ATP Rotterdam

In semi Soderling e Davydenko

Nei quarti del torneo di Rotterdam, lo svedese lascia un solo game a Benneteau, mentre il russo, dopo un avvio un po’ stentato, supera agevolmente Melzer. In serata Youzhny doma Monfils. Cappiello

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Nella giornata dei quarti di finale, monca della partita di Novak Djokovic già qualificato alle semifinali per il ritiro di Florian Mayer, aprono il programma sul centrale di Rotterdam Soderling e Benneteau. Con i precedenti fermi sul 3-2 per lo svedese, che ha vinto le ultime tre sfide, rimane nella memoria però soprattutto un confronto diretto vinto dal francese al Roland Garros di due anni fa: Soderling, che non aveva ancora tratto beneficio dalla cura Norman, dominava in lungo e in largo prima di innervosirsi e iniziare a spaccare racchette. Così perse il secondo set al tie-break e raccolse solo un game tra terzo e quarto set.

 

Quest’oggi, invece, lo svedese non fa sconti e vince 6-0 6-1 in 50 minuti di gioco. Primo set senza storia in cui in poco più di un quarto d’ora Soderling strappa due volte il servizio all’avversario e vola sul 5-0. Robin fa valere la sua pesantezza di palla e domina da fondo col drittone, ma anche con alcune soluzioni di rovescio lungolinea davvero notevoli. Benneteau, d’altra parte, è assolutamente inefficace col servizio e cede a zero anche il terzo turno di battuta su una formidabile risposta di rovescio del numero 8 del mondo. Parziale nel primo set: 24 punti vinti per lo svedese su 29.

Dopo sette giochi consecutivi persi, il francese si sblocca finalmente nel secondo game del secondo set che chiude con un servizio vincente a cui fa seguito un ironico gesto di festeggiamento con la racchetta. Nel terzo game Benneteau spreca con una brutta risposta di dritto l’unica palla break del suo match che, se trasformata, avrebbe almeno potuto rendere più incerto il secondo set. Allora è il finalista dell’ultimo Roland Garros a breakkare con un altro dritto vincente incrociato e a scappare sul 4-1. Un doppio fallo sull’ennesima palla break per Soderling sancisce la resa del francese e, un game dopo, la fine della partita.

Domani in semifinale ci sarà dunque l’undicesima sfida tra Soderling e Nikolay Davydenko (lo svedese è in vantaggio 6-4). Il russo ha faticato solo nel primo set per avere la meglio su Jurgen Melzer, che quest’anno vanta già una semifinale, conquistata la settimana scorsa a Zagabria.

Il risultato del parziale di apertura, 6-3, è abbastanza bugiardo, visto che Davydenko si è trovato sotto 1-3 e 0-30 sul proprio servizio. Tenuto quel game di servizio con quattro punti consecutivi, ha vinto altri quattro giochi di fila, aggiudicandosi il primo set. Decisivo soprattutto un interminabile sesto game, in cui Melzer ha sprecato sei palle per andare avanti 4-2 e poi è stato costretto a cedere il break che aveva conquistato.

Ma è parso evidente il cambio di marcia del russo, vincitore quest’anno a Doha, che ha iniziato a limitare gli errori e a decifrare con sempre maggiore efficacia la prima mancina di un avversario incapace di reggere il ritmo altissimo dei game di avvio.

Nel secondo set, break al quinto e al settimo gioco per il russo che chiude con un ace 6-2 senza troppi problemi.

Nell’ultimo match della giornata Gael Monfils e Mikhail Youzhny, due dei cavalli più pazzi del circuito, hanno ripagato almeno parzialmente il pubblico del programma ridotto della giornata con un match lungo, divertente e incerto per la gran parte della sua durata. Primo set dai due volti: grande inizio del russo, che fa muovere per tutto il campo Monfils e fa il break già al secondo gioco con il suo marchio di fabbrica, uno splendido rovescio lungolinea. Il francese dà l’impressione di soffrire i frequenti cambi di tagli e di ritmo da parte del suo avversario e va spesso fuori giri, in particolare col rovescio.

Nel quarto gioco, Monfils dà segnali di risveglio: annulla due palle break con una volée di dritto e un ace e tiene per la prima volta il servizio. Al settimo gioco, allora, è il campione dell’edizione 2007 che si imballa improvvisamente sulla battuta, perde un lungo scambio e alla prima palla break cede con un doppio fallo. Monfils aggancia il russo sul 4-4. Il transalpino inizia a tenere gli scambi da fondo e spesso anche a vincerli. Sul 5-5 mette la freccia, va 0-40 sul servizio di Youzhny e fa il break che gli consegna il primo set in poco più di un’ora.

Monfils sembra aver acquisito fiducia nei colpi, ma all’inizio del secondo set è lui a soffrire maggiormente al servizio. Nel secondo game commette tre doppi falli e deve annullare due palle break. Ancora un doppio fallo nel quarto gioco e altre due palle break annullate, ma alla terza Youzhny strappa il servizio a Monfils al termine di un grandissimo scambio, con due palle corte e due pallonetti da parte del francese. Monfils cede anche il successivo turno di battuta, poi si incaponisce nel tentare di recuperare un set ormai compromesso sull’1-5. Così si riprende un break al termine di un game di un quarto d’ora, ma è costretto ad arrendersi all’ottavo set point per il suo avversario.

Youzhny cede la battuta nel terzo game del set decisivo, dopo aver recuperato da 0-40. Ma il match è tutt’altro che chiuso. Il russo infatti prima recupera lo svantaggio, su un doppio fallo dell’avversario, poi si porta avanti di un break dopo l’ennesimo game infinito del match e allunga sul 5-2. Questa volta Monfils non ha le energie neanche per tentare di riacciuffare la partita: sfuma così la possibilità per gli organizzatori di avere le prime quattro teste di serie in semifinale. Finisce 6-3 in poco meno di tre ore. Sarà contento Djokovic, che domani, fresco e riposato, affronterà proprio Youzhny.

 

Mauro Cappiello

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