarĂ  un anno entusiasmante
- Bonnie D. Ford, ESPN.com

Traduzione a cura di Roberto Paterlini - 11.01.2010

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A dieci anni dalla sua vittoria australiana, Lindsay Davenport è più che felice di guardare questa nuova edizione dalle linee laterali. A 33 anni, mai dire mai (come dimostrò il suo ritorno vittorioso dopo la nascita del primogenito Jagger, nel 2007), ma dopo l’arrivo della figlia Lauren lo scorso anno, un suo ritorno sul tour femminile pare poco verosimile, ammette la stessa ex numero uno. Tuttavia, lei e la sua vecchia rivale Martina Hingis giocheranno un incontro esibizione in Germania il prossimo mese.

Davenport è passata a doveri televisivi con Tennis Channel durante il 2009. “É una grande sfida,” ha detto ai reporter al termine di un incontro benefico nell’annuale evento organizzato da Pam Shriver. “Dopo essere stata una giocatrice, so quanto sono difficili quei colpi, anche se sembrano facili. Cercare di trasmettere questo agli spettatori, e capire cosa vogliono sentire... Sto ancora imparando. É una strada lunga. Cerco di essere onesta. Vedremo come andrà.”

A seguire un estratto della conversazione tra Lindsay e ESPN.con tenutasi a Baltimora.

Bonnie D. Ford: I tuoi pensieri riguardo al futuro?
Lindsay Davenport: Il mio futuro? (ride) Non c’è molto da pensare. Non sto giocando. Ho giusto detto a Melanie (Oudin) di non farmi troppo male stasera. Non avevo desiderio di giocare in questo periodo, quindi non l’ho fatto.

Ford: E non cambierai idea?
Davenport: E’ un territorio che non ho ancora esplorato. Ho davvero intenzione di mettermi ad allenarmi? Probabilmente no. Non so cosa accadrà ad Aprile, o dopo, ma di sicuro con due bambini viaggiare non starebbe nell’equazione al momento, e dubito che mai lo sarà.

Ford: Il fattore principale è che non vorrai tornare e dover rispondere di nuovo alle domande riguardo al viaggiare con due...
Davenport: Ce ne siamo andati per un paio di settimane a Novembre, e dopo una settimana non desideravo altro che tornarmene a casa, tanto piangeva mio figlio... Non credo che il viaggio permanente sia l’ideale per dei bambini, e la nostra famiglia dovrebbe dividersi anche per il lavoro di mio marito. Andrò mai a giocare dei doppi? Forse, ma ne dubito. Con Ilana (Kloss, commisario del World Team Tennis) ne stiamo parlando, ma naturalmente sarebbe tutt’altra cosa. L’altra questione è che ho dovuto firmare una lettera di ritiro all’ITF, e se mai volessi tornare dovrei dar loro un preavviso di tre mesi (per le procedure anti-doping), e non l’ho fatto. Se anche mi sentissi bene prima di Indian Wells, non potrei giocare. Bisogna seguire il giusto iter...


Ford: Si dice che al secondo figlio corrisponda un impegno esponenziale. Trovi che sia vero?
Davenport: (ridendo) Sì, abbiamo molto da fare, e la sensazione è quella di non avere molto tempo libero, e questo nonostante la mia bambina sia la più buona che si possa desiderare...

Ford: Potrai tornare al tennis come e quando vorrai. Questo ti fa sentire più tranquilla?.
Davenport: Sì. C’ho pensato molto la prima volta. Ero molto ispirata e piena di energie all’idea di tornare. Questa volta ho pensato che avrei iniziato ad allenarmi e visto come sarebbe andata, senza fare un programma specifico, ma semplicemente non è accaduto. So di averne l’opportunità, e molte persone mi dicono: “Dovresti tornare solo per Wimbledon.” Ma non ho il desiderio di impegnarmi in tutto il lavoro che so mi sarebbe necessario per esprimermi ad un livello accettabile. Non sono veloce di natura. So colpire bene la palla, ma per me, iniziare a muovermi... Non so se il mio corpo starebbe al passo, anche se di certo è stato provato gli scorsi anni - come posso dire? - che sicuramente è una possibilità, che c’è una buona possibilità, per una giocatrice forte e capace, di ritornare sul Tour Femminile a un buon livello. É successo molte volte...

Ford: Una delle ragioni principali che ha dato Amelie Mauresmo è stata che non aveva più voglia di allenarsi.
Davenport: Io non avrei problemi a giocare i tornei. Il problema sarebbero le ore necessarie per mettermi al lavoro una volta a casa. Quella parte è davvero una sfacchinata... Sono davvero stata molto molto felice per Amelie. Ha un talento incredibile, ma mi ha sempre dato la sensazione di avere un rapporto difficile con il tennis, anche se le viene così facile, ed è così bella da veder giocare... Ma tutto ciò che vi sta attorno: non ha mai dato la sensazione che le piacesse. La componente mentale, il viaggiare, l’allenarsi. Leggendo le sue dichiarazioni credo che abbia trovato la sua piccola serenità.


Ford: Domanda rapida riguardo ad Andy Roddick. É servita la finale di Wimbledon affinché il pubblico gli desse credito per qualcosa che in realtà sta facendo da molto tempo, che è...
Davenport: Continuità, innanzi tutto. In questo paese è difficile, se non vinci gli Slam. A nessuno interessa molto della continuità... La cosa che più mi ha impressionato di lui è stato il desiderio di vincere un altro Slam. Non credo che la classifica gli interessi. Ha messo da parte il suo ego con vari allenatori, seguito la loro guida, creduto in loro e lavorato duramente. Lo vuole davvero tantissimo. Sono stata molto triste per lui dopo Wimbledon. Quel tipo di sconfitte sono dure, Intendo... Lo so. Ero lì con lui. Probabilmente ora la sta superando, si torna a giocare, ma è sempre durissima all’inizio, i primi tornei...

Ford: Entrambi i tabelloni dell’Australian Open si prospettano super interessanti, ma quello femminile in particolare potrebbe davvero essere qualcosa di indimenticabile.
Davenport: É il primo Slam da molto tempo che ho davvero voglia di seguire, con (Justine) Henin al rientro. Kim (Clijsters) si è allontanata al circuito dopo lo US Open, e credo che la vedremo sempre giocare in questo modo, a sprazzi, tornandosene a casa nel frattempo. Finalmente avremo altro di cui parlare e non di quanto sia brutto il tennis femminile, cosa manchi, e i nervi, e cosa le giocatrici non sanno fare... Sarà molto più esaltante. Justine può tornare e vincere? Kim ne può vincere un altro? Serena si sentirà maggiormente contesa e si sarà allenata di più nella off-season? Venus sarà in forma? Sono trame più interessanti che “Rivedremo Safina sciogliersi?” Quella di Maria (Sharapova) è un’altra storia positiva, se solo riuscirà a produrre un servizio un pochino più solido. Sono state dette tante cose negative sul Tour Femminile nell’ultimo anno. E non a torto. É stato un anno orribile per il tennis femminile.
 

L'articolo originale (in inglese)

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