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Organizzatori

Per Buchholz un'ultima volta

Butch Buchholz lascia la guida del torneo di Miami dopo essere stato coinvolto nella sua organizzazione sin dalla sua prima edizione. Claudio Maglieri

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1985, il grande tennis approda per la prima volta in a Miami. Sull’isoletta di Key Biscayne viene organizzato un torneo che con il passare degli anni diverrà uno dei più importanti al mondo, tanto da venire rinominato dagli addetti ai lavori “il quinto Slam”. In campo maschile è Tim Mayotte a scrivere il suo nome sull’albo d’oro, mentre tra le donne è la solita Martina Navratilova ad imporsi. Ciò che però rappresenta una novità è il fatto che per la prima volta (escludendo ovviamente i Majors) si gioca un torneo “combined”, ovvero in cui il programma prevede lo svolgimento sia del tabellone maschile che di quello femminile. Un’usanza che con il passare del tempo è diventata consuetudine, al giorno d’oggi sono molte le kermesse che prevedono questa formula (nel 2010 contiamo Brisbane, Sydney, Memphis, Acapulco, Indian Wells, Estoril, Madrid, Eastbourne, 's-Hertogenbosch, New Haven, Pechino e Mosca, a breve entrerà in questa lista il torneo di Roma).

Se il torneo della Florida è cosi prestigioso, il merito lo si deve attribuire ad un signore lungimirante, che non si è mai tirato indietro per far progredire l’evento. Parliamo di Butch Buchholz, che fin dalla prima edizione orchestra da dietro le quinte l’evento. O almeno è sempre stato cosi fino a quest’anno: l’edizione 2010 del Sony Ericsson Open sarà infatti l’ultima in cui vedremo Buchholz impegnato nell’organizzazione, dal prossimo anno l’imprenditore lascerà il testimone per seguire nuovi percorsi.

Un addio, il suo, che a noi probabilmente interessa poco ma che oltreoceano non passa inosservato: nei giorni scorsi la Sony Ericsson ha annunciato che i trofei dei vincitori 2010 verranno intitolati proprio a Buchholz, per tributarlo del suo enorme impegno.

A partire da quest’anno in avanti, il nome del trofeo degli uomini e delle donne sarà rinominato “Butch Buchholz Championship Trophy”, in onore del fondatore ed il presidente del torneo, che abbandonerà la sua posizione per perseguire le nuove opportunità imprenditoriali> recita il comunicato stampa. Una scelta doverosa, per ringraziare un uomo che ha fatto del torneo della Florida uno degli appuntamenti più belli e attesi del calendario tennistico. A Crandon Park si sono giocate partite incredibili (nel recente passato ricordiamo la finale maschile del 2005 tra Federer e Nadal, per non parlare delle innumerevoli vittorie di Agassi), soprattutto è il magnifico scenario a dare quel tocco in più alla manifestazione, che tanto piace anche ai giocatori. A conferma di tanto successo, Miami è stato nominato “Torneo ATP dell’anno” in nove degli ultimi undici anni, la WTA lo ha invece votato come il migliore nel 1995 e nel 2004.

Claudio Maglieri